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POTENZA : LE IDEE CRESCONO TRA I GIOVANI

Alle ore 22:15 Largo Duomo Potenza Chiusura Notte bianca del libro e delle idee festival 2021

#lettidisera


A Potenza le idee crescono tra i giovani
mercoledì 28 luglio 2021

?Ore 6.30
Atrio Museo Nazionale “Dinu Adamesteanu” ​​
Concerto PAIS


Rocco Mentissi: Pianoforte
Ivan Mentissi: Clarinetto
Rocco Pio Raimondi: Tuba
Pais letto nella lingua greca significa fanciullo, pronunciato invece in dialetto tolvese, la mia lingua madre, indica il paese,due dimensioni, dunque, una temporale e antropologica, l’altra spaziale e architettonica, che si intrecciano: il fanciullo come paradigma dell’uomo, il paese della città. Il progetto è animato dalla consapevolezza che l’infanzia rappresenta illuogo e il tempo dell’autenticità, del mistero, della magia dell’essere e vuol evocare con la musica la quadruplice radice che lega e scandisce elementi fondamentali del vivere: gioco, preghiera, natura, amore. Un invito a tornare in quei luoghi così veri, a quei giorni in cui la corsa era l’inevitabile conseguenza di uno smisurato e incontenibile entusiasmo, a recuperare la cifra umana dell’uomo. Con questi nove composizioni ripercorro ricordi della mia infanzia: le corse a perdifiato, gli infiniti giochi in strada sotto gli occhi vigili del vicinato sempre affettuoso, il nido rassicurante della casa dei nonni, contadini saggi, semplici ma sereni, la terra, in cui si giungeva in sella a un asino; terra vissuta prima come prolungamento del proprio corpo, dopo come un destino, come centro del proprio universo, in base al quale distinguere la distanza, la vicinanza, la solitudine, la compagnia, l’odio, l’amore.
Rocco Mentissi,
musicista eclettico, laureato in Filosofia, in Direzione d’Orchestra Fiati e in Composizione, attualmente insegna Filosofia e Storia presso il Liceo Classico “Q. O. Flacco” di Potenza. Dal 1999 è il direttore stabile della Banda musicale Città di Tolve e dal 2016 dell’Orchestra a plettro “D. Manfredi” di Avigliano. Con il suo primo album “traMe”, pubblicato nel 2014, Rocco Mentissi si inserisce nel filone della musica contemporanea minimalista dopo un percorso artistico articolato, caratterizzato dalle più svariate. Molti sono stati i concerti tenuti dal 2014 ad oggi, dalla Basilicata alla Puglia, dal Molise a Napoli, per arrivare a Milano. Ogni esibizione è un evento diverso da tutti gli altri, per la tendenza dell’artista a cogliere le emozioni del momento e a trasferirle sul pianoforte. Nel 2018 è stato pubblicato il suo secondo disco intitolato Pais, un concept/album
Ivan Mentissi
si avvicina da piccolo allo studio della musica presso l’Associazione culturale e musicale Francesco Mentissi in Tolve. Studia pianoforte e clarinetto, con il quale nasce un legame profondo e che studia al Conservatorio “G. Da Venosa”. Nel 2016 partecipa al disco “25 – Recordare” della Banda di Tolve e nel 2018 al disco “Pais”. Nel 2018 partecipa anche al festival “Nottissima” di Empoli. Ancora oggi continua a suonare nella Banda di Tolve considerandola come una seconda famiglia.
Rocco Pio Raimondi
appassionato di musica e amante degli ottoni sii avvicina a otto anni allo studio della musica presso l’Associazione culturale e musicale Francesco Mentissi in Tolve. Ha un legame profondo con il basso tuba. Nel 2016 si iscrive al Liceo Musicale, Artistico e Coreutico W.Gropius di Potenza dove nel 2021 si diploma con il massimo dei voti. Nel 2016 partecipa al disco “25 – Recordare” della Banda di Tolve e nel 2018 al disco “Pais”. Nel 2018 partecipa anche al festival “Nottissima” di Empoli. Attualmente studia presso il Conservatorio G.Martucci di Salerno, si esibisce con l’Orchestra Giovanile della Magna Grecia di Taranto ed è direttore e maestro del coro parrocchiale “Sacro Cuore” di Tolve. Ancora oggi continua a suonare nella Banda di Tolve considerandola come una seconda famiglia e suona con il gruppo Giovani talenti tolvesi.

