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IL RITARDO D’ASCOLTO DEL GOVERNATORE BARDI

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Ci sono voluti quasi due anni e mezzo d’anonimato e soprattutto l’irrompere seriale di basse classifiche, che pure gli hanno fatto meritare dal fuoco amico del Giornale l’infelice appellativo di “governatore flop”, per smuovere Vito Bardi ad intraprendere un “tour d’ascolto” dei territori. Ora lasciamo perdere la malevola coincidenza che il risicato gruppetto dei sindaci di Ruvo del Monte, Castelgrande, Pescopagano e San Fele, con l’eccezione di Atella, abbia votato per Alfonso Andretta alla guida della scassata Spa di Acquedotto Lucano, ma che un sindaco capace e politicamente avveduto come Donato Sperduto si sia prestato a questo gioco turistico delle parti senza chiedere mai conto della latitanza istituzionale di Bardi e nemmeno dei finanziamenti che ha messo a favore dell’area, rimane davvero un mistero insoluto su cui avremo il giusto cipiglio investigativo. Eppure va ancora detto a chi abita a Napoli o ai patronimici d’Aversa che la geografia del Vulture-Melfese è ben più larga di quella offerta dalla cerimonia dei sorrisi sulla terrazza di San Fele, comprendendo molti altri sindaci che non sono certo orfani di Regione. Ha scritto Kin Hubbard:“Un buon ascoltatore di solito sta pensando a qualcos’altro”

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