ANCORA CONFUSIONE SUI VACCINI

La vicenda delle seconde dosi per i partecipanti all’Open Day AstraZeneca dell’Aprile scorso sta diventando una storia infinita, grottesca, amara. Solo pochi giorni fa vi avevamo dato notizia di un calendario per il richiamo affisso in maniera anonima ai cancelli della tensostruttura del Qatar a Potenza. E’ del 30 giugno la notizia che l’Asp Basilicata, e finalmente sappiamo chi gestisce questa faccenda divenuta quasi una farsa, ha comunicato un nuovo calendario per la somministrazione della seconda dose dei partecipanti all’open Day del 12, 13, 14 e 15 aprile 2021.

La prima novità è nei giorni, fissati per i prossimi 2, 3 e 4 luglio. La seconda è nell’orario, giacché le somministrazioni sono state scaglionate nei tre giorni seguendo l’ordine alfabetico del cognome, dalle ore 08:30 alle ore 18:30. La terza rilevante novità, è nel luogo in cui i cittadini devono presentarsi per ricevere la seconda dose, spostato alla palestra Rocco Mazzola di Via Roma.

Insomma, rivoluzionato il calendario, l’ordine di presentazione e la sede delle seconde dosi seguendo un criterio che prescinde del tutto dalle modalità con cui si era svolta la somministrazione delle prime dosi.

A titolo di cronaca, si aggiunge che, per gli over sessanta coinvolti nel secondo round di AstaZeneca più digitali e che sono riusciti a risalire alla prenotazione, il sito consentiva la vaccinazione già dal 30 giugno, senza indicazioni di orari, di cognomi e di sedi.

Pur riconoscendo la difficoltà del momento e dell’organizzazione di una campagna vaccinale a tappeto come quella in atto per il Covid, quante volte è possibile sbagliare, correggere, rettificare su una stessa questione? Quante persone non sono state raggiunte dalla comunicazione finale e potrebbero anche desistere dal sottoporsi al vaccino, che, tra le altre cose, è tra quelli più al centro di polemiche. I cittadini hanno bisogno di chiarezza, di informazioni univoche e di una gestione trasparente, ed è per questo che lo svolgimento di determinate funzioni sono delegate a Enti pubblici e non gestite singolarmente e arbitrariamente. Su questa vicenda, davvero, viene spontaneo chiedersi di quanta altra bisogna ci si dovrà dotare prima di potersi vaccinare.