FERRANDINA-MATERA, VERSO IL COMPLETAMENTO
FERROVIE Approvata a maggioranza la risoluzione proposta da Braia e Polese di Iv. Si astiene solo Bellettieri (FI)
Con il documento si impegna la Giunta a modificare il Piano regionale dei Trasporti 2016-2026, e a formalizzare nel Recovery Plan la prosecuzione della tratta
POTENZA. Vedrà finalmente la luce la tratta ferroviaria Ferrandina-Matera. Lo ha deciso il consiglio regionale di Basilicata nella seduta straordinaria di ieri, su richiesta del consigliere Luca Braia (Iv), L’Assemblea, dopo la comunicazione del Presidente della Regione, Bardi, ha licenziato a maggioranza con 14 voti favorevoli di Fi, Lega, Fdi, Iv, M5s e Pd e l’astensione del consigliere Bellettieri(Fi) una risoluzione proposta dai consigliere Braia e Polese (Iv) e sottoscritta da tutti i gruppi consiliari con la quale si impegna il Presidente Bardi e la Giunta regionale a: «modificare il Piano regionale dei Trasporti 2016-2026, trattandosi peraltro di opera già finanziata;a formalizzare in una apposita scheda del Recovery Plan Basilicata la prosecuzione della tratta Ferrandina-Matera per l’asse ferroviario Adriatico Bari-Taranto;ad essere in linea con le scelte euro-pee e nazionali, riportate nella scheda della Missione 3 del PNRR, ‘Infrastrutture per una mobilità sostenibile’, nella quale gli investimenti sulla rete ferroviaria sono destinati allo sviluppo del sistema fer-roviario italiano, attraverso il completamento dei principali assi ferroviari ad alta velocità ed alta capacità, all’integrazione fra questi e la rete ferroviaria regionale e alla messa in sicurezza dell’intera re-te ferroviaria».
L’impegno richiesto alla Giunta regionale è teso «ad adoperarsi attivamente per l’accelerazione dei lavori di completamento della tratta Ferrandina-Matera;ad esercitare attraverso opportune intese e coordinamenti con i governi di Puglia e Campania, le dovute pressioni sul Governo nazionale, affinché con i collegamenti per Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, si possa utilizzare la Ferrovia statale per il trasporto di merci verso la Puglia e dor-sale Adriatica, atteso e considerato che la ferrovia a scartamento ridotto (FAL) non consente il trasporto di container, macchinari e mezzi d’opera di dimensioni incompatibili con l’esistente sistema ferroviario». BRAIA:
«TUTTI D’ACCORDO FINALMENTE»
«Una giornata storica per la nostra regione, sono felice per essere riuscito a riunire Provincia di Matera e Regione Basilicata verso un obiettivo unico e per aver chiesto e ottenuto da tutti i colleghi consiglieri una unitarietà di intenti. Ringrazio di cuore tutti per averlo fatto, a prescindere dalle appartenenze politiche. Da oggi camminano insieme uniti verso l’obiettivo storico per Matera, la sua Provincia e la regione intera. Dopo tanti anni di battaglie, abbiamo avuto la possibilità di affrontare il tema del completamento ferroviario Ferrandina-Matera e suo prosieguo verso la dorsale adriatica e, soprattutto, di acquisire il parere e le motivazioni di tutte le parti, a partire dal Presidente Bardi che ha condiviso all’assemblea lo stato di avanzamento e lo ringrazio per questo. Si esce solo uniti dall’isolamento, in generale, da quello infrastrutturale in particolare. E’ la modalità corretta per ottenere le giuste attenzioni dagli interlocutori nazionali e compiere un salto verso il futuro. Se riusciremo a collegare la Basilicata ai corridoi passeggeri e merci, dal Tirreno all’Adriatico, la soddisfazione sarà indescrivibile. Le battaglie vinte della già senatrice Maria Antezza, durante il Governo Renzi, con il suo lavoro incessante, hanno riacceso un sogno che oggi la politica porta a compimento e di cui beneficerà l’intera regione. Con una risoluzione da me presentata e firmata da tutti i consiglieri di opposizione, è stata approvata all’unanimità una risoluzione con la quale il Governo Regionale si impegna a modificare il Piano Regionale dei Trasporti 2016-2026 affinché includa l’opera per altro già finanziata e a formalizzare in una apposita scheda del Recovery Plan Basilicata la prosecuzione della tratta Ferrandina-Matera per l’Asse ferroviario Adriatico Bari-Taranto». Lo rende noto il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
«Inoltre, il presidente Bardi e il Governo Regionale prosegue Braia si impegnano ad essere in linea con le scelte europee e nazionali quali la Missione 3 del PNRR, nella quale gli investimenti sulla rete ferroviaria sono destinati allo sviluppo del sistema ferroviario italiano, attraverso il completamento dei principali assi ferroviari ad alta velocità ed alta capacità, all’integrazione fra questi e la rete ferroviaria regionale e alla messa in sicurezza dell’intera rete ferroviaria e a completare i corridoi ferroviari Ten-T, anche per le merci, tra cui quello Mediterraneo che passa anche dalla Basilicata».
