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NOMINE APICALI, LA MATEMATICA NON AIUTA BARDI: INCASTRI SALTATI

Giunta su Arlab e Farbas: nulla da fare. La Lega punta i piedi e Fanelli come già fatto lunedì non si rende disponibile

Centrodestra lucano e nomine apicali: la Lega più degli altri partiti della coalizione ha puntato i piedi con il presidente Bardi e la Giunta di ieri è saltata. Assente, come lo era stato già in quella di lunedì, il leghista vice presidente Francesco Fanelli che ha comunicato nuovamente l’indisponibilità a partecipare. Sul banco della maggioranza sono 3 i conferimenti di incarico da fare: Apibas, Arlab e Fondazione Farbas.
Bardi, accantonata momentanea-mente la pratica del vertice dell’Apibas SpA, da ricordare che di recente, era previsto lo stesso giorno in cui l’Assemblea dei soci ha eletto il neo Au di Aql, era il 7 luglio, è fallito il blitz del governatore dal notaio romano, comunque riteneva di riuscire a poter riuscire a portare a termine perlomeno le 2 rimanenti. Ma nulla da fare. A livello burocratico, si potrebbe dire che i partiti lucani del centrodestra abbiano la contabilità in Basilicata, ma la “sede legale” nella Capitale: tuttavia, nonostante le interlocuzioni romane con i vertici, l’accordo su Arlab e Farbas non c’è stato.
Fanelli, che neanche 2 settimane fa ha incontrato Salvini a Maratea, occasione utile per un ripasso dell’importanza delle gerarchie secondo Matteo, si è attenuto al protocollo “aziendale”: temporeggiare e proseguire lo scambio con il commissario regionale della Lega. Il tavolo delle trattative, inoltre, andrebbe ancora del tutto epurato dai residui di litigiosità per come è andata la vicenda dell’Amministratore unico di Acquedotto lucano.
Tre partiti, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, e tre nomine da fare: ma la matematica non sempre è applicabile alla politica. Il presidente Bardi, dato l’esito infruttuoso della giornata trascorsa, è apparso in difficoltà e di nuovo in balia della riottosità dei partiti della coalizione governativa. Le fazioni politiche che lo sostengono continuano ad essere irrequiete e i malesseri segnalano un trend crescente.
L’attuale legislatura è giunta qua-si al giro di boa dei 2 anni e mezzo, eppure, per rimanere in tema nomine, per Arlab e Farbas ancora nulla.
Per l’Agenzia regionale del lavo-ro e dell’apprendimento, per esempio, la Giunta che con provvedimento motivato deve conferire l’incarico di Direttore generale avrebbe potuto teoricamente nell’arco di 5 anni di governo, procedere a 2 nomine.
Come da relativa legge regionale del 2016, il mandato può durare per un periodo non inferiore a 3anni e non superiore a 5 anni e comunque non superiore alla durata della legislatura regionale nella quale è stato emanato l’atto. Con Bardi, però, altro che 2 nomine: il travaglio per la prima ancora non è terminato.
Allo stato attuale delle trattative, allibratori divisi: c’è chi scommette che ci siano le condizioni per chiudere entro la metà di agosto, e chi, invece, dà per certo che, ormai, è tutto rinviato al post vacanze, ovvero settembre

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