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“ARTE DELL’OSPITALITÀ”, LA STRATEGIA DI RILANCIO ECONOMICO DEI SASSI

Summit G20 a Matera, tutti i preparativi della città: protocolli e curiosità, indiscrezioni su partecipanti e cerimoniale

MATERA. Chi dopo le chiusure del lungo inverno pandemico, fosse desideroso di tornare ad ammirare l’arte medioevale custodita all’interno di Palazzo Lanfranchi, dovrà pazientare ancora un pò, infatti, dopo una prima riapertura, da oggi e fino al 5 luglio prossimo, come la stessa direzione del “Museo Nazionale di Matera” ha annunciato, il port-ne ligneo del celebre palazzo barocco, verrà ancora una volta chiuso. Ma questo, per fortuna, accadrà per una buona ragione che vedrà di certo il rilancio economico dei Sassi, visto che i saloni a volute pittoriche del celebre palazzo barocco, sono stati scelti ufficialmente dalla Farnesina, come quartier generale del “Summit del G20” che si terrà a Matera il 29 giugno prossimo. Un’equipe di esperti d’arte, “interior designer” e “event planner”, sta già ripensando le prospettive per creare all’interno del Lanfranchi, un connubio “funzionalità arte”, che senza penalizzare l’estetica espositiva delle opere pittoriche  e scultoree, consenta agli stessi spazi di massimizzare la loro funzionalità dovendo essi ospitare 35 autorità di rango ministeriale, più tutti i loro attaché. Centinaia di persone in totale da gestire seguendo il più rigoroso cerimoniale. Ma Palazzo Lanfranchi ci viene spiegato da un esperto  è stato scelto come landmark del G20 anche perché è l’unico immobile storico di Matera che si sviluppa contemporaneamente sul piano e nei Sassi. Simbolo dunque di un’ unione inscindibile che ricorderà a tutti che le ricchezze barocche e lo sfarzo dei potenti esistevano anche grazie alle dure fatiche dei braccianti delle grotte. E c’è anche un’altra particolarità che ha fatto ricadere la scelta sull’ex seminario settecentesco: esso è stato costruito su un dedalo di grotte e scavi protostorici che oltre al valore archeologico possono diventare all’occorrenza, come già accadde per altre circostanze durante la seconda guerra mondiale, un inespugnabile bunker di protezione; e poi il Lanfranchi è collocato a meno di un minuto dall’ospedale Madonna delle Grazie, dall’eliporto medico e gode di più punti di fuga in caso di emergenza. Infine alcune curiosità su protocollo e cerimoniale. Il ministro cinese Wang Yi parla correntemente giapponese e sta svolgendo un grande lavoro diplomatico con l’India, sederlo dunque vicino a Motegi (Giappone) e Jaishankar (India) sarà quasi d’obbligo e favorirà una buona conversazione. Qualcuno stava pensando di mettere un posto in meno a tavola, lasciando in piedi il ministro turco, così giusto per ricambiare lo “scherzetto” fatto da Erdogan alla Von der Leyen, ma una scortesia del genere a Matera, capitale europea dell’ospitalità, non accadrà mai. Piuttosto si pensa a dei fiori del Pollino per accogliere le sole tre ministre donne: Naledi Pandor Sud Africa, Menteri Luar Negeri Indonesia e Marise Payne Australia; di sicuro esse ameranno essere ricevute a Palazzo Lanfranchi dalla dr.ssa Annamaria Mauro direttrice del Museo, che come da tradizione farà gli onori di casa testimoniando la nostra antica e nobile “arte dell’ospitalità”.

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