E’ stato intitolato un piazzale a un nostro grande compatriota, Bonaventura Postiglione, a Cittiglio, in provincia di Varese. È veramente un grande onore per questo lucano che ha speso la propria esistenza nell’impegno sociale, nell’imprenditoria, nelle telecomunicazioni. Bonaventura Postiglione è morto il 9 dicembre del 2013. Aveva appena 65 anni, ma una forza d’animo erculea. Aveva fondato la prima radio libera nazionale, nel lontano 1973 “Radio diffusione”. L’emittente poi prende il nome Radio Potenza Centrale nel 1975.

È il caso di dire “Radio Potenza Centrale è una potenza di radio”, ma grazie a lui, a questo lungimirante imprenditore lucano!

Aveva rilevato tra l’altro Telecento. Spirito libero, aveva sfidato tutti, una “vox clamantis in daeserto”.

Bonaventura Postiglione è stato un operatore della verità, in una regione spesso ingrata, lesiva, irriconoscente. Era forse il caso che Potenza potesse ricordarlo con affetto, intitolandogli una piazza, ma Potenza tace: hanno parlato gli altri. Nemo profeta in patria. La Basilicata ha visto gente in gamba, giganti che dal nulla hanno costruito opere immani, come queste opere culturali, che risuonano nelle emittenti. Grazie a loro possiamo dirci fortunati, anche se non lo sappiamo ed adesso viviamo nella servitù totale, nel disprezzo, nello sfrutta-mento.

Grazie a questi uomini liberi abbiamo potuto denunciare le nostre miserie, abbiamo potuto parlare ad alta voce, passare a testa alta.

Sono lucani che si fanno onore. Sono lucani che ci hanno ridato la dignità perduta.

«Basta proclami, parlassero coi fatti»

Avvocato con la passione per la politica, Luciano Petrullo attraverso le pagine digitali del proprio blog ufficiale online ha voluto omaggiare e ricordare Nino Postiglione.

La città di Potenza e i suoi cantori hanno dovuto aspettare che un comune, peraltro del Nord, ricordasse Nino Postiglione, con una importante dedica, per interrogarsi sul perchè nessuno abbia fatto altrettanto nella città dove visse e fu attivo, e Dio solo sa quanto attivo. Da figlio di un dimenticato non mi meraviglio più di tanto. L’ipocrisia tutta potentina periodicamente prova a fare a gara a chi è più brava fra lei e la presuntuosa e invidiosa indifferenza. A mio padre viene finanche negato di aver condotto il Potenza Calcio negli anni del miracolo rossoblu’, attribuendone meriti e carica di Presidente ad altri. Quindi, caro Nino, e tu lo sai bene, tutto scorre come sempre e come avresti previsto. Fra poco, cessata l’eco dell’iniziativa settentrionale, anche l’ipocrisia potentina riprenderà sonno, per risvegliarsi al prossimo squillo di tromba. Quindi trovo fastidioso questo rincorrersi di tanti nel ricordare Nino Postiglione e nel rimarcare la mancanza di memoria di questa città. Avrebbero potuto farlo prima e per primi. Oggi è una gara squallida. Piuttosto, senza proclami, facessero quello che sentono, se lo sentono davvero, insomma parlassero coi fatti.

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