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REGIONE INADEMPIENTE, DEADLINE A SETTEMBRE: SENZA SOLDI, INEVITABILE SCIOGLIMENTO DELLA LFC

LUCANA FILM COMMISSION Stabile soccombe alle inadempienze di Bardi. Pronta la convocazione del Consiglio generale, 1 Odg: titoli di coda

Fondazione Lucana Film Commission: l’agire amministrativo del presidente Bardi e della Giunta regionale ha un ritmo paradossalmente decrescente come una funzione negativamente accelerata, prossima ad un asintoto di completa indifferenza.

Il punto di non ritorno è dietro l’angolo e corrisponde alla denominazione di un mese: settembre. La Fondazione a livello economico è per volontà politica dell’attuale maggioranza governativa una scatola vuota: non ci sono nè dipendenti, nè soldi. In questa insolita partita a scacchi tra Regione e Lfc, toccherebbe a Bardi muovere, ma il «commendatore» di Filiano non tocca pezzo.

Allora, come riportano da via Verrastro con tono allarmante data la portata dirompente della notizia, se permarrà l’immobilismo, muoverà nuovamente il presidente della Fondazione, Roberto Stabile. La mossa è a sorpresa, ovvero non quella auspicata da certa politica: non le dimissioni, ma, rapporti di potere invertiti, e, pertanto, scacco matto.

È semplice tradurre tutto ciò in procedura burocratica. Convocazione del Consiglio generale della Lfc con all’Ordine del giorno un unico punto: scioglimento della Fondazione per gravi  inadempienze da parte del socio di maggioranza.

Il socio di maggioranza è, per l’appunto, la Regione che detiene una quota societaria pari al 60%, mentre le Province di Matera e Potenza ed i Comuni di Matera e Potenza, hanno il 10% ciascuno.

Da parte di Stabile, nessuna strumentalizzazione: eventualmente le dimissioni possono, per onestà intellettuale, seguire ad accertati fallimenti delle iniziative messe in campo. In questo caso, però, è l’opposto: la responsabilità non può che ricadere in capo alla Regione che ha scelto un presidente, nel caso Stabile, impedendogli di fatto di operare non sostanziando con liquidità la cassa della Fondazione.

Stabile, dettaglio non secondario, è il legale rappresentante della Fondazione per cui con la sussistenza di parametri finanziari fuori asse e tali da erodere il patrimonio netto, qualsiasi altra alternativa allo scioglimento non sarebbe plausibili. Da un punto di vista civilistico, in caso contrario, il presidente Stabile ne risponderebbe personalmente.  Quello della Lucania Film Commission è uno dei tasselli di un mosaico preoccupante più ampio cesellato da una parte per mano della governance regionale con i propri crescenti ritardi burocratici al limite dell’incapacità amministrativa, e per l’altra  mano, da parte dei tecnici, su tutti il Dg Domanico Tripaldi (Dipartimento programmazione e finanza) le cui reiterate inefficienze, il Governo nazionale per 3 volte in 6 mesi ha impugnato le leggi lucane su bilancio e piano di rientro, sortiscono ancora l’effetto di ingessare fortemente l’operatività economica di via Verrastro e degli Enti collegati.

LA TARTARUGA BARDI E LA GIUNTA LUMACA: SULLA PROGRAMMAZIONE TUTTO FERMO UN DISASTRO

Per comprendere lo stallo contemporaneo, necessa-rio  un piccolo salto temporale all’indietro. L’attuale Cda della Fon-dazione è diventato operativo con la prima seduta del 14 dicembre 2020. Da subito, dato il pregres-so, «preso coscienza delle carenze», il CdA a lavoro su una serie di attività tra cui, per importanza, meritano specifica menzione le seguenti: approvazione del “Piano Attività 2020”, approvazione del Bilancio consuntivo dell’esercizio 2019, approvazione del Bilancio di previsione 2021 con contestuale approvazione del Piano annuale delle attività 2021.

