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DIRETTA CONFERENZA STAMPA CABINA DI REGIA

Cabina di Regia con il Presidente dell’Istituto Superiore Sanità Silvio Brusaferro, e il DG della Prevenzione, Gianni Rezza

CABINA DI REGIA


? Diretta della conferenza stampa del 30 luglio sull’analisi dei dati Monitoraggio Regionale #Covid19 della Cabina di Regia con il Presidente dell’@istsupsan, Silvio Brusaferro, e il DG della Prevenzione, Gianni Rezza

https://youtube.com/watch?v=3QlShgwtTzY&feature=share


SILVIO BRUSAFERRO :

I GIOVANI SI VACCINANO NON COSÌ I 50enni MANCANTI

CONTAGIATI i GIOVANI da 10 a 29anni 

COVID19 RT a 1,69% EPIDEMIA IN CRESCITA SERVE PRUDENZA 

?#COVID19, VARIANTE #DELTA OLTRE IL 90%, VALORI REGIONALI TRA 80% E 100%

?Seguono variante #Alfa (3,2%) e variante #brasiliana (1,4%)
?️S. Brusaferro: “rapida diffusione Delta coerente con il dato europeo”
?’Flash survey’ ?
bit.ly/SurveyVarianti…
#varianti #Covid19Italia

 

Comunicato Stampa N°37/2021 – Covid-19: in Italia la ‘variante delta’ oltre il 90%, sostituita la ‘Alfa’

Iss 30 luglio 2021 – In Italia al 20 luglio scorso la prevalenza della cosiddetta ‘variante Delta’ di SARS-CoV-2 era del 94,8%, in forte aumento rispetto alla survey del 22 giugno, con valori oscillanti tra le singole regioni tra l’80% e il 100%. Alla stessa data, la variante‘Alfa’ aveva una prevalenza pari al 3,2% (con un range tra 0 e il 14,7%), mentre la variante ‘brasiliana’ è all’1,4% (0-16,7%). La stima viene dalla nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. L’indagine integra le attività di monitoraggio di routine, e non contiene quindi tutti i casi di varianti rilevate ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione.

“La rapida diffusione della variante Delta, ormai predominante, è un dato atteso e coerente con i dati europei, che deve essere monitorato con grande attenzione – afferma il presidente dell’IssSilvio Brusaferro – È fondamentale continuare il tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai, e completare il più velocemente possibile il ciclo vaccinale, dal momento che questo garantisce la migliore protezione”.

Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine le 21 Regioni/PPAA e complessivamente 123 laboratori e sono stati sequenziati 1325 campioni.

Queste le principali riflessioni emerse:

– la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante. La variante Delta (B.1.167.2) è da considerarsi predominate in questa indagine rapida, avendo sostituito per la prima volta la variante Alfa (B.1.1.7). Questo dato, peraltro atteso, è in linea con quanto osservato in altri Paesi Europei. La variante Delta è, infatti, caratterizzata da una trasmissibilità dal 40 al 60% più elevata rispetto alla variante Alfa, ed è associata ad un rischio relativamente più elevato di infezione in soggetti non vaccinati o parzialmente vaccinati;

– è da segnalare, se pur estremamente contenuto, l’aumento della variante Beta (B.1.351), maggiormente caratterizzata da una parziale immuno-evasione; mentre la prevalenza della variante Gamma (P.1) è diminuita drasticamente in tutto il Paese;

– nell’attuale scenario europeo e nazionale, caratterizzato dalla circolazione di diverse varianti di SARS-CoV-2, è necessario continuare a monitorare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le indicazioni ministeriali, la loro diffusione ed, in particolare, di quelle a maggiore trasmissibilità o con mutazioni correlate a potenziale evasione della risposta immunitaria;

– inoltre, al fine di contenerne ed attenuarne l’impatto, è importante mantenere l’incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e, per quanto possibile, il sequenziamento massivo di SARS-CoV-2 per individuare precocemente e controllare l’evoluzione e il rapido diffondersi di varianti virali nel nostro Paese. A tal fine, si ribadisce l’importanza di testare, tracciare e sottoporre a isolamento o quarantena i casi sospetti e i loro contatti.

