Lo strano caso di Romaniello: l’amministrazione lo vuole il primo giugno, poi ci ripensa e gli chiede di tornare a ottobre
POTENZA. La ricerca dei dirigenti al Comune di Potenza sembra aver dato non poche noie alla Giunta guidata dal sindaco Mario Guarente.
Dopo aver “accontentato” i partiti le porte del Comune sembrano essersi aperte anche per togliere qualche grattacapo all’amministrazione in campo. Certamente gli uffici comunali, come ormai è noto da anni, tra pensionamenti e mancanza di personale, andavano rinforzati. Rinforzi che però in alcuni casi non sono proprio così casuali some si vorrebbe far credere o meglio ancora privi di dubbi. Ma procediamo con ordine.
DIRIGENTI PER COMPETENZE O PER OPPORTUNITÀ?
Come riportato da queste colonne nell’articolo del 12 marzo scorso il Comune di Potenza stava vagliando la rosa per nominare tre nuovi dirigenti. Cronache Lucane ancora prima che le delibere fossero firmate aveva già annunciato i prescelti per l’incarico. Solo uno dei tre “fortunati” però sarebbe stato sostituito in corso di accordi interni. I nuovi “strumenti” per ridare ossigeno alla struttura organizzativa sono Maurizio Albano, Anna Rossi e Giampiero Cautela. Il nome che sarebbe stato “inserito” all’ultimo è quello di Cautela che avrebbe preso il posto del papabile Giuseppe D’Onofrio dato fino alla delibera in pole.
La “sostituzione” è apparsa però al quanto strana, in quanto D’Onofrio era fortemente voluto dai partiti di centrodestra. La scelta di Cautela oltre che sull’esperienza si sarebbe basata anche sull’opportunità del Comune di non procedere con un contenzioso. Guarente ha infatti nominato dirigente una persona che ha portato in tribunale il Comune di Potenza.
I FATTI. L’ingegner Cautela funzionario nell’epoca De Luca ha fatto causa al Comune per cui lavora. Il contenzioso in atto riguarda i compensi professionali per l’incarico affidatogli dal Comune per i lavori di messa a norma della Scuola Materna Domiziano Viola. Il compenso spettante a Cautela sarebbe dovuto giungere da un altro ente e poi messo in pagamento dal Comune di Potenza (quindi la fonte diretta di questi compensi non era l’amministrazione comunale). Stanco di aspettare, Cautela decide di portare in Tribunale, per circa 7mila euro, il sindaco De Luca e il dirigente dell’Unità di Manutenzione del Comune Lisi.
La vicenda del contenzioso in atto tra il Comune e Cautela è nota a tutti, parrebbe anche al sindaco attuale. In quanto in modo bizzarro Cautela non fa causa solo al Comune, come è di prassi, ma anche al dirigente dell’ufficio che nulla centra con i fondi dovuti per l’attività svolta. Una vicenda che ha del paradossale: il Comune “premia” il funzionario che gli fa causa.
Secondo voci di corridoio, questo non sarebbe l’unico contenzioso in atto di Cautela contro il Comune. Oltre a quello con De Luca ne avrebbe aperto uno anche contro la gestione Guarente. Per evitare di arrivare in Tribunale una volta avuto l’incarico da dirigente avrebbe rinunciato alla posizione contro il Comune. Eppure il sindaco leghista pare non aver mai avuto un buon rapporto con il suo nuovo dirigente. Secondo voci di corridoio Cautela nell’ultimo anno di consigliatura del sindaco De Luca sarebbe stato raggiunto da un provvedimento disciplinare in quanto ritenuto di aver utilizzato un comportamento scorretto. A chiederlo, anche se in via informale al sindaco e al dirigente dell’epoca, sarebbero stati proprio i consiglieri leghisti di quell’amministrazione: Guarente e Fanelli.
DELIBERE E CAOS PER LA NOMINA DI ROMANIELLO
I casi anomali che affiancano le nomine per i dirigenti al Comune di Potenza, non sembra essere solo quello di Cautela.
L’ultimo in ordine di tempo che ha fatto discutere non poco è quello che riguarda il direttore generale dell’Unibas, ormai quasi ex, Giuseppe Pepi Romaniello.
I FATTI. Il passaggio da direttore generale dell’ateneo lucano a semplice dirigente del Comune di Potenza per Romaniello avviene con misteriose modifiche alle delibere. Come se non bastasse il Cda dell’Unibas si riunisce due volte per accogliere le dimissioni del Dg e poi per respingerle. Partiamo dal principio.
Romaniello viene chiamato come dirigente al Comune di Potenza con lo scorrimento delle graduatorie (ottenuto dopo un concorso nel 2019). Romaniello, come annunciato dallo stesso Comune di Potenza dovrebbe entrare a Palazzo di Città a partire dal primo luglio 2021, come indicato da delibera di Giunta. Romaniello il 12 maggio scorso riceve una nota del Comune di Potenza con cui viene comunicato che la disponibilità a essere assunto al Comune deve essere indicata entro il primo giugno e non oltre il primo giugno 2021. Inoltre, veniva precisato che in assenza di manifestazione di disponibilità all’assunzione entro sette giorni, la stessa era da interpretarsi come indisponibilità.
Romaniello perciò si affretta a rispondere confermando al Comune di Potenza di accettare l’incarico. Per fare questo si dimette allo stesso tempo dall’incarico dell’Unibas e tramite nota rassegna le sue dimissioni da Dg a far data dalle ore 24 del 31 maggio. In modo da poter entrare in Comune il primo giugno. Nonostante il pochissimo preavviso il rettore Mancino prende atto delle dimissioni di Romaniello e immediatamente convoca un Cda Unibas, che delibera di attribuire, nelle more della nomina di un nuovo Dg, le funzioni a Domenico Filardi, dirigente dell’Area risorse finanziarie a decorrere dall’1 giugno 2021 e fino al 2 agosto 2021.
In questo lasso di tempo però le cose cambiano.
Il Comune di Potenza con una nuova delibera comunica al neo dirigente che la sua assunzione viene differita al primo ottobre 2021. Nessuna motivazione viene precisata all’interno della delibera comunale ma solo la rettifica delle date, invece che del primo luglio il primo ottobre. Particolare che risulta strano considerato che mentre gli altri neo assunti dal comune prenderanno servizio il primo luglio come era stato deliberato l’unico al momento a cui viene posticipata l’assunzione e il Dg Unibas.
In questo l’asso di tempo Romaniello chiede di ritornare al suo precedente incarico.
Con una Pec dell’1 giugno 2021, trasmette all’Unibas la delibera della giunta Guarente che dispone il differimento all’1 ottobre 2021 della sua assunzione e chiede all’ateneo di voler considerare prive di effetto le dimissioni già presentate. La risposta del’Unibas non si fa attendere: con un Cda convocato alle ore 14 del primo giugno si prende atto della nuova comunicazione di Romaniello e di considerare le dimissioni prive di effetto.