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OBBLIGHI DI DIMORA PER L’INCENDIO ALL’OPIFICIO

Le indagini hanno riguardato la struttura di Palazzo San Gervasio. Consuntivo della GdF in 7 mesi di attività

Eseguite in mattinata, dai carabinieri di Venosa e su disposizione della Procura di Potenza, 4 ordinanze di obbligo di dimora nei confronti di cittadini di Orta Nova accusati di concorso in danneggiamento e incendio aggravato. I provvedimenti hanno riguardato Emanuele Bruno originario di Montemilone ma residente nel comune foggiano, Vito Caputo, Leonardo Verlingieri e Raffaele Cara. Di età compresa tra i 23 e i 35 anni, i 4 avrebbero dato fuoco all’opificio “Consorzio di cooperativa op del mediterraneo” con sede a Palazzo San Gervasio su ordine del Bruno che aveva contratto con l’azienda un debito di 28mila euro. La struttura, un capannone adibito a deposito, venne completamente distrutta assieme agli uffici e ai macchinari, provocando un danno di oltre un milione di euro. La procura aveva chiesto, al termine delle indagini, una misura diversa e più dura rispetto a quella dell’obbligo di dimora e firma, per questo proporrà appello al tribunale del riesame.

Prosegue l’attività della Guardia di Finanza nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti. I militari delle fiamme gialle di Potenza e Matera, fino allo scorso mese di luglio hanno intensificato la lotta al traffico di stupefacenti che ha permesso di sequestrare circa 3 chili di droga e denunciare all’A.G. 73 persone: 20 quelle arrestate e 71 i segnalati come assuntori. I dati rappresentano come sia costante e incisiva l’azione delle Fiamme Gialle Lucane anche attraverso attività investigative di grande spessore tecnico.

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