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DALLE OTITI ADESIVE E LE ACUFENI FINO ALL’OTOSCLEROSI E LE APNEE NOTTURNE

Ospite di “Doctor” su Cronache Tv, Giuseppe De Cunto che parla delle strutture di Villa d’Agri e Melfi di otorinolaringoiatria

Nuova puntata di Doctor la trasmissione medica in onda su Cronache Tv e condotta dalla giornalista Eliana Positano. Si è parlato di patologie otorinolaringoiatriche con il Dott. Giuseppe De Cunto, responsabile dell’Unità Operativa Complessa sia a Melfi che a Villa d’Agri, ma si è parlato anche di futuro del settore in Basilicata. In una politica di espansione aziendale, all’ambulatorio di Potenza presso il San Carlo si sono affiancati da tempo quello di Villa d’Agri e di recente istituzione quello di Melfi che torna a servire un’area fino a poco tempo fa orfana di un reparto chiuso nel 2018.

LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI AMBULATORI DIFFERENZIATI

Gli ambulatori delocalizzati servono l’intera provincia potentina, ampliando l’offerta sistemica e soprattutto riducendo i disagi per l’utenza costretta fino allo scorso mese di maggio a sobbarcarsi chilometri per raggiungere la Val d’Agri da aree differenti e lontane. Il vulture come altre zone non è ben servito né dai servizi sanitari né di trasporti, ma aver riportato una complessità chirurgica in quell’area è sinonimo di strategia che l’azienda ospedaliera ha inteso portare a termine per iniziare un percorso di specialità differenti nei nosocomi provinciali.

La riapertura a Melfi è stata farraginosa a causa della carenza di personale ma apprezzata dall’utenza. In pro-getto anche l’avvio del dipartimento a Lagonegro. Nella differenziazione delle strutture ospedaliere, si potrebbe pensare ad una caratterizzazione degli ambulatori rispetto a varie specializzazioni. La struttura centrale e la politica devono interagire per aumentare il numero dei dirigenti medici e offrire servizi utili che caratterizzino ogni struttura periferica.

A Lagonegro, dove c’è una minima fase embrionale progettuale, si dovrà aprire un ambulatorio di audiologia infantile e neonatale di secondo livello che sia a supporto del punto nascita sfruttando le competenze tecniche e di conoscenza dei medici e del personale sanitario. Potrebbe diventare presidio centrale per le regioni contermini come Campania e Calabria che non hanno una situazione ottimale e che quindi, consapevoli di trovare personale qualificato e strumentazione ad hoc, potrebbero rivolgersi alla Basilicata. Villa d’Agri, va ricordato, al momento è invece l’unico ospedale in cui vengono operati i bambini dai tre an-ni in su e che si è dotato di figure specialistiche come gli anestesisti pediatrici con un ruolo di maggiore responsabilità rispetto all’anestesista generico. Va detto che i rischi e le complicanze nelle procedure anestesiologiche o di sedazione di soggetti pediatrici sono più elevati rispetto ai pazienti adulti e che le maggiori criticità stanno nel corretto management delle vie aeree durante le procedure di sedazione, analgosedazione e anestesia generale o loconregionale. Non a caso, i ridotti volumi di riserva respiratoria e la ridotta capacità funzionale residua di questi pazienti, potrebbero se non accuratamente tratta-ti, portare a complicanze cardiocircolatorie anche post interventistiche.

LE PATOLOGIE OTORINOLARINGO-IATRICHE:

LE OTITI ADESIVE Quanto alle patologie più diffuse, con De Cunto è stato affrontato il tema delle otiti adesive che hanno una patogenesi multifattoriale e che sono causate da adenoidi e allergie. Le otiti secretive ed effusive medie sono causate da mancata fuoriuscita di secrezioni dall’orecchio medio e dalla tu-ba uditiva e si presentano in generale tra il primo e l’ottavo anno di età: non sono dolorose ma portano ipoacusia con sensazione di ovattamento che comporta un calo impattante dell’udito ripercuotendosi sull’apprendimento e sul livello di attenzione. In un bambino che presenta tale problematica, si procede con un’ana-lisi attenta dell’apparato complesso che concorre alla patologia e quindi naso e gola. Le otiti si presentano in particolar modo dove vi sia un problema allergico che si manifesta in particolare con allergie e riniti o con le adenoidi che crescono là dove le tube dovrebbero aprirsi nel rinofaringe posteriore. Va testata la pervietà dell’orecchio medio attraverso il timpanogramma, ovvero un esame impedenzometrico. IL PROBLEMA DELL’ACUFENE

Un altro problema che riguarda tanto i bambini quanto gli adulti, è quello dell’acufene multifattoriale che influisce sulla qualità della vita di un soggetto affetto. Quello dell’acufene resta un tema misterioso e non perfettamente conosciuto che porta a sentire un rumore continuo, un suono persistente all’interno dell’orecchio. La risoluzione del problema non è fattiva, per questo occorre risalire ad eventuali cause propo-nendo una terapia ed un controllo che possano offrire al soggetto una chance nel tenere a bada questo pro-blema. Occorre esser chiari col paziente: il problema persisterà ma si modificherà in peggio o in meglio e avrà alternanza sintomatologica a seconda dello stato ansioso. Ci sono acufeni permanenti legati a partico-lari ipoacusie che si presentano con indebolimenti neurosensoriali che fanno perdere alcune cellule ciliate atte a trasportare il suono alla corteccia cerebrale. Un fenomeno scatenante è dato dalla sindrome di Ménière che si manifesta con un au-mento dei liquidi endolinfatici mediante cui le cellule vengono compresse e danno acufeni insopportabili ol-tre che vertigini ed ipoacusia neurosensoriale fluttuante. Utile un esame della soglia uditiva per capire se ci sia stato o meno peggioramento o miglioramento. A nulla serve l’utilizzo di impianto cocleare protesico che serve solo per sordità totale.

L’OTOSCLEROSI COME PRIMA CAUSA DI SORDITA’

Tra i problemi più gravi a livello otorino senz’altro l’otosclerosi che nella maggior parte dei casi colpisce entrambe le orecchie. E’ la prima causa di sordità e quindi di ipoacusia acquisita e può essere legata a fattori ereditari ma anche legato ad un meccanismo multifattoriale su base ormonale e metabolica. Col-pisce maggiormente le donne e le gravidanze possono portare a peggioramento della soglia uditiva. Per diagnosticarla sono fondamentali l’esame audiometrico tonale e l’esame impedenzometrico. Anche in questo caso, non c’è guarigione trattandosi di un processo degenerativo progressivo della capsula otica. L’otosclerosi non dà mai sordità tota-le ma dà il massimo della sordità trasmissiva che si attesta intorno ai 50/60 deci-bel. Richiede necessariamente l’intervento chirurgico a seconda della stadiazione e della non compro-missione della parte neuro-sensoriale. Occorre che non ci sia un’otosclerosi coclea-rizzata altrimenti il recupero dell’udito non raggiungerebbe nemmeno una soglia soddisfacente.

LE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO

Altro argomento trattato in trasmissione, quello delle apnee ostruttive del sonno in cui si ha una interruzione nella respirazione mentre si dorme. Generalmente ci sono indici di biomassa corporea da valutare in comune tra otorino, cardiologo, nutrizionista per inquadrare l’indice di massa corporea e il peso e pneumologo che si occupa della polisonnografia atta a registrare le fasi del sonno. Una sede per trattare e curare le apnee notturne potrebbe essere proprio l’ambulatorio previsto a Lagonegro.

L’ultima puntata di ‘Doctor’ andrà in onda domenica 4 luglio sempre alle 20.30 su Cronache Tv al canale 622 del digitale terrestre e sui canali social. Ospite, il responsabile del servizio di emergenza urgenza 118, Serafino Rizzo.

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