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PIÙ CHE DI LEGGI, QUESTIONE DI «BUON SENSO»FRIGGIONE RIFUGGE I TECNICISMI E VA DI “ETICA”

LUCANI NEL MONDO Comitato esecutivo, l’eletto per l’area Europa dribbla i ricorsi al Tar con «siamo una famiglia, le cose si risolvono tra le mura di casa»

Il presidente della federazione in Belgio dei Lucani nel mondo, Antonio Friggione, eletto, per 1 voto in più rispetto a Giusespe Ticchio, 15 a 14, nel Comitato esecutivo della Commissione regionale Lucani nel Mondo,
quale rappresentante dell’area Europa, appresa la notizia dei ricorsi al Tar di Basilicata per l’annullamento dell’elezione in questione, ha inteso «reagire ».
Per Friggione, «chiunque sia stato eletto, e chiunque avrebbe potuto essere eletto, non avrebbe cambiato la sostanza del discorso»: nel caso, però, in concomitanza di plurime anomalie così come denunciate nei ricorsi al Tar, ad essere eletto è stato proprio lui. Ad ogni modo Friggione ha voluto dire la sua, ma non un dettaglio tecnico è stato affrontato nel suo intervento. Eppure dal designato Anci, Franco Mollica, e dal presidente della federazione svizzera dei Lucani nel mondo, Ticchio, sono state evidenziate plurime irregolarità. «La verità – ha dichiarato Friggione – è che, come in tutte le elezioni, c’è qualcuno che vince e qualcuno che non vince. Certamente le leggi vanno rispettate, ci mancherebbe, ma non abbandoniamo il buon senso, soprattutto in questo momento. Che le leggi vadano rispettate è il presupposto di tutto. Ma non dimentichiamo l’importanza, soprattutto in un ambiente come il nostro fatto di volontariato e associazionismo, del buon senso». «Sono convinto che quando in famiglia qualcosa non va bene – ha proseguito Friggione -, la prima cosa che un membro debba
fare è radunare la famiglia, chiarire, individuare il problema e risolvere il tutto tra le mura di casa. Quello che in passato è sempre stato fatto. Io penso che il modo scelto da alcuni sia assolutamente sbagliato, perché porta solo alla divisione della Commissione. Abbiamo un Comitato Esecutivo regolarmente eletto e saremo molto lieti di parlare di tutto nell’unica sede opportuna: voltiamo pagina e torniamo a lavorare per i nostri soci e la nostra amata regione. Questo è l’unico scopo per il quale esistiamo». «Ricordo che i Presidenti – ha concluso Friggione – vanno e vengono, ma i lucani nel mondo restano. Qualora proprio ci si impunti per andare avanti, lo si faccia con calma e modestia, alla lucana, senza prepotenza. E non pensando di parlare a nome della Commissione».

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