Stima della prevalenza delle varianti VOC (Variants of Concern) in Italia: B.1.1.7, B.1.351, P.1 e B.1.617.2, e altre varianti di SARS-CoV-2
(Indagine del 20/7/2021)
2021

Obiettivo
Come riportato nella circolare n. 32266 del Ministero della Salute pubblicata il 16/07/2021 (1), al fine di stabilire una mappatura del grado di diffusione delle varianti VOC di SARS-CoV- 2: B.1.1.7, B.1.351, P.1, B.1.617.2 (varianti definite alfa, beta, gamma e delta, rispettivamente) e altre varianti di SARS-CoV-2, è stata realizzata una indagine rapida coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il Ministero della Salute, le Regioni e le PPAA (Provincie Autonome). L’obiettivo di questa indagine è l’identificazione di possibili casi di infezione riconducibili a queste varianti, tra i campioni con risultato positivo per SARS-CoV-2 in RT-PCR.
Metodologia
Questa indagine prende in considerazione i campioni notificati il 20 Luglio 2021 (prime infezioni non follow-up) da analizzare tramite sequenziamento genomico.
La dimensione campionaria per Regione/PA è stata calcolata da Fondazione B. Kessler. Il campione necessario n per poter osservare una variante con prevalenza p sul territorio nazionale in una popolazione di ampiezza N (popolazione dei positivi notificati) e stimare questa prevalenza con una precisione ? e livello di confidenza (1- ?)% è dato dalla seguente formula
? ≥ ???/22?(1 − ?) ?2(? − 1) + ??/22?(1 − ?)
Sono state considerate 4 macroaree (nomenclatura NUTS): Nord-Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia), Nord-Est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia).
Assumendo di voler stimare una prevalenza del 5% con precisione 2% in queste macroaree la tabella 1 riporta i valori dell’ampiezza campionaria richiesta calcolata in base ai casi COVID- 19 positivi notificati il 15 Luglio 2021.
Tabella 1

 

L’ampiezza campionaria in ciascuna macroarea è stata, quindi, ridistribuita nelle Regioni/PPAA corrispondenti, in base alla percentuale di casi COVID-19 positivi notificati il 15 Luglio 2021 sul totale di casi notificati nella macroarea di riferimento (Tabella 2)

Tenendo conto del fatto che sul territorio circolano varianti con diverse prevalenze, si calcola che, con l’ampiezza campionaria scelta, sia possibile stimare prevalenze intorno a 1%, 10% o 50% con precisione rispettivamente intorno a 0.9%, 2.7% e 4.5% nelle 4 macroaree considerate.

Inoltre, in riferimento al protocollo ECDC sul sequenziamento del SARS-CoV-2 (2), con l’ampiezza campionaria scelta, è possibile osservare in ogni macroarea varianti che circolano intorno all’1% con un livello di confidenza del 95%.
Il campione richiesto per l’indagine è stato selezionato dalle Regioni/PPAA in modo casuale fra i campioni positivi garantendo una rappresentatività geografica e per fasce di età.
I laboratori individuati dalle Regioni/PPAA hanno selezionato i campioni da sottoporre a sequenziamento.
I dati sono stati raccolti in un file Excel standardizzato per le Regioni/PPAA partecipanti ed inviati all’Istituto Superiore di Sanità e al Ministero della Salute il 29 Luglio 2021.
Risultati
In totale, hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni/PPAA e complessivamente 123
laboratori.
Come mostrato in tabella 3, da 1.973 casi confermati in RT-PCR, sono stati sequenziati 1.325 campioni e classificati in base al lignaggio (software Pangolin v. 3.1.7, 2021-07-09).
In dettaglio, tra le 1.309 sequenze ottenute per l’analisi ne sono state individuate:
49 riconducibili a SARS-CoV-2 0 riconducibili a SARS-CoV-2 16 riconducibili a SARS-CoV-2
1266 riconducibili a SARS-CoV-2 0 riconducibili a SARS-CoV-2 0 riconducibili a SARS-CoV-2
lignaggio lignaggio lignaggio lignaggio lignaggio lignaggio
B.1.1.7 B.1.351 P.1 B.1.617.2 B.1.525 P.2
Le stime di prevalenza a livello nazionale, ottenute come la media delle prevalenze nelle diverse Regioni/PA pesate per il numero di casi regionali notificati 20 luglio 2021, sono le seguenti:
3,2% (range: 0,0%-14,7%) 0,0% (range: 0,0%-0,0%) 1,4% (range: 0,0%-16,7%) 94,8% (range: 80%-100%) 0% (range: 0.0%-0.0%) 0% (range: 0.0%-0.0%)
lignaggio B.1.1.7 lignaggio B.1.351 lignaggio P.1 lignaggio B.1.617.2 lignaggio B.1.525 lignaggio P.2

