POTENZA. Il centrodestra lucano non pare essere molto incline alle critiche. Le polemiche dopo il sondaggio pubblicato da “Il Sole 24 Ore” sul gradimento dei governatori italiani che posiziona il presidente lucano Bardi all’ultimo posto non è andato giù a molti esponenti della maggioranza regionale.
In molti hanno deciso di prendere le difese del governatore lucano definendo il sondaggio del noto quotidiano come «uno dei tanti che circolano in Italia», per utilizzare le parole del capogruppo della Lega Aliandro.
È sfuggito però ai molti che si sono affannati a fare gara a chi difendeva meglio Bardi denigrando il sondaggio un dato più che fondamentale: chi ha fatto il sondaggio per “Il Sole 24 Ore” è la Noto Sondaggi.
Il nome di questa società non è certo nuovo ai lucani. Si tratta, infatti, della stessa società a cui in piena emergenza sanitaria la Regione Basilicata commissionò un sondaggio per scoprire il gradimento dei lucani per la Giunta Bardi. Un sondaggio che ad aprile 2020 promuoveva il presidente e il suo esecutivo, tanto da essere sbandierato dall’allora direttore dell’Ufficio stampa della Giunta regionale, Massimo Calenda, con tanta enfa-si alla stampa. Ricevendo la soddisfazione e i complimenti di quegli stessi consiglieri che oggi criticano il sondaggio fatto per “Il Sole 24 Ore” che pone Bardi ultimo. Erano i giorni del lockdown e il Governo regionale, pensando di far cosa giusta, decise di pubblicare un sondaggio ad hoc che tesseva le lodi sull’operato di Bardi & Co. su vari aspetti dell’azione politica e amministrativa, per un costo di circa 45 mila euro.
Una notizia che per settimane diede adito a non poche polemiche, considerato le restrizioni economiche a cui i lucani e il resto del Paese erano costretti per le ricadute della pandemia. Non solo. Cronache Lucane, come mostra l’articolo pubblicato, sentiti gli ambienti vicino alla Noto scoprì che non si trattava di un vero e proprio sondaggio ma di un semplice monitoraggio che doveva servire a solo uso interno, non certo per la pubblicazione.
Il centrodestra lucano, sicuramente preso da numerose vicissitudini, si sarà dimenticato di questo particolare aneddoto che giusto un anno fa veniva reso noto con enfasi e soddisfazione. Il monitoraggio del 2020 della Noto srl, probabilmente perchè pagato profumatamente, valeva la pena di essere commentato con apprezzamento e condiviso dai tutti i consiglieri. Quello di oggi che non è stato commissionato dalla Regione deve essere “demolito”. Un atteggiamento che evidenzia come la Noto sondaggi è brava quando la Regione Basilicata la paga e dice che Bardi è il numero 1. Ma non lo è più quando invece dopo un anno il Generale perde consensi e lo posiziona ultimo?
Va però ricordato ai consiglieri di maggioranza che è stata la stessa Regione Basilicata un anno fa a prendere le difese di quella stessa società che oggi viene denigrata. Dopo le polemiche sul compenso definito oneroso per un monitoraggio la Regione fece trapelare che la Noto srl, società sorta nel 2017, secondo la determina dirigenziale aveva tutti «i requisiti di esperienza, professionalità e capacità tecnica atti a garantire l’efficace realizzazione del servizio in questione». Oggi però a quanto pare quegli stessi requisiti di professionalità ed esperienza rinvenuti un anno fa nella Noto srl per gli esponenti di centrodestra non sono più validi. Una scelta di convenienza?