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ARMANDO SIRI TORNA A VENOSA PER FESTEGGIARE IL COMPLEANNO DEL CONSIGLIERE MASSIMO ZULLINO

Una serata con il senatore della Lega a parlare di libri, flat tax, amministrative e soprattutto riforma della giustizia

ll senatore della Lega Ar-mando Siri, ideatore dell’aliquota unica Flat tax al 15%, ha uno stretto legame con la Basilicata. Sabato 17 luglio Siri era a Venosa.

«Qui torno sempre volentieri spiega  questa volta, oltre che per gli auguri di compleanno all’amico Massimo Zullino, anche perché ci sono i suoi due figli che hanno presentato dei libri. Faccio anche lo scrittore e mi ha incuriosito questa storia. Durante il lockdown ci sono stati ragazzi incollati alla PlayStation e altri che hanno deciso di scrivere storie. E’ stato molto bello ascoltare i due ragazzi». Ovviamente Armando Siri ha parlato di molto altro. «La Flat tax – aggiunge – è l’unica via possibile, seria e credibile per abbassare le imposte, far ripartire l’occupazione e quindi stimolare i consumi per redistribuire ricchezza. L’equivoco che va sgomberato è l’idea che lo strumento fiscale sia anche uno strumento di politica sociale ma sono due cose completamente diverse. Le tasse vanno abbassate a chi ne paga troppe e poi vanno stimolati i consumi e quindi la produzione del lavoro affinché l’erario posso incassare più soldi da destinare effettivamente a chi non può lavorare. Tutto quelli che possono lavorare, come dice la nostra Costituzione, devono partecipare alla crescita economica sociale e spirituale della Repubblica. Noi andiamo in quella direzione. Non sarà forse questo Governo che farà la Flat tax, così come l’abbiamo immaginata noi, ma attendiamo che ci siano le elezioni per poterla far diventare realtà». Sulle prossime amministrative. «La presenza della Lega ormai è capillare in tutta Italia – conferma il senatore Siri – perché siamo un partito nazionale. Ci vuole in qualche caso pazienza e impegno perché si raccolgano germogli nuovi. Piano piano le radici diventano sempre più forti e profonde. Siamo un Paese che ha bisogno di ritrovare la coesione e la voglia di testimoniare il proprio desiderio di ripartire concretamente anche e soprattutto attraverso i candidati locali della Lega». Infine l’ultimo cavallo di battaglia della Lega che sta raccogliendo firme in tutte le piazze Italiane per il referendum sulla riforma della giustizia. «La raccolta firme è importante – conclude il senatore Armando Siri – perché testimonia anche in questo caso la voglia degli italiani di dire la loro su un tema fondamentale come la giustizia. Abbiamo visto troppi episodi di malagiustizia, troppe commistioni tra politica e magistratura. Sono cose non accettabili. Chi deve decidere le sorti dei cittadini deve essere al di sopra delle parti e deve inserirsi in un ordinamento che sappia bilanciare i diritti degli indagati come il diritto dello Stato ad avere un risarcimento in caso di reati. Oggi tutti hanno la percezione che ciò non avvenga. L’enorme partecipazione popolare è la conferma che il Paese sta con noi non perché c’è uno scontro tra politica e magistratura ma per un fatto di per-cezione degli individui. Con la magistratura non hanno a che fare solo i politici. Tutti i cittadini pagano storture, ritardi e sofferenze che portano un ingiusto processo. È giusto essere i promotori del referendum ma è giusto che i cittadini dicano l’ultima parola».

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