In totale, 7 genomi tra i 1309 analizzati (0.5%) sono riconducibili a lignaggi diversi da quelli oggetto dell’indagine.
In particolare, la Tabella 4 mostra il numero e la distribuzione per Regione dei 6 genomi riconducibili a SARS-CoV-2 Variants of Interest (VOI) o Variants Under Monitoring (VUM) secondo la classificazione di ECDC pubblicata il 22 luglio 2021 (3). In particolare:
– il lignaggio B.1.621 in 1 caso in Veneto;
– il lignaggio P.3 (variante Theta) in 1 caso in Sicilia; – il lignaggio B.1.1.318 in 1 caso in Lombardia;
– il lignaggio C.36+L452R in 3 casi in Lombardia.

Tabella 3

* La Regione Marche comunica che dei 46 campioni positivi per VOC Delta, 31 sono risultati positivi al test di screening e 15 sono stati sequenziati.
Tabella 4


REGIONE
*C.36.3



Limiti

Tra i possibili limiti dell’indagine vanno menzionati i seguenti punti:
– Il metodo di campionamento potrebbe essere disomogeneo e non random in alcune
Regioni/PPAA.
– Per alcune Regioni, essendo bassa la numerosità della popolazione, il numero di
sequenze è esiguo, per cui la presenza di varianti virali circolanti potrebbe non essere
stimata correttamente.
– Non sono al momento disponibili dati relativi alle fasce di età dei casi selezionati per
l’indagine, alla possibile appartenenza a focolai, e alla geo-localizzazione (potenzialmente utili per valutare con maggiore accuratezza la rappresentatività geografica).
Conclusioni
A seguito di segnalazioni di diverse varianti di SARS-CoV-2 nel Paese si è ritenuto opportuno organizzare ripetute indagini di prevalenza rapide sul territorio nazionale.
Quest’ultima indagine ha visto la partecipazione di tutte le Regioni/PPAA e di un elevato numero di laboratori distribuiti nelle diverse aree del Paese, e ha permesso di ottenere risultati relativi alla tipizzazione genomica su un numero significativo di campioni positivi sul territorio italiano.
Tra le cosiddette Variants of Concern (VOC):
– Il lignaggio B.1.617.2 (variante Delta) ha una prevalenza superiore al 94% ed è
segnalata in tutte le Regioni/PA, sostituendo de facto la variante Alfa, ora presente solo al 3,2% in questa indagine rapida rispetto al 57,8% dell’indagine precedente;
VARIANTS OF INTEREST
VARIANTS UNDER MONITORING

– il lignaggio P.1 (variante Gamma) ha una prevalenza pari all’1,4% (nella precedente era 11,8%). In numeri assoluti appare in diminuzione in tutte le Regioni/PA.

