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Talenti lucani valorizzati in tutta Italia tranne che nella loro terra d’origine

Il nuovo Ad della Ferarri è di Pietrapertosa, mentre il nuovo allenatore della Juventus Women, è originario di Grumento Nova. Ecco gli ultimi illustri.
Dal governatore Bardi solo belle parole d’augurio, considerato che quando ci sono nomine da fare in Regione continua a non scegliere i lucani

POTENZA. C’è chi se ne va dalla Basilicata perché ha ottenuto una promozione che prevede il suo trasferimento all’estero, chi cambia vita per amore e chi semplicemente vuole fare una nuova esperienza. Poi ci sono tutti gli altri, quei giovani in maggioranza laureati che invece se ne vanno dalla Basilicata perché non hanno semplicemente voglia di sottostare a baronie, assenza di meritocrazia, stipendi inferiori alla media italiana e tempo di lavoro tra i più elevati, burocrazia soffocante per chi desidera mettersi in proprio, ma anche e soprattutto una cultura del lavoro che tende alla mentalità obsoleta e provinciale, meglio il “raccomandato” di turno che il “cervello pensante”.

Parliamo di una vera e propria fuga di cervelli che, spesso dopo essere stati formati in modo eccellente con il contributo di tutti noi (vedi tasse), invece di rappresentare un ritorno economico per la Basilicata sono “dati in regalo” ad altre regioni se non addirittura all’estero. Secondo gli ultimi dati Istat in Basilicata negli ultimi 12 mesi persi altri 5mila abitanti. Numeri che portano la Basilicata ad essere una delle regioni italiane che si spