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G20 A Matera, al via il giorno dei “Grandi”, la città si ferma

In realtà nell’acronimo “G-20”, la “G” sta per “Gruppo” e non per “Grande”, ma con le moltitudini che oggi inonderanno la città dei Sassi: 73 delegazioni, 50 ministri, centina di funzionari e forze dell’ordine, migliaia di maestranze, come si fa a non usare l’aggettivo “Grande” per descrivere un evento che, a prescindere dai risultati, dal conseguimento o meno dei suoi obiettivi, e dalle varie manifestazioni che ne contestano l’opportunità, ha proporzioni davvero impressionanti. Questo è un pò il G20 dei paradossi e delle curiosità Quanto ai primi, si dice che aiuterà la ripresa, e intanto ieri e oggi tutta la città è in lockdown a zero incassi. Si dice che è il summit che risolverà la drammatica crisi alimentare eppure le multinazionali e i trust governano liberamente. Ma questo è anche il summit delle curiosità come gli svariati simbolismi di cui si arricchisce il più interessante dei quali è il logo che in due parole potremmo definire il “Massimo del minimalismo”. Scopriamo il perché: Giuseppe Dia e Francesco Gioia sono i due creativi che hanno disegnato il logo di Italia G20. Il quadrato in blu è segno di stabilità e rappresenta l’Italia. Il cerchio in oro, figura di perfezione e assoluto rappresenta il pianeta. La scritta “G20” sostituisce concettualmente la figura dell’uomo vitruviano che Leonardo Da Vinci iscrive nella quadratura del cerchio come simbolo di unione dei mondi. La “G”, rappresenta l’Italia della Roma Imperiale. Il “2” è il carattere tipografico “romano moderno” ideato a fine Settecento dal celebre Bo-doni. Lo “0” è di ispirazione modernista. La composizione di “Italia  2021” è espressa con la semplicità del carattere “Sole sans”. E’ i Massimo del minimalismo. E questo infine è un pò il Summit in cui “ci si perde”, nella labirintica Matera: è accaduto al driver del Ministro coreano che è finito contromano in pieno centro. “Origliando” i discorsi dei militari di piantone abbiamo scoperto che non era-no riusciti più a ritrovare la strada loro assegnata. E perfino molti delegati sebbene muniti di sofisticati navigatori, si sono arresi all’inestricabile groviglio di strade dei Sassi e hanno chiesto aiuto ai locali. A questo punto c’è da sperare che i “Grandi” della Terra, oggi qui riuniti, almeno loro non “perdano” di vista i veri problemi delle persone che ripongono fiducia in loro

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