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LA SOPRINTENDENZA SBOTTA COL COMUNE E BLOCCA I LAVORI DEL CANTIERE AL CARRUBO

MARATEA L’intervento dopo l’inerzia dell’amministrazione sulla mancata sospensione. Informata nuovamente la Procura

MARATEA. La Soprintendenza delle Belle arti non ci sta e sui lavori al Carrubo di Fiumicello continua a chiedere chiarezza. In attesa però di poter verificare tutta la documentazione presentata dall’Hotel Santavenre per realizzare la nuova struttura a ridosso della spiaggia scrive nero su bianco al Comune di Maratea di bloccare i lavori. La stessa nota la Soprintendenza l’ha inviata anche alla Procura. In quanto la richiesta di sospendere i lavori tanto la Soprintendenza quanto la stessa Regione Basilicata l’avevano effettuata giorni fa anche se il Comune di Maratea aveva deciso di non muoversi.
All’ulteriore richiesta di chiarimenti giunta dall’amministrazione comunale, quasi a voler prendere altro tempo, la Soprintendenza sbotta: «Si chiede all’Amministrazione comunale di conoscere i motivi per cui non sono stati sospesi i lavori in oggetto, così come richiesto con nota del 9 giugno 2021, richiesta rinnovata verbalmente anche nel corso del corso del sopralluogo congiunto l’11 giugno 2021». Uno stop che la stessa Soprintendenza specifica che sarebbe servito proprio «per verificare la natura dei lavori effettuati e l’eventuale necessità di richiesta di autorizzazione paesaggistica». Come abbiamo più volte scritto da queste colonne la struttura che si sta costruendo ricade come anche evidenziato dalla Regione Basilicata in un’area sottoposta al Piano Paesistico “Maratea-Trecchina e Rivello”. Per questo motivo ricade in area vincolata in cui vige il divieto di introdurre modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici. In-somma, per quei tipi di interventi non sarebbero sufficienti semplici autorizzazioni. D’altronde come già fatto notare dalla Regione anche la Soprintendenza ribadisce al Comune che la struttura che il Santavenere aveva indicata come amovibile e temporanea in realtà sta prendendo forma su «una superficie di 1000mq costituita da elementi portanti in legno i cui pilastri sono fissati con staffe a plinti prefabbricati in calcestruzzo interrati in un terrapieno di 1,2 metri. Tutta l’area interessata e quella prospiciente la costa risulta altresì essere stata oggetto di interventi di sistemazione sia con la realizzazione di muretti in contenimento che con la riplofilatura della strada oltre che l’esecuzione di interventi sull’arenile».
Nonostante la struttura è gia quasi terminata dopo le ennesime specificazioni sulla necessità di approfondire sulla documentazione non resta che attendere solo che il Comune faccia la sua parte, dando seguito alla sospensione dei lavori.

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