MARATEA. Nuovo sopralluogo della Soprintendenza delle Belle Arti, del Comune di Maratea e della Regione Basilicata al cantiere del Santavenere in località Fiumicello (Carrubo) di Maratea.
Nei giorni scorsi, come riportato da Cronache Lucane, la Soprintendenza con una lettera formale inviata al Comune, ai Carabinieri Ambientali, alla Procura e alla Regione aveva chiesto di voler vederci chiaro sulle autorizzazioni dei lavori del cantiere considerato che la zona è soggetta a vincolo paesaggistico. E in attesa di conoscere l’iter autorizzativo dei lavori ne chiedeva la sospensione.
La questione portata alla luce proprio da Cronache Lucane, dopo che i cittadini avevano denunciato la preoccupazione per il via vai di mezzi pesanti e i lastroni di cemento armato posti in una delle zone turistiche più belle delle Parla del Tirreno, ha messo in moto una serie di attività di verifica.
Dopo la Soprintendenza anche la Regione sembra volerci vedere chiaro, considerato che si parla di oltre mille metri di parco. Nono-stante i dubbi sulle autorizzazioni in possesso i lavori sono continuati, anche in modo spedito.
I lavori a quanto sembrerebbe non sono solo di riqualificazione, come inizialmente l’azienda aveva fatto credere. Oltre alla struttura amovibile da costruire, che in realtà come mostrano le immagini sarà ben ancorata al terreno con apposti pali incastrati nel cemento armato, anche la spiaggia sottostante è stata risistemata. Il brecciolato esistente sarebbe stato ricoperto dai grandi massi naturali che si trovano all’interno della barriera marina che qualche ruspa sembrerebbe aver preso direttamente dal mare (cosa che non sarebbe possibile secondo la legge). E così mentre si stanno eseguendo i controlli sulle autorizzazioni i lavori non si fermano e il cemento e le ruspe restano attive su una delle spiagge più belle della Perla del Tirreno che rischia così di perdere il suo splendore naturale. Si resta in attesa del riscontro della Regione, per vedere cosa è uscito dal sopralluogo di ieri.