?Ore 10.00 Università degli Studi della Basilicata
Seminario condotta da Pier Luigi Celli con l’introduzione di Pasquale Carrano. Interviene Cinthia Bianconi

Il valore del capitale umano nell’impresa e nella pubblica amministrazione
Pier Luigi Celli
è stato direttore generale dell’Università Luiss “Guido Carli” di Roma e della Rai, direttore centrale di UniCredit, membro dei consigli di amministrazione di Hera, Adr, Bat e Unipol, presidente dell’Enit dal 2012 al 2014. Dal 2014 al 2016 ha ricoperto la carica di senior advisor dell’amministratore delegato di Poste Italiane. Oggi è presidente di Sensemakers e membro del cda Illy. Ha scritto moltissimi libri con vari editori, da Sellerio a Mondadori, Aliberti, Piemme, Fazi, Sperling & Kupfer. Tra i suoi titoli ricordiamo Breviario di cinismo ben temperato (Fazi 2002), Comandare è fottere: manuale politicamente scorretto per aspiranti carrieristi di successo (Mondadori 2008), Coraggio, don Abbondio (Aliberti 2009), La generazione tradita: gli adulti contro i giovani (Mondadori 2010), Il cuore ha le sue ragioni (Piemme 2011), L’impresa vista dai perdenti (Aliberti 2011) e La stagione delle nomine (Chiarelettere 2018).
Pasquale Carrano
61 anni, lucano, imprenditore nel settore ICT. Guida un gruppo di aziende che conta 1100 dipendenti impegnati – in 7 stabilimenti produttivi tra Basilicata e Veneto – nella produzione di software, nei servizi di Content Management e Business Process Outsourcing per il mercato nazionale delle utilities, della pubblica amministrazione, dell’industria e della sanità. E’ stato Presidente di Confindustria Basilicata e coordinatore della Consulta del CNEL per il Mezzogiorno. Attualmente è membro dell’Advisory Bord Italy di UniCredit in quanto Presidente dell’ADBT Sud. Da sempre interessato ai temi legati allo sviluppo economico e al progresso sociale dei territori è presidente della Fondazione Transita che si occupa di promuovere con azioni positive la cultura d’impresa.
Cinthia Bianconi
Presidente della Fondazione Adriano Olivetti
Cinthia Bianconi, nata a Bruxelles, vive e lavora a Roma. Già Segretario Generale (1997-2002) e Consigliere di Amministrazione (2002 – attuale) , nel 2016 è nominata Presidente della Fondazione Adriano Olivetti. Laureata in giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze. E’ iscritta all’Albo degli Avvocati di Roma e dal 1995 esercita la libera professione con studio proprio, perfezionandosi nel settore nelle fondazioni.
Coordina Simona Bonito Sotto la buona stella di Pierluigi Smaldone

?Ore 18.00 Atrio Provincia di Potenza
Luigi Scaglione presenta Storia e storie dei Lucani nel Mondo

Nato a Potenza, giornalista con una lunga attività di informazione e comunicazione anche nel settore degli italiani nel Mondo; Ufficio Stampa Provincia di Potenza – Quotidiani, TV e Radio Locali – ricerche e studi su Italiani nel Mondo, Co.Re.Com/Agcom. Presidente del Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo e già Presidente della CRLM e del Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice”

Storia e storie dei Lucani nel Mondo
Visitando il mondo dei lucani all’estero e in Italia, ci sono emozioni che non puoi raccontare solo con le parole. Sono i volti, le storie, le immagini, le finzioni, che hai visto con gli occhi, toccato con le mani. Sentito e ascoltato. Sono le storie di chi ha vissuto una vita lontano da casa e ha mantenuto le sue vecchie abitudini. Sono le storie di chi fino a qualche tempo fa, prima dell’era dei social, si portava da casa le cartoline o le foto ingiallite di qualche matrimonio di famiglia, per guardare i parenti e ricordare se stessi. Sono le storie di chi non ha mutato le proprie usanze e ha la sua casa piena di quei ninnoli e trofei dei luoghi di nascita. Sono le storie di giovani e nipoti che parlano poco e male l’italiano perché il loro slang è segnato dai luoghi di adozione o di nascita. Sono le storie dei nostri emigrati. Il racconto, seguendo la evoluzione anche nei numeri dei flussi emigratori lucani e della sua storia attraverso i dati della Fondazione Migrantes. Emigrazione di ieri, emigrazione di oggi. La storia continua.
Dialoga con l’autore Renato Cantore Sotto la buona stella di Pierluigi Smaldone

