Lunedì prossimo si terrà la riunione della Prima Commissione Consiliare Permanente presieduta dal consigliere Pasquale Cariello per discutere dell’elezione del garante dei diritti e della nomina della consigliera di parità e di una sua supplente.
Come già detto nelle scorse puntate, il garante dei diritti deve tutelare i cittadini da qualsiasi pregiudizio o controversia, deve essere quindi obiettivo e superpartes. Per tale motivo, e questo è il nostro auspicio,
non può essere nominata una persona vicina alla maggioranza, né tantomeno può essere nominata una persona che per i suoi trascorsi non può garantire alcun tipo di tutela. Il consiglio, quindi, se vuole seguire la logica e il buonsenso dovrà guardare altrove.
È in scadenza anche il mandato dell’attuale consigliera di parità Ivana Pipponzi e le candidate al ruolo sono: la consigliera uscente, l’“asso piglia tutto” Rosita Gerardi che, però, è già esclusa in quanto non ha dimostrato di avere i requisiti, oltre che del tutto non candidabile a qualsiasi ruolo di garanzia considerata la storia dell’autoassegnazione del Covid bonus, e Rossana Mignoli. Quest’ultima è in quota Fratelli d’Italia e sarebbe adatta più al ruolo di supplente che non a quello di consigliera effettiva.
La scelta, quindi, dovrebbe ricadere su Ivana Pipponzi. La valutazione che dovrà fare il Consiglio è una valutazione sui curricula delle candidate e tra la Mignoli e la Pipponzi, sicuramente chi ha i numeri per ricoprire questo ruolo è Ivana Pipponzi considerato anche l’ottimo lavoro svolto durante il suo mandato di consigliere di parità. In ogni caso a breve se ne discuterà in consiglio regionale dopo che lunedì si controlleranno formalmente tutte le candidature da parte della Prima Commissione.

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