MATERA. E’ dal IX secolo, allorché Matera si fortificò in previsione di un imminente attacco dei Saraceni, che nella città dei Sassi non si predisponeva un cordone di sicurezza tanto blindato e inespugnabile come quello che viene approntato in questi giorni. E’ l’effetto G 20 che a soli dieci giorni dal fatidico summit, vede la macchina organizzativa procedere a piena attività e schierare in campo un gran numero di maestranze, professionalità e cospicui finanziamenti governativi che stanno dando respiro a più di qualche categoria produttiva materana. Ma se si lavora ininterrottamente su bitumatura strade, risciacquo lastricati, ritocchi e stucchi architettonici affinché la città dei Sassi appaia agli occhi dei più grandi ministri del mondo in tutto il suo antico fascino, la priorità assoluta su cui tutti, istituzioni e autorità militari, sono concentrati è la sicurezza e l’incolumità dei protagonisti del meeting ma anche dei cittadini materani. Proprio ieri, infatti, in gran riservatezza gli stati maggiori di tutte le forze dell’ordine territoriale e anche alcuni ufficiali dell’intelligence nazionale, si sono riuniti nella Prefettura di Matera per un briefing operativo fiume che si è protratto per tutta la mattinata e durante il quale oltre a discutere degli elementi prettamente logistici inerenti gli spostamenti ufficiali del corteo del G20, si è stilato un piano di massima sicurezza. Ciò su cui il team di esperti dell’antiterrorismo coordinati dal Prefetto Argentieri e il Questore Nicoli ha lavorato e continuerà a lavorare è un piano ad hoc di intercettazione e neutralizzazione degli intenti di alcuni gruppi e frange estremiste che proprio in questi giorni si stanno organizzando creando una rete social “anti-G20” pronta a perpetrare azioni di disturbo e contestazione durante l’evento. E’ rassicurante comunque apprendere che le sinergie amministrative e militari internazionali che si adoperano per la sicurezza sono di primo livello. Presente al vertice prefettizio anche il Sindaco Bennardi e il comandante della polizia municipale Milillo che hanno elaborato una capillare rete “pro-G20” per i giorni del summit prevedendo tutta una serie di limitazioni totali alla circolazione veicolare creando un vero e proprio perimetro di sicurezza via via più stringente intorno al centro storico e all’area di Via Ridola e particolarmente intorno a Palazzo Lanfranchi sede ufficiale del G20. Proprio in merito all’elegante palazzo barocco è novità di queste ore l’allestimento in tempi record di un imponente impianto di condizionamento e deumidificazione d’aria “roof-top” per assicurare una temperatura gradevole all’interno delle grandi sale, per ot-temperare alla normativa anti-Covid sul continuo riciclo dell’aria e soprattutto per proteggere da eccessivi vapori i capolavori d’arte in esposizione nel palazzo. L’ultima volta che un corteo così imponente di autorità e dignitari di corte fece ingresso nella città dei Sassi fu nel 1481 in occasione della visita in regale pompa magna di Ferdinando I Re di Napoli. Allora andò tutto be-ne!

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