?Ore 19.00 Atrio Provincia di Potenza
Pier Luigi Celli presenta La manutenzione dei ricordi. Gli anni settanta. I ragazzi che fecero la rivoluzione, Chiarelettere, 2021

Il racconto dell’Italia degli anni Settanta attraverso le storie di sei amici che credevano nella rivoluzione. «La vera rivoluzione, mia cara, l’abbiamo inseguita, l’abbiamo persa, e forse anche maledetta, per come ci ha fatto sentire inadeguati per tutta la vita.» Nel maggio del ’68 partirono in autostop per la Francia decisi a vedere l’inizio della rivoluzione e a portarla in Italia. Poi ciascuno prese strade diverse, chi baciato dal successo, chi perso tra i monti, chi in Africa, chi a consolarsi col vino e con le donne. Il tempo passa. Dopo cinquant’anni rieccoli tutti insieme decisi a riavvolgere il nastro della memoria: gli anni Settanta, le lotte in strada, lo scontro generazionale, la violenza insieme alla forte tensione ideale. Dal vivo dei ricordi emergono rapporti sbagliati, sgarbi velenosi, amare compromissioni, in cui la miseria del presente si mescola al recupero di eventi e di incontri drammatici insieme con altri ridicoli o goliardici: come quando Angelo e Lollo inseguito dal commissario Mazzatosta. Non è facile fare pace dopo cinquant’anni con vite che hanno più rimpianti che allegrie. Cosa è rimasto di quella voglia di cambiare il mondo? Il romanzo di Celli non fa sconti a una generazione che ha gravi responsabilità. Non basterà una confessione tardiva ad assolverla da peccati che non paiono aver redenzione possibile.
Dialogano con l’autore Pasquale Carrano e Claudio Rinaldi e sotto la buona stella di Simona Bonito e Pierluigi Smaldone

?Ore 20.00 Atrio Provincia di Potenza
Cinthia Bianconi e Ilaria Gaspari guardano al futuro

Dialoga con le autrici Rocco Romanelli e sotto la buona stella di Simona Bonito

?Ore 20.30 Atrio Provincia di Potenza
Ilaria Gaspari presenta Vita segreta delle emozioni, Super ET Opera viva, 2021

ha studiato filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa e si è addottorata all’università Paris I Panthéon-Sorbonne con una tesi sullo studio delle passioni nel Seicento. Nel 2015 per Voland è uscito il suo primo romanzo, Etica dell’acquario. Nel 2018, per Sonzogno, Ragioni e sentimenti. L’amore preso con Filosofia. Per Einaudi ha pubblicato Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita (2019), già tradotto in diverse lingue, e Vita segreta delle emozioni (2021). Collabora con vari giornali e insegna scrittura. Vive tra Roma e Parigi.
Vita segreta delle emozioni
Le emozioni che abitano dentro di noi ci rendono umani. Fidarsi di quello che proviamo non significa essere deboli o instabili, ma vivi, aperti all’esperienza e pronti a meravigliarsi del mondo.
Dialogano con l’autrice Piero Bongiovanni e Erika Marcantonio e sotto la buona stella di Giampiero Iudicello

?Ore 20.30 Atrio Provincia di Potenza
Costanza Di Quattro presenta La felicità degli altri, La nave di Teseo, 2021

laureata in Lettere moderne presso l’Università di Catania, dal 2008 si occupa attivamente del teatro Donnafugata, teatro di famiglia restituito alla fruizione del pubblico dopo sei anni di restauri, e nel 2010 ne assume la direzione artistica con la sorella Vicky, dando inizio a importanti collaborazioni artistiche con prestigiosi teatri nazionali e compagnie teatrali. Ha collaborato con «Il Foglio» e con alcune testate online siciliane. La sua scrittura va dalla critica sociale al costume, dal mondo della cultura a quello più strettamente legato al teatro. Con Baldini+Castoldi ha pubblicato La mia casa di Montalbano (2019). Nel 2019 ha debuttato al teatro Carcano di Milano con il suo primo lavoro teatrale, Barbablù, interpretato da Mario Incudine per la regia di Moni Ovadia.
Donnafugata
Donnafugata è un luogo, a due passi da Ragusa, tra carrubi secolari, muri a secco e campagna scoscesa. Donnafugata è un tempo, l’Ottocento, tra dominazione borbonica, moti di fierezza popolare e alba della dignità operaia. Donnafugata è un casato, tra i più antichi di Ibla, che di quella terra e quei giorni incarna gioie, patimenti e futuro. Alla sua testa c’è lui, il barone Corrado Arezzo De Spucches, di cui il libro è quasi un diario privato: da quando, ginocchia sbucciate e balia Annetta appresso, scappava bambino da don Gaudenzio e quella camurria del suo rosario; agli anni in cui, ragazzo, compie gli studi a Palermo e lì fa sua la voglia di rivoluzione; a quelli in cui, marito, padre e poi nonno, vive e invecchia «circondato dalle fimmini», amandole tutte teneramente e sopravvivendogli con il cuore spaccato. In una carezza lunga quasi un secolo, questo è il ritratto intimo di un illuminato uomo pubblico, ma pure la storia frugale e aggraziata di una famiglia unica e insieme qualunque.
Dialoga con l’autrice Agnese Palumbo e sotto la buona stella Rosamaria Viola

?Ore 21.00 Largo Duomo
Gilda Policastro presenta La parte di Malvasia, La nave di Teseo, 2021

è scrittrice e critica letteraria. Cura la Bottega della poesia per il quotidiano “la Repubblica” ed è redattrice del sito Le parole e le cose (2). Insegna poesia presso la scuola di scrittura Molly Bloom e Letteratura e Diritto presso l’Università Luiss – Guido Carli di Roma.
Ha pubblicato i romanzi Il farmaco (2010), Sotto (2013) e Cella (2015), libri di poesia tra cui Non come vita (2013) e Inattuali (2016), saggi di teoria e critica tra cui Sanguineti (2009) e Polemiche letterarie. Dai “Novissimi” ai lit-blog (2012).
La parte di Malvasia
Chi è Malvasia? Una donna che arriva non si sa da dove e che vive in paese da “straniera”: colta, anticonformista, eccentrica, l’hanno vista fare una lunga passeggiata e da quel momento di lei si sono perse le tracce. Quando viene ritrovata morta, si pensa all’omicidio passionale e scattano le indagini, affidate al commissario Arena e al suo assistente Gippo. Nel susseguirsi di testimonianze e di ipotesi, indagatori e indagati prendono a confondersi. Come nella tragedia greca, l’umano supera se stesso nell’estremo, ma nella tragedia moderna si muore senza un motivo e senza un colpevole. Un romanzo in cui la domanda sull’assassino diventa l’indagine compiuta all’interno della stanza più segreta della coscienza, dove immaginazione e crudeltà, violenza e tenerezza sono parte della stessa radice. Le storie che ruotano attorno a Malvasia somigliano a un puzzle esploso, le cui tessere non vanno quasi mai a posto. Come nella vita.
Dialoga con l’autrice Mariangela Caporale e sotto la buona stella di Patrizia Bianco

?Ore 20.30 Atrio Museo Dinu Adamesteanu
Giulio Sapelli presenta 2020 Pandemia e Resurrezione, Guerini e Associati, 2020

professore ordinario di Storia economica all’Università degli Studi di Milano ed editorialista del “Messaggero”, è una delle voci più originali e fuori dal coro tra gli economisti italiani. Intellettuale poliedrico, unisce storia, filosofia, sociologia e cultura umanista in uno stile personalissimo e profondo. Ha all’attivo più di 400 pubblicazioni.
Pandemia e Resurrezione
Sul mondo, con spaventosa virulenza, si è abbattuto un “cigno nero” di proporzioni immense. Impossibile, dunque, prevederne l’impatto. Tuttavia, in quello che verrà ricordato a lungo come l'”anno fatale”, sorge più di un’ombra sulla corretta gestione dell’emergenza. Giulio Sapelli, con la consueta profondità di pensiero, prova a fare luce su questa drammatica crisi e sugli scenari futuri. La pandemia e la sua gestione sono il frutto amaro di una società e di un sistema economico globalizzato come pure di un arretramento della politica, dello Stato e dello spirito pubblico. Sapelli ricostruisce bene le ragioni e gli sbocchi di questo disgraziato stato di cose. Ma tale sciagura, per l’autore, è anche una rara occasione di trasformazione. O meglio di Resurrezione. Il bene comune, così prezioso in questo momento, deve essere messo al centro della scena e devono soccombere i meri tornaconti sia privati sia nazionali. Il passaggio decisivo è la fine del dominio del mercato e il riconoscimento del lavoro come strumento principe per garantire equità sociale, benessere, sicurezza e giustizia.
Dialogano con l’autore Nicola Cavallo e Erberto Stolfi Sotto la buona stella di Annalisa Percoco

?Ore 21.30 Atrio Museo Dinu Adamesteanu
Filippo La Porta e La vita come meraviglioso, sognante fallimento

L’alterità antropologica e morale del Sud: don Chisciotte eroe del mondo contadino nella lettura simpatetica di Carlo Levi
Dialoga con l’autore Giampaolo D’Andrea
Filippo La Porta
Critico e saggista. Scrive regolarmente su “Repubblica” e su “Left”. Docente di corsi di scrittura in varie scuole (Holden, Fenysia, etc.). Presidente della commissione “Maggio dei libri” del Cepell (Ministero Beni Culturali). Membro della Fondazione Carlo Levi. Delle sue innumerevoli pubblicazioni citiamo soltanto: Come un raggio nell’acqua. Dante e la relazione cn l’altro, Edizioni Salerno 2021, Eretico controvoglia. Nicola Chiaromonte, una vita tra giustizia e libertà, Bompiani 2019, ll bene e gli altri. Dante e un’etica per il nuovo millennio Bompiani 2018, Disorganici Maestri involontari del 900, Edizioni di storia e letteratura 2018, Poesia come esperienza.Una formazione nei versi, Fazi 2013, Pasolini, Il Mulino 2012. La nuova narrativa italiana, Bollati Boringhieri 1995

Ore 21.30 Largo Duomo
Isa Grassano presenta Un giorno si, un altro no, Giraldi editore, 2021

44 anni, giornalista freelance professionista – nasce in Basilicata ma vive a Bologna, anche se ha mantenuto una visione “lucanocentrica” della vita. Gira il mondo occupandosi di viaggi e ne parla su testate come Viaggi di Repubblica, Viaggi del Gusto, Marco Polo, Venerdì di Repubblica e sul suo blog amichesiparte.com. Scrive di attualità, storie di vita, moda e fashion, gossip e cronaca rosa per settimanali come Top, Donna Moderna e mensili come Elle. Ha vinto diversi premi giornalistici e riconoscimenti (tra i quali Premio Giornalistico Benedetta D’Intino Mondadori, Premio Giornalisti del Mediterraneo, Premio Giornalistico Assolatte, Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia). Ha scritto: 101 cose divertenti, insolite e curiose da fare Gratis in Italia; In viaggio con le amiche; Colazioni da Tiffany e l’ultimo, Forse non tutti sanno che in Italia… (tutti editi da Newton Compton). Per contattarla: isagrassano@libero.it
Un giorno si, un giorno no
E soprattutto amore e felicità. Chi sul finire dell’anno non consulta le stelle, sperando che il successivo prenda una svolta? Lo fa anche Arabella, imbranata, sgraziata nei movimenti e disillusa nei sentimenti, nonostante agli oroscopi non abbia mai creduto. Succede che per caso s’imbatte in previsioni astrologiche di giorni felici, e allora perché non essere possibilista e lasciarsi contagiare? «Le configurazioni astrali in atto ti favoriscono in tutti i campi. Avrete giorni felici». Questo la premessa per Un giorno sì un altro no il romanzo d’esordio di Isa Grassano. E le stelle sembrano aver ragione quando, a un vernissage di una mostra fotografica, Arabella incontra Ludo. Un uomo schivo e riservato, di cui si sa poco o nulla, complicato ma incredibilmente attraente, con un forte magnetismo nelle mani. Ed è attrazione, un fulmine che scatena l’immaginazione erotica, che man mano si trasforma in scene di sesso delicato, passionale, intenso. Arabella, forte dell’incontro inaspettato con Ludovico, si affida all’astrologia come fosse una scienza, diventa dipendente dal transito dei Pianeti. Non c’è scelta, azione, pensiero che sia più svincolato dalla lettura delle pagine delle stelle di quotidiani, settimanali, tv. Ovunque. Ma non è tutto “rosa”. Ci sono anche le delusioni, le frasi non dette, gli interrogativi senza risposte, i silenzi. Ogni cosa mescolata, ibridata a istanti, attimi di felicità, da godere nel “per ora”, anziché nel “per sempre”.
Dialogano con l’autrice Nuccia Nicoletti e sotto la buona stella di Patrizia Bianco

?Ore 22.15 Largo Duomo Chiusura Notte bianca del libro e delle idee festival
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