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MARATEA: SCARICHI FOGNARI A MARE, STOPPELLI COSTRETTO AL DIETROFRONT

In 24 ore il sindaco rivede l’ordinanza che intimava ad Aql aggiusti alla rete e ammette: «Non vi è immissione di liquami fognari»

MARATEA. In solo poco tempo il sindaco di Maratea Stoppelli è passato dall’attacco alla  ritirata. Il caso degli scarichi fognari a mare a Maratea ha portato il Comune ad avviare una querelle senza fine con Acquedotto Lucano, che ha portato Stoppelli a fare marcia indietro sulla sua teoria che si basava  su presunti problemi alla rete che porta l’acqua potabile. In soli tre giorni la versione del sindaco di Maratea sembra aver cambiato rotta. Il 22 luglio scorso emana una Ordinanza contingibile ed urgente per la tutela della salute pubblica, nella quale Stoppelli mette nero su bianco che: «Nell’ambito di accertamenti ambientali condotti sul torrente denominato Fiumicello da personale di Arpa di Basilicata e Polizia Locale in località Trecchinari, è stato accertato uno sversamento proveniente dalla rete fognaria all’interno di detto Torrente». Da qui intima ad Acquedotto lucano di procedure con urgenza per porre rimedio agli inconvenienti esi-stenti nel tratto della rete fognaria, ripristinando le idonee condizioni di funzionamento della stessa. «Ritenuto pertanto urgente ed indispensabile procedere all’eliminazione, in tempi ristretti, dello sversamento dei liquami al fine di salvaguardare la salute pubblica», si legge nell’ordinanza. A distanza di neanche due giorni Stoppelli fa retromarcia. Infatti, è del 24 luglio scorso la nuova ordinanza del sindaco di Maratea che annulla l’ordinanza precedente. Viene cancellato quanto asserito in quella emanata solamente due giorni prima: «Preso atto che, in data 23 luglio 2021, con nota prot. 11910, la Polizia Locale ha segnalato che “Può, dunque, concludersi, che in data odierna ed a seguito dell’accertamento esperito, in località Trecchinari e precisamente al punto aventi coordinate GPS (N 40° 0’36,11 LAT -E 15°43’18,453 LONG) non vi è immissione di liquami fognari nel sottostante Torrente e pertanto si chiede la revoca dell’Ordinanza n. 34 del 22/7/2021». Insomma, le chiazze scure che ogni tanto si presentano nelle splendide acque della Perla del Tirreno non sono da imputare a guasti della rete gestita da Acquedotto Lucano. D’altronde lo stesso Ente dopo una nostra denuncia di settimane fa aveva permesso a Cronache Lucane di visitare, in modo esclusivo, l’impianto di depurazione sito a Maratea. Un modo per confutare ogni dubbio su un possibile guasto o mal funzionamento dell’impianto, considerato che solamente un anno fa la Regione Basilicata aveva speso fior di milioni per predisporre con tecniche di ultima generazione che si evitassero proprio questi “incidenti”.

Nonostante questo il sindaco ha voluto puntare il dito contro l’unico Ente non responsabile di sversamenti di liquami a mare. Il problema è evidentemente di altra natura. Lo stesso assessore regionale all’Ambiente Rosa aveva negli scorsi mesi lanciato una dritta al sindaco Stoppelli sulla probabile origine degli sversamenti: scarichi abusivi.

In occasione poi di un nuovo avvistamento di chiazze in mare nel giugno 2020 lo stesso assessore aveva sottolineato in una nota che non poteva dipendere dall’impianto di depurazione, ma probabilmente da scarichi abusivi in quanto «abbiamo messo in campo un progetto innovativo, con una nuova condotta sottomarina e l’utilizzo di tecnologie utilizzate per la prima volta in Italia nel settore dell’ingegneria idraulica».

Un problema atavico quello degli scarichi illegali, ha detta dei cittadini di Maratea. Sarebbero circa 700 gli scarichi non a norma che purtroppo sverserebbero direttamente in mare, senza passare dal centro di depurazione di Aql. Praticamente gli impianti incriminati, oltre a non essere a norma, sarebbero stati costruiti negli anni a dietro senza mai essere controllati. Motivo che oggi, pur avendo portato Aql e Regione a investire milioni nel nuovo impianto di depurazione, non troverebbe soluzione se non in una capillare indagine della Polizia Locale di tutti gli edifici a ridosso del mare. Al sindaco Stoppelli toccherà riusare il pugno dura ma questa volta contro gli scarichi illegali.

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