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GOVERNANCE POLL: CLASSIFICA AMARA PER BARDI È IL PRESIDENTE MENO APPREZZATO D’ITALIA

Classifica di gradimento: maglia nera per il governatore lucano. Rispetto al giorno delle elezioni la percentuale in meno è del 3,2 %

Sulla piazza virtuale i cittadini, appresa la notizia, si sono scatenati in commenti confermando il trend negativo pubblicato da “Il Sole 24 Ore”

POTENZA. Nonostante siano passati più di due anni dalla sua elezione il governatore lucano Vito Bardi non riesce a raggruppare consensi favorevoli. Anzi, è il presidente di Regione meno apprezzato d’Italia. Siede in fondo alla classifica.

I dati emergono nella rilevazione annuale realizzata da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore.

Il presidente della Regione Basilicata, nella classi-fica della “governance poll”, ottiene un punteggio di 39, 1,6 per cento in meno rispetto al 40,6 ottenuto nel 2020. Rispetto al giorno delle elezioni, la percentuale in meno per Bardi è pari al 3,2 per cento. In tale graduatoria, Bardi è 13/o. Primo presidente della Regione Basilicata di centrodestra della storia lucana, Bardi risulta infatti il meno apprezzato d’Italia, insieme al presidente del Molise, Donato Toma. Il governatore italiano che ha il maggior consenso è Luca Zaia (Veneto) seguito da Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Massimiliano Fedriga (Friuli) e Vincenzo De Luca (Campania).

Il posto occupato da Bardi in classifica rispecchia il malcontento generale che da tempo si vive in Basilicata. Non sono mancati i commenti al diffondersi della notizia. La piazza virtuale si è scatenata in un dibattito senza fine. La risicata presenza del governatore in Basilicata solo per due tre giorni a settimana è la contestazione che gli viene mossa maggiormente. La sua scelta di vivere solo pochi giorni in Basilicata avrebbe indotto i lucani verso un senso di abbandono e di disinteresse alle questioni regionali da parte del governatore. Il suo atteggiamento avrebbe creato nell’immaginario collettivo la figura di un presidente che conosce e vive poco il territorio che dovrebbe invece governare.

«Bardi chi?» scrive Peppe Abba. «Grazie della notizia, mi ero dimenticato chi era il presidente della giunta di Basilicata, adesso ricordo… il desaparecidos» aggiunge Salvatore Oliveto. E poi, «Pensavo ancora più giù …peccato che non esiste una classifica peggiore» scrive Venezia Filomena.

Tra i duri commenti verso Bardi è possibile leggere quelli che ricordano le promesse disilluse lanciate in campagna elettorale. Il cambiamento che aveva annunciato e sbandierato in campagna elettorale sembra essersi trasformato, per molti lucani, in una pia illusione. «Nel baratro direttamente!! Altro che CAMBIAMENTO» scrive stizzita Anna Colannino. «Ha affondato la nostra Basilicata non realizzando nulla del cambiamento promesso in campagna elettorale, una delusione» tuona Marianglea. E poi per Luigi Scarilli «Da mo che è affondato il comandante…da quando è stato eletto…avesse fatto come schettino era meglio….de falco xk non l’hai chiamato x dire “cazzo abbandoni subito la nave”????..solo così la Basilicata si sarebbe potuta salvare!». Non sono mancati infine i commenti duri sulla colonizzazione dei campani in Regione e nei posti di comando di molti Enti. L’affidarsi costantemente a professionisti non lucani ha portato nei cittadini un risentimento verso il governatore. C’è chi addirittura scrive come Roberto Lotito: «Non conosce il territorio ci vuole un presidente lucano e non di fuori non sa i problemi della nostra regione. Tornasse a casa con i suoi compari campani». Ma anche come Filomena S.: «Ha mortificato le professionalità lucane non valorizzando le nostre menti eccellenti. Per sostituirci con una manica di ingrati che sta affondando la Basilicata, si vergogni».

QUANDO I SONDAGGI NON SONO A FAVORE LA DESTRA LI CONTESTA

L’ultimo posto “conquistato” da Bardi nella classifica di gradimento ha scatenato una serie di commenti non favorevoli non solo tra i cittadini ma anche tra i politici. I consiglieri regionali di centrodestra hanno provato però a prendere le difese del governatore, anche se con argomentazioni discutibili. Tra i primi a schierarsi a sostegno di Bardi gli azzurri Acito e Bellettieri che hanno definito «irresponsabile la strumentalizzazione dei sondaggi». Non sarà certo sfuggito ai più attenti che la nota è priva della firma del capogruppo di FI Piro sempre pronto a dire la sua. Evidente sintomo che la frase dei due azzurri probabilmente non è stata condivisa da tutti. Come anche la stessa uscita del capogruppo della Lega Aliandro che addirittura sostiene che «Valutare la politica sulla base di qualunque sondaggio di opinione o gradimento, tra i tanti che circolano in Italia, è fare gossip politico». Il qualità e la veridicità dei sondaggi andrebbe ricordato al leghista di essere presa sempre in cosiderazione. Probabilmente Aliandro mostra di avere la memoria corta, consi-derato che solo quando i sondaggi non sono a favore del governo regionale possono essere classificati “tra i tanti che cirolano”. Quando invece il sondaggio viene commissionato, casomai ad una agenzia “amica”, è il presidente lucano ottiene un ottimo gradimento tra i cittadini ne vengono esaltate qualità e professionalità. È forse il caso che il centrodestra lucano faccia chiarezza, comprendendo se considerare autorevoli i sondaggi sempre o mai.

 

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