POTENZA, PIAZZA DEI COMUNI “FORGIATA” DA TECNINCI E MAESTRANZE MADE IN BASILICATA
In un’ex area occupata da prefabbricati in amianto è nato un parco urbano grazie al lavoro della ditta di Ruoti D.T.F. srl
POTENZA. È il simbolo di una rinascita. Di un luogo e di una comunità che si riprende dalla pandemia, ancora in atto, ma dalla quale sembra esserci una via d’uscita. Piazza dei Comuni, come è stato battezzato il parco di via Domenico di Giura, nel quartiere Parco Aurora, a Potenza, viene consegnata alla città dopo 41 anni dal terremoto del 1980, quando furono costruiti prefabbricati in amianto, sede iniziale di alcuni uffici pubblici lasciati a macerare negli anni a venire. Il 22 luglio scorso viene ridato alla città un nuovo polmone verde. L’opera è stata finanziata con i Fondi di Sviluppo e Coesione 2007-2013 per un importo complessivo del progetto di 1.404.801,71 euro. A seguire i lavori sono il R.U.P. ing. Giuseppe D’Onofrio, nonché presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Potenza, ed il direttore dei lavori geom. Carlo Giordano per conto dell’Am-ministrazione Comunale di Potenza.
I lavori sono stati appaltati al Consital Consorzio Italiano Costruzioni Manutenzioni e Servizi Società Cooperativa – di Bologna, rappresentato dall’ing. Antonella Ragone. Ad eseguire però materialmente la posa di ogni singola “ mattonella” è stata una ditta tutta lucana: la D.T.F. srl di Ruoti. Si tratta di un consorzio (Consital) che aderisce a Confcooperative, con esperienza puri decennale nel settore delle costruzioni, che opera su tutto il territorio nazionale attraverso le imprese associate.
Il cantiere è partito a fine novembre 2019 ed ha visto l’unica interruzione nel primo lockdown causato dalla pandemia, ma subito riaperto il 5 maggio 2020, al primo giorno di allentamento delle restrizioni legate alla pandemia da Covid 19. La lunga attesa di quest’opera da parte non solo dei cittadini del quartiere, bensì da tutta la popolazione potentina, ha fatto sì che si instaurasse sin da subito un rapporto di collaborazione e cooperazione tra le diverse figure coinvolte nella realizzazione del progetto, superando tutte le piccole problematiche che si verificano naturalmente durante l’avanzamento dei lavori in un cantiere. Nasce così un parco attrezzato in un’area in cui prima sorgevano gli uffici comunali. Oggi quell’area abbandonata, di circa tremila metri quadrati, è stata bonificata e rigenerata. I capannoni in eternit sono stati sostituiti da giochi per bambini, un campo da basket, attrezzi per il fitness, un anfiteatro, un’area relax con giardino e panchine e trenta alberi.
Il progetto, ideato dalla 3DLiFe, è stato concepito attorno a cinque temi facilmente individuati dai colori presenti nelle gradonate del grande anfiteatro centrale e che ne definiscono la “narratività”: Rosso – identità, integrazione, tradizione, leggibile nel percorso che si snoda all’interno di tutta l’area nel quale è possibile fare un viaggio nei 131 Comuni della Basilicata, per la presenza delle mattonelle in cotto artigiana-le che raffigurano ognuna un monumento per ogni comune della Regione; Blu – aggregazione e meditazione, leggibile nello spazio centrale per eventi a forma di anfiteatro di 700 mq, e in un’area relax caratterizzata da un sistema di vasche dallo stile dei giardini Zen;
Azzurro – tempo libero, rappresentato dall’area fitness e dal campo street basket; Giallo – svago nell’area giochi per i bimbi; Verde – natura e rigenerazione urbana dalla presenza dei 3000 mq di verde, con numerose e svariate specie arboree ed arbustive.
Tutto attorno un percorso a terra segnato dai simboli dei 131 comuni lucani, incisi su piastrelle in terracotta lavorate da un artigiano di Calvello. Fa da apertura il ponte Musmeci, opera architettonica di rilievo del capoluogo di regione. Poi i Sassi di Matera, il Cristo di Maratea, il poeta Orazio per la città di Venosa e Passannante per Savoia di Lucania e così via, tra storia, paesaggi, borghi e tradizioni.