Tra le cosiddette Variants of Interest (VOI):
– il lignaggio B.1.525 (variante Eta) non è stato segnalato in nessuna Regione/PA
rispetto ai 10 casi dell’indagine precedente;
– il lignaggio B.1.621 è stato segnalato in un solo caso in Veneto;
– il lignaggio P.3 (variante Theta) in un caso in Sicilia.
Tra le cosiddette Variants under Monitoring (VUM):
– il lignaggio P.2 (variante Zeta) non è stato segnalato in nessuna Regione/PA;
– il lignaggio C.36+L452R (sottolignaggio C.36.3) è stata individuato in 3 casi tutti in
Lombardia;
– il lignaggio B.1.1.318 in 1 caso in Lombardia.
A partire da questi risultati, per quanto non privi di limiti e bias, si propongono le seguenti riflessioni:
– la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante. La variante Delta (B.1.167.2) è da considerarsi predominate in questa indagine rapida, avendo sostituito per la prima volta la variante Alfa (B.1.1.7). Questo dato, peraltro atteso, è in linea con quanto osservato in altri Paesi Europei. La variante Delta è, infatti, caratterizzata da una trasmissibilità dal 40 al 60% più elevata rispetto alla variante Alfa, ed è associata ad un rischio relativamente più elevato di infezione in soggetti non vaccinati o parzialmente vaccinati;
– la prevalenza della variante Gamma (P.1) è diminuita drasticamente in tutto il Paese;
– nell’attuale scenario europeo e nazionale, caratterizzato dalla circolazione di diverse varianti di SARS-CoV-2, è necessario continuare a monitorare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le indicazioni ministeriali, la loro diffusione ed, in particolare, di quelle a maggiore trasmissibilità o
con mutazioni correlate a potenziale evasione della risposta immunitaria;
– inoltre, al fine di contenerne ed attenuarne l’impatto, è importante mantenere l’incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e, per quanto possibile, il sequenziamento massivo di SARS-CoV-2 per individuare precocemente e controllare l’evoluzione e il rapido diffondersi di varianti virali nel nostro Paese;

– come riportato nel Rapporto n. 5 dell’ISS, pubblicato il 23 Luglio 2021, aumenta in Italia la capacità di genotipizzazione: nel mese di Giugno è stata pari al 9,3% dei casi COVID-19 positivi riportati al Sistema di Sorveglianza Integrata COVID-19.
Ringraziamenti
Si ringraziano tutte le Regioni/PPAA e tutti i laboratori che hanno partecipato a questa indagine.
Referenze
1) Ministero della Salute Circolare n. 32226 del 16/07/2021 “Stima della prevalenza delle varianti VOC (Variants of Concern) in Italia: B.1.1.7, B.1.351, P.1, B.1.617.2 e altre varianti di SARS-CoV-2”.
2) ECDC Sequencing of SARS-CoV-2: first update. https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/Sequencing-of-SARS-CoV-2-first- update.pdf.
3) ECDC SARS-CoV-2 variants of concern as of 22 July 2021. https://www.ecdc.europa.eu/en/covid- 19/variants-concern.

 
? #Covid19 – La situazione in Italia al 30 luglio:

Attuali positivi 82.962
Incremento 4.478
Dimessi/Guariti 4.132.510
Incremento 2.117
Deceduti 128.047
Incremento 18
Totale casi 4.343.519
Incremento 6.619

 

Allegati

 

Pubblicato il Report del Monitoraggio #Covid19 per la settimana dal 19 al 25 luglio.

Il commento del Prof. Giovanni Rezza.

Tutti i dati:

Monitoraggio settimanale Covid-19, report 19 – 25 luglio 2021

Banner monitoraggio settimanale Covid-19

L’incidenza settimanale a livello nazionale evidenzia un forte aumento dei casi diagnosticati nella quasi totalità delle Regioni/PPAA.

Quasi tutte le Regioni/PPAAA sono classificate a rischio epidemico moderato.

L’attuale impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri presenta tassi di occupazione e numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva in lieve aumento. La trasmissibilità sui casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica.

La circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.

Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della predominanza della variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

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Vedi anche

Report regionali

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