ACITO: «È IL MOMENTO DI VOLTARE PAGINA»
«Della questione Ferrovie dello Stato a Matera se ne è parlato in tutte le salse, tranne che in quella Pugliese. Sulla scelta iniziale di collegare Matera alle Ferrovie dello Stato sul versante Ferrandina, piuttosto che in direzione Puglia, potrebbe aver pesato il condizionamento delle Ferrovie Appulo Lucane (FAL), interessate a gestire ‘“in condizione di monopolio’ il collegamento fra Matera e Bari. Questa decisione ha di fatto privato Matera di quanto le spetta di diritto: essere collegata al circuito ferroviario nazionale su un percorso integrato Adriatico-Tirreno, e non solo come tratto finale e senza sbocchi. Un diritto che le fu ‘“riconosciuto’ già nel 1902 dall’allora Primo Ministro Zanardelli, in visita alla città con il Re Vittorio Emanuele III». Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Acito (Fi) che aggiunge: «In tempi più recenti, ovvero a partire dagli anni ’80, a fronte delle ingenti risorse spese negli ultimi 40 anni, rileviamo un errore strategico clamoroso: aver voluto ostinatamente mantenere l’asse di sviluppo della rete ferroviaria su Ferrandina, nonostante le evidenti problematiche tecniche che hanno portato ad importanti ed impegnative variazioni di spesa, con costi e problemi geotecnici notevolmente superiori a quelli che si sarebbero verificati preferendo il ‘versante adriatico’». 0171Approvato e finanziato il collegamento con Ferrandina prosegue l’esponente di Forza Italia , crediamo che sia ormai imprescindibile completare la connessione nella direzione della Puglia e della vicina Gioia del Colle, per consentire a Matera di essere annessa alla dorsale ferroviaria adriatica, sia per il traffico delle persone che delle merci. Le FAL, in Basilicata, hanno da sempre operato in condizione di privilegio. Lo scartamento ridotto (950 mm) oggi non consentirebbe alcun investimento della attività produttive e costituisce solo un vincolo insormontabile al trasporto delle merci sul tratto Bari Matera Ferrandina Salerno, ed alle connessioni con le aree ZES di Ferrandina e Taranto. Questo è il momento di voltare pagina, di uscire dalla sudditanza non solo psicologica con le FAL, di venire fuori dall’isolamento forzato per 120 anni». M5S:
«UN TASSELLO STRATEGICO DI SVILUPPO»
«Bisogna attendere le iniziative della minoranza per avere una parvenza di dibattito politico all’interno del Consiglio Regionale. Durante l’ultima seduta, la discussione monotematica sul completamento della Matera-Ferrandina e del suo prolungamento in direzione adriatica, ha dato l’opportunità di affrontare la questione generale dei trasporti e delle infrastrutture a livello regionale. L’approdo della rete ferroviaria nazionale a Matera, oltre a mettere fine ad un isolamento secolare, rappresenterebbe un’opportunità di sviluppo anche per il resto dell’intero territorio regionale. Abbiamo già toccato con mano, seppur con i dovuti limiti e le solite criticità, il successo che ha avuto l’attivazione del servizio Frecciarossa con le fermate di Potenza, Ferrandina e Metaponto». Lo sostengono i consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle, Perrino, Carlucci e Leggieri.
«Su questo tipo di iniziative, almeno nella nostra regione, non dovrebbe prevalere alcun tipo di campanilismo. Questo territorio ha un atavico bisogno di avere collegamenti e infrastrutture degni di questo nome e, soprattutto, al passo coi tempi. Un sistema di trasporti e infrastrutture all’avanguardia rappresenta il primo passaggio per dare una risposta alle possibilità di sviluppo di questo territorio ed a frenare e auspicabilmente invertire il problema dello spopolamento».
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