AttualitàBasilicataBlogPolitica

FALLITA L’OPERAZIONE DIMISSIONI, LA GIUNTA APPROVA IL BANDO PER SOSTITUIRE BOCHICCHIO

Perso il braccio di ferro col Dg Asp, Bardi e assessori che sono sempre in ritardo sulle nomine lo liquidano con l’insolita “puntualità” dell’Avviso pubblico

Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp), al centrodestra regionale dato il fallimento dell’operazione “pressioni” sul Dg Bochicchio, operazione che avrebbe dovuto sortire come effetto, non verificatosi, quello delle dimissioni dell’assaltato, non poteva che rimanere perseguibile l’unica alternativa concreta rimasta: l’Avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di Direttore generale dell’Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp).
Serviva un’accelerata e l’anticipazione c’è stata. La Giunta regionale tutta, nessuno assente, a mo’ di attestazione di fedeltà per il presidente Bardi che puntava, non riuscendovi, sul fare di Bocchicchio il capro espiatorio di certa inefficcienza governativa in tema di gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19, del resto l’improbabile duo Esposito-Leone nonostante ne abbia combinate di ogni, è saldo e come inamovibile, ha approvato l’indizione dell’Avviso pubblico.
In realtà, tra gli strumenti in campo, la Regione ave-va ed ha un’altra possibilità, ma questa, tuttavia, non è stata mai usata dal centrodestra neanche contro l’osteggiatissimo ex Dg dell’Aor San Carlo, Massimo Barresi.
Perchè una cosa sono le chiacchiere da Consiglio regionale e simili, un’altra è l’effettiva contestazione, prodromica per la decadenza, di inadempimenti gestionali, nonchè della non corretta e leale esecuzione delle direttive provenienti dall’organo politico.
Di qui, l’indizione dell’Avviso pubblico, poi seguiranno candidature e nomina della Commissione di valutazione, che selezionerà una rosa di nomi dalla quale uscirà fuori il Dg, composta da un componente individuato dalla Regione, uno indicato da «qualificate istituzioni scientifiche indipendenti» e un altro ancora designato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Per fortuna, è proprio il caso di dirlo dati i plurimi esempi di già eseguiti interventi normativi da parte del centrodestra lucano sui requisiti di nomine apicali, l’iter procedurale per il Dg Asp, come per i vertici delle altre aziende sanitarie, è stato regolamentato dal Ministero della Salute e la Giunta a questo giro se vorrà piazzare uno dei suoi dovrà sceglierlo anticipatamente realmente all’altezza, non potendo intervenire con pseudo alchimie burocratiche. L’attuale Dg Asp, Lorenzo Bochicchio, ha ricevuto l’incarico dall’allora presidente di Giunta facente funzioni, Flavia Franconi, nel novembre del 2018 ed ha successiva-mente, il 15 gennaio del 2019, sottoscritto, a decorrere dalla data della firma, il contratto di «anni tre». Il suo mandato, di conseguenza, scadrà tra 6 mesi.
Dalla Giunta, dai tempi della recente operazione “pressioni”, nessuno ha mai chiarito quale fosse l’interesse immediato da “tutelare”. Ad ogni modo, dato il modus operandi del centrodestra lucano, non può non apparire, sotto il profilo politico, insolita questa “puntualità” riservata al Dg Bochicchio. Per esempio, a un rintocco dall’ultimatum per l’Au di Acquedotto lucano an-cora non si sa come andrà a finire. Oppure dopo aver, in ritardo, decretato il Commissariamento del Parco di Gallipoli Cognato, a distanza di oltre un mese Bardi non ha ancora esperito la relativa nomina. E ancora: la paradossale vicenda dell’Avviso pubblico per il Direttore generale dell’Agenzia regionale per il lavoro e l’apprendimento (Arlab) che è ormai commissariata da 2 anni a causa dell’immobilismo del centrodestra che invece che dare seguito alla procedura, già chiusa, indetta nel 2019 adesso, annullando quella, ne ha indetta una ex novo. L’elenco potrebbe continuare, ma a titolo esemplificativo, merita men-zione, poichè caso sanitario, quanto accaduto per l’Azienda sanitaria locale di Matera. Oltre Bochicchio, gli altri 2 Dg che l’allora f.f. Franconi nominò erano il già citato Barresi e Joseph Polimeni per la Città dei Sassi.
All’Asm benchè Polimeni non più in servizio, per dimissioni anticipate, dal 1°gennaio del 2020, ancora non c’è un nuovo Direttore generale. Dopo oltre un anno del facente funzioni Annese, attualmente al vertice il Commissario Pulvirenti.
La Giunta regionale di centrodestra ha uno strano concetto del «garantire la continuità alla governance aziendale».
Accade così quando gli amministratori hanno un unico principio guida: la convenienza politica.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti