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ALTRO CHE DELEGA PER COVIELLO, È SOLO UN BLUFF QUELLO DI BARDI

REGIONE Le aspettative di FdI di avere maggiore considerazione dal governatore si traducono in una letterina: «Parlane con Busciolano»

POTENZA. Non è passata certamente inosservata la nomina che il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha fatto nei confronti del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Tommaso Coviello per l’Università della Basilicata. A in-cassare maggiormente il colpo e innescare una serie di reazioni sono stati soprattutto gli esponenti di Forza Italia che, in questo ennesimo atto di Bardi, ci hanno visto un vero e proprio commissariamento all’assessore alla Sanità Rocco Leone. Soprattutto in vista di un prossimo rimpasto di Giunta che da tempo si ipotizza tra fine ottobre e inizio novembre.
Certo è che la lettura degli azzurri non appare sbagliata considerato che un assessore alla Sanità che non può gestire la “pratica” relativa all’insediamento della Facoltà di Medicina è di fatti depotenziato nelle sue mansioni. C’è però da precisare che la delega all’ex leghista rispetto alla realtà dei fatti è stata forse fin troppo enfatizzata. Una scelta politica? Può anche darsi, considerato che da tempo Fratelli d’Italia vuole dimostrare al resto dei partiti di maggioranza di avere un certo peso al fianco del governatore lucano.
Nei fatti però la delega concessa da Bardi al meloniano Coviello più che una vera promozione sembra nascondere un bluff. Nel documento che Cronache Lucane è riuscito a visionare in esclusiva (come anticipato nell’edizione di ieri), non c’è traccia di una delega formale in capo a Coviello. Non si tratta infatti di una nomina a “consigliere delegato” come è stato per l’ambito della Cultura alla leghista Dina Sileo. Il governatore Bardi in sostanza invia una semplice lettera al meloniano, come avrebbe potuto fare con qualsiasi altro consigliere regionale, in cui lo inviata a partecipare al “Protocollo d’intesa per lo svolgimento delle attività assistenziali dell’Università” tra Regione Basilicata e Università degli studi della Basilicata, da redigere (…) e da definire in stretto raccordo con le Aziende regionali per i Servizi Sanitari”. La richiesta di Bardi appare poi molto chiara quando precisa che «ferme restando le prerogative e le competenze degli Uffici Regionali che provvedono alla definizione del protocollo (…) considerazioni e proposte in merito vanno inviatemi per il tramite del Gabinetto della Presidenza». Insomma, il governatore mette i puntini sulle i ribadendo che in primis tocca agli uffici stipulare il Protocollo e che se proprio Coviello vuole partecipare con alcune proposte non deve neanche rivolgersi direttamente a lui ma passare per il tramite di Busciolano. Appare molto forte quindi l’attribuzione di una delega (neanche paragonabile in minima parte a quella della Sileo) che Coviello e il suo partito hanno annunciato con tanto clamore. Altro che delega, per utilizzare le parole del governatore si tratta di un mero «incarico» per eventuali «considerazioni e proposte».
A quanto pare Bardi l’affronto di Fratelli d’Italia nell’aver difeso il Dg dell’Asp Bochicchio a cui lui aveva chiesto le dimissioni non è passato certamente inosservato.

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