La foce del torrente Fiumicello a Maratea è inquinata. Questo è quello che emerge dal monitoraggio di Legambiente. Su questo tema si è esperesso anche il locale circolo del Pd che ha inviato una lettera agli organi istituzionali e sanitari regionali e locali, . «Nel mese di Agosto dell’anno 2019 si legge nella missiva a seguito di analisi sfavorevoli fatte dall’Arpa Basilicata, vennero emesse dal Comune di Maratea delle ordinanze di divieto di balneazione a causa dell’inquinamento delle acque marine antistanti la foce del torrente Fiumicello con la corrispondente chiusura dell’ omonima spiaggia. L’anno successivo, il 19 Agosto 2020 le analisi della acque prelevate dall’Arpa Basilicata presso “Fiumicello – Torrente Fiumicello” diedero ancora esito sfavorevole per i parametri Escherichia Coli ed Enterococchi. Nessuna ordinanza di divieto di balneazione venne emessa. La popolazione, attraverso la stampa, ed i consiglieri di minoranza in consiglio comunale, attraverso Facebook, denunciarono vari casi di infezioni virali. La locale sezione di Legambiente scrisse una interrogazione a Sindaco, Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata e Comune chiedendo che fosse fatta chiarezza sull’evento e dichiarando la propria disponibilità a partecipare, oltre a tavoli tecnici, anche a verifiche congiunte sull’esistenza di eventuali scarichi o perdite fognarie della rete comunale nel torrente Fiumicello».
«Il 14 luglio 2021 – continua – i tecnici di Legambiente, in occasione della venuta della “Goletta verde” hanno effettuato dei prelievi di acque marine in vari punti della costa di Maratea ed a seguito del risultato delle analisi hanno giudicato “fortemente inquinato”, a causa dei parametri di Escherichia Coli ed Enterococchi intestinali, il punto in corrispondenza della foce del torrente Fiumicello in località Fiumicello/Santa Venere. Essendo il terzo anno che questo evento si verifica, come Circolo PD di Maratea chiediamo che l’Arpab Basilicata faccia subito analoghe analisi per confermare o smentire quelle fatte da Legambiente. In caso di esito sfavorevole delle analisi chiediamo che si emetta immediatamente il divieto di balneazione per evitare rischi alla popolazione ed ai turisti e ci venga finalmente detto perché lo scorso anno non è stato emesso. In questi tre anni la regione Basilicata ed Acquedotto Lucano hanno finanziato ed eseguito importanti lavori al depuratore ed alla condotta sottomarina mentre nulla è stato fatto in merito alla verifica del torrente Fiumicello. Si attivi immediatamente un monitoraggio del corso del torrente Fiumicello per ricercare le eventuali cause che portano all’inquinamento del tratto di mare alla sua foce. Certamente non è il fato a procurare simili risultati delle analisi. Non possiamo restare inerti di fronte a simili eventi che creano non solo danni alla salute della popolazione ed ai turisti ma anche importanti problematiche economiche a tutte le imprese che vivono di turismo nella nostra cittadina».
«Tre stagioni – conclude il segretario Vito Tedesco – per trovare una soluzione sono decisamente troppe anche per un’amministrazione che ben conosciamo per la sua incapacità nell’affrontare i problemi. Per restare in zona basta volgere lo sguardo al parcheggio sotterraneo chiuso sull’omonima spiaggia» .