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MELFI, SQUADRISMO E VANDALISMO NELL’ATTACCO ALLA SEZIONE DEL PD

Violata la sede locale del Partito Democratico. La solidarietà di Letta: «Vicini agli iscritti e dirigenti, andiamo avanti»

MELFI. È arrivata fino a Roma l’eco della devastazione subita dalla sezione del Partito democratico di Melfi violata da balordi nella notte tra sabato 12 e domenica 13 giugno. Il segretario nazionale del PD Enrico Letta, infatti, ha twittato la seguente frase: «Vicini agli scritti e dirigenti del @PDMelfi. Andiamo avanti!» Nella sede di Largo Araneo sono entrati dei vandali che hanno imbrattato muri e pavimento con scritte di vernice rossa, disegni osceni ed una firma  che sta indirizzando le indagini degli inquirenti. TruceKlan, infatti, sarebbe il nome di un sedicente gruppo che farebbe dell’odio verso lo Stato e le forze dell’ordine il proprio credo. E proprio questa è la firma che è stata trovata dai carabinieri della compagnia di via Foggia a Melfi scritta sui muri della sezione PD. I militari dell’Arma sono intervenuti subito dopo la denuncia sporta dal segretario cittadino del Partito democratico Michele D’Adamo. «Mi auguro e spero che non si tratti di un’azione politica spiega D’Adamo bensì di una bravata dovuta al disagio giovanile». Il TruceKlan, infatti, nei suoi aberranti documenti, tra le atre cose, esalta l’heavy-metal, un genere musicale molto in voga tra le giovani generazioni come mezzo di ribellione. All’interno della sezione PD i vandali non si sono limitati a scrivere su pareti e pavimenti ma hanno distrutto una stampante ed una fotocopiatrice e hanno rubato un’antica macchina da scrivere da collezione. Al tweet del segretario nazionale Enrico Letta hanno fatto seguito tantissimi altri messaggi di solidarietà. L’onorevole Margiotta, il Commissario del PD in Basilicata Dal Moro, il capogruppo del PD in seno al Consiglio regionale Cifarelli, Vito Santarsiero, giá presidente dell’assise regionale e i Giovani democratici, da tutti loro sono arrivate le testimonianze e le manifestazioni di solidarietà rivolte ai Dem della sezione di Melfi. Ma non è solo il PD ad essersi mobilitato poiché anche tutti gli altri movimenti e partiti hanno stigmatizzato l’episodio e manifestato la vicinanza ai colleghi della politica regionale. Le indagini dei carabinieri di Melfi hanno verificato che la stessa scritta con vernice rossa del sedicente gruppo TruceKlan è apparsa anche sui muri di due strade molto vicine alla sezione del PD di Largo Araneo. Infatti anche nei pressi della Porta Venosina e in Vico dell’Armonia, durante la notte, è comparsa la stessa firma lasciata sui muri della sezione PD. Questo confermerebbe un raid notturno compiuto da balordi piuttosto che il tentativo di lanciare un messaggio politico farneticante e pericoloso. A Melfi si andrà al voto per il rinnovo del consiglio comunale nel prossimo autunno ed ecco perché, subito dopo la notizia, si è temuto che il grave gesto fosse una intimidazione di natura politica legata, appunto, alle consultazioni amministrative di ottobre. Se la pista investigativa del vandalismo dovesse essere confermata l’aggressione alla sezione Dem si svuoterebbe di significato politico, anche se resterebbe comunque la gravità di un atto vandalico. Le indagini stanno comunque seguendo ancora tutte le possibili piste. Ecco perché l’atteggiamento responsabile mostrato dal segretario di sezione Michele D’Adamo, che non ha esacerbato i toni, sembra essere il giusto atteggiamento da osservare, indipendentemente dall’esito delle indagini. Questa squallida vicenda resta comunque una brutta pagina nella storia della città di Melfi.

Tanta e variegata la solidarietà rivolta agli esponenti Pd di Melfi. A partire dal presidente della Regione Bardi, che ha espresso la sua «totale solidarietà a Gianni Dal Moro e alla comunità democratica di Melfi». Anche l’ex sottosegretario Margiotta è intervenuto: «Grazie a Enrico Letta e Gianni Dal Moro per solidarietà e vicinanza al circolo @pdmelfi, con cui ho sempre avuto un rapporto di affetto e sintonia speciale. Circolo non a caso intitolato ad Antonio Luongo». Il deputato Pd De Filippo sulla vicenda: «Atti vili ed indegni contro la sede del pd a melfi… come sempre azioni incommentabili che tentano di limitare l’azione politica anche alle vigilia di importanti scelte politiche per il Comune di Melfi. Sono sicuro conoscendoli che i dirigenti non si sono fatti intimidire anzi continueranno con più forza e decisione la loro azione a favore della comunità». Anche il consigliere regionale Pd Cifarelli ha mostrato la propria solidarietà per l’accaduto: «“Siete quello che avete fatto “. Sono le giuste parole con le quali Michele D’Adamo, segretario del Circolo PD di Melfi “Antonio Luongo” ha definito gli autori del vile gesto vandalico avvenuto questa notte ai danni del circolo cittadino. Con forza esprimo la mia solidarietà ai compagni ed amici di Melfi.  Non fatevi intimorire, non facciamoci intimorire». Anche il presidente della Provincia di Matera Marrese, ha sottolineato che «questo atto vile e intimidatorio compiuto da qualche vigliacco, peraltro a pochi mesi dalla prossima tornata elettorale, non merita commenti e va fermamente condannato. Invito gli amici del PD di Melfi a proseguire nel loro impegno politico e a non mollare». Dal suo profilo Facebook il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli ha scritto: «Ogni luogo di democrazia è un bene che va sempre salvaguardato. Il vile atto contro la sede del PD di Melfi, la città dei lavoratori Stellantis, provoca sdegno profondo e ferma condanna da parte di tutta la UIL Basilicata». Anche i Giovani Democratici, hanno sottolineato come il gesto «rappresenta non solo una grave mancanza di senso civico, ma anche un profondo disprezzo delle regole democratiche che governano la nostra comunità». Anche l’Anpi di Lavello ha espresso solidarietà: ««Stiamo forse tornando al clima politico denunciato il 30 maggio 1924 da Matteotti? Auspichiamo che chi agisce perseguendo finalità antidemocratiche, sia attenzionato dalle Forze dell’Ordine e dalle Istituzioni democratiche e perseguito a norma di Legge».

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