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«CICALA CONTINUA A DIMOSTRARE DI NON ESSERE IL PRESIDENTE DI TUTTI»

I consiglieri regionali M5S tuonano contro la maggioranza: «Si rispetti lavoro minoranze in Consiglio e commissioni»

POTENZA. «Facciamo davvero fatica a metabolizzare quanto accaduto durante l’ultima seduta di Consiglio regionale. Lo sconcerto aumenta ancora di più dopo aver letto le reazioni della maggioranza e il solito panegirico di Cicala, secondo il quale il nostro comportamento indebolirebbe le istituzioni». La contro-replica dei consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle, alle parole del presidente del Consiglio Cicala dopo le accuse mosse proprio dall’opposizione sulla sua conduzione dei lavori nell’Assise non accenna a placare gli animi.
Per Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Carmela Carlucci «Cicala dimostra ancora una volta di non essere il presidente di tutti. Il suo operato e la sua gestione dei lavori sono sotto gli occhi di tutti. A riprova della poca considerazione delle prerogative dei consiglieri di minoranza vi è il fatto di non aver dedicato alcuna seduta del Consiglio regionale all’espleta-mento dell’attività ispettiva. Sono centinaia le interrogazioni che attendono risposta e in alcuni casi ci siamo dovuti accontentare delle reazioni a mezzo stampa di qualche assessore con la luna storta».
«Anche nelle commissioni consiliari – continuano – l’andazzo è lo stesso. Si tende a calendarizzare provvedimenti della maggioranza che spesso sembrano essere spot fini a se stessi e si accantonano iniziative dell’opposizione come nel caso della nostra pdl sui limiti emissivi degli inquinanti. Sono passati 6 mesi da quando abbiamo chiesto di portare la pdl all’attenzione delle commissioni competenti, ma evidentemente questo tema non è gradito ai novelli statisti di via Verrastro. O forse dovremmo attendere che qualche consigliere di maggioranza ne presenti una identica per poter avviare una discussione».
«Peccato perché, durante l’analisi del ddl sulle emissioni odorigene presentato dalla Giunta aggiungono sono emerse criticità evidenziate da esperti auditi in III commissione, dovute ad un impianto normativo superato e contenente procedure farraginose che hanno già mostrato tutti i propri limiti in altre regioni. Le interlocuzioni in III commissione hanno evidenziato che sarebbe meglio procedere nella direzione da noi tracciata. Vogliamo ricordare che la nostra proposta vuole introdurre limiti alle emissioni di NMHC e H2S in modo da migliorare la qualità dell’aria e garantire l’effettività della tutela della salute all’interno del territorio dei comuni su cui insistono attività di estrazione, coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi ed in quelli circostanti».
Per i mesi a venire – concludono – ci auguriamo davvero un cambio di marcia su tutta la linea e soprattutto un maggior rispetto del lavoro dei consiglieri di opposizione. Noi ce la stiamo mettendo tutta per onorare il mandato e l’istituzione che rappresentiamo. Altri forse dovrebbero impegnarsi un po’ di più».
Da tempo le opposizioni denunciano che il presidente del Consiglio regionale Cicala non si a super partes e che continui invece a porre in vantaggio solo i membri della maggioranza, infrangendo spesso il regolamento. Accuse che Cicala ha ovviamente rispedito al mittente ma che sono rimbalzate come un boomerang contro di lui, innescando da parte dell’opposizione un lungo elenco di attività ancora non svolte.

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