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«NO CONCORSI PER POCHI, MA PRESELEZIONE APERTA A TUTTI I NEODIPLOMATI E NEOLAUREATI»

Matera, il consigliere comunale Alba (Pd) ha presentato una mozione sui criteri di selezione dell’Amministrazione pubblica

MATERA. In sede di definizione degli argomenti che saranno all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del prossimo 16 luglio, il Consigliere del PD Alba, primo di altri cinque firmatari, ha presentato una mozione sul tema “No concorsi per pochi”. Il settore su cui si richiede di dibattere e intervenire in assise cittadina, è di rilevante importanza sopratutto per la partecipazione dei giovani materani alla concorsualità pubblica. L’antefatto della mozione di Alba risiede in una precedente nota che i consiglieri pidiessini Alba stesso e Perniola, sostenuti dal coordinatore del PD di Matera, Luigi Gravela, avevano già il mese scorso inviato al Sindaco chiedendo di «Rivedere e modificare i criteri stabiliti per l’espletamento dei concorsi pubblicati dall’Amministrazione municipale». Nella stessa nota Gravela aveva specificato che, sempre nell’ambito dei concorsi indetti dall’amministrazione pubblica, «La preselezione dei candidati in base al punteggio attribuito dai soli titoli va in contrasto con la stesura finale del testo della legge “Brunetta”». In sostanza la semplificazione procedurale introdotta di recente in materia di concorsi pubblici proprio dalla “Legge Brunetta”, oltre a stabilire l’informatizzazione dei concorsi, prevedeva in un primo momento una preselezione dei candidati basata sui titoli, cosa questa però che escludeva in partenza la partecipazione di neodiplomati e neo-laureati. Si è così provveduto in Senato a ritoccare la suddetta legge in modo tale che, come recita il testo del nuovo emendamento, “I titoli per l’accesso al concorso vengano valutati solo per profili ad alta specializzazione tecnica o amministrativa”. Questa modifica che rappresenta la salvezza per molti neodiplomati e neolaureati, ha indotto alcuni comuni italiani, primo tra tutti quello di Genova, citato come esempio proprio dallo stesso Gravela, a revocare i precedenti bandi, ripubblicandoli in conformità al nuovo emendamento. In realtà scorrendo le pubblicazioni affisse all’albo pretorio del comune di Matera, abbiamo notato che tutti i bandi di concorso pubblicati dopo la nota del PD, non prevedono più, ai fini dell’ammissibilità a partecipare, solo i “titoli”, ma “titoli ed esami”. Ciò sembrerebbe dunque esaudire le richieste del PD, ma visto che la mozione di Alba resta in piedi, è facile immaginare che la richiesta d’intervento amministrativo riguardi una più profonda ridefinizione dei criteri concorsuali in atto. In conclusione, è vero che un nuovo bando che semplicemente sostituisce quello vecchio, ha in realtà il “potere” di modificarlo, ma è anche vero che essendo la retroattività un principio che mal si concilia con il diritto amministrativo, rimane sempre un peccato pensare a quanti nuovi giovani diplomati e laureati materani avrebbero potuto candidarsi a partecipare sin dall’inizio ai concorsi indetti dall’amministrazione locale se tale “barriera” del titolo fosse stata abbattuta sin da subito. «E’ dunque fondamentale – ha concluso Gravela nella sua nota -la partecipazione alla fase di preselezione di tutti i candidati che abbiano fatto domanda. Senza escludere nessuno».

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