La finestra temporale 2019-2021, carte e documenti alla mano, la si può definire tranquillamente il triennio degli orrori. Tanto ci sarebbe da aggiungere, ma per proseguire nel solco della direttiva tracciata, meglio, per ora, restringere il focus al Bilancio di previsione 2021 e Piano annuale delle attività 2021 consegnato, coerentemente con la logica trattando-si di programmazione dell’anno in corso, lo scorso gennaio.

Le schede dettagliano una serie corposa di attività aventi lo scopo, come precisato a margine, di «rendere la fondazione una struttura di servizio, agile ed efficace, per le produzioni che attireremo, erogare servizi di prim’ordine spendendo noi sul territorio i fondi destinati al supporto delle produzioni, e non distribuire denaro come un bancomat». Dal recente passato, a questi giorni.

Bardi e la Giunta regionale hanno approvato il Piano delle attività del 2021, solo adesso: precisamente il 21 luglio.

Il placet dell’esecutivo regionale, tuttavia, non è che un tardivo, molto tardivo, passettino in avanti. Il documento dovrà passare attraverso l’esame delle Commissioni consiliari per poi, quando sarà, approdare in Consiglio per la definitiva approvazione.

Il 2021 è quasi prossimo all’ingresso nell’ultimo quadrimestre e la Fondazione non ha ancora dalla Regione il finanziamento di 1milione e 140mila euro.

Mancando anche somme dagli anni precedenti, ante 2021, ben si comprende la spada di Damocle dello scioglimento della Lfc.

A settembre, linea tirata e resa dei conti servita. Tutte le attività del 2021 sono ferme e se, ma chissà quando, il finanzia-mento arriverà , sarà comunque una inevitabile lotta contro il tempo avendo a disposizione un terzo del tempo rispetto ai 12 mesi.

Per di più, stanziato il milione di euro sul bilancio regionale del 2021, a fine dicembre il non impegnato e non speso, ritornerebbe indietro.

Sarebbe lungo riportare le tante attività previste nel 2021, per sintesi, in offerta di qualche spunto, scorrendo la lista si trovano iniziative di formazione e sostegno economico agli operatori del settore, partecipazioni a importanti festival nazionali e inter-nazionali, attività finalizzate all’incoming produzioni, promozione del territorio e tanto altro ancora come gli “assalti” a Paesi obiettivo, quali Cina, India, Usa.

LFC, BARDI DA MATERA FA IL PIENO DI PAROLE A SUON DI SLOGAN LA FONDAZIONE PERÒ HA BISOGNO DELLA BENZINA: IL FINANZIAMENTO DA 1MILIONE DI €

Un grande evento è riuscito a fare il presidente Stabile e non grazie ai soldi della Regione, vedi fido bancario e soldi, tra gli altri, dall’Istituto Luce e vari: la prima edizione dell’Audio-Visual Producers Summit.

Proprio intervenendo a Matera, neanche 2 settimane fa, il presidente di Regione Bardi, nello specificare, come mentendo sapendo di mentire, che «alla Lucana Film Commission non faremo mai mancare il supporto della Regione», i fatti dimostrano il contrario, ha emesso una serie di slogan come da suo stile quali, per esempio, «abbiamo lanciato la sfida di creare le condizioni ottimali affinchè la Basilicata diventi per tutti un luogo di cinema» e via discorrendo. A gennaio Stabile ha tracciato nero su bianco gli obiettivi e segnato quanti soldi e per cosa sarebbero serviti. Una visione globale che, tra le altre cose, puntava, e punterebbe, a promuovere tutto il territorio della regione, senza limitarsi «a “giocare facile” e vivere di rendita con il  “gioiello di famiglia” rappresentato da Matera». Da gennaio ad oggi, nulla è cambiato. Ogni volta che Stabile prende posto nella macchina Fondazione Film Commission, girando la chiave per azionare il motore, la spia dal quadro: carburante esaurito.

Bardi e Giunta, fanno il pieno di parole, ma la benzina non la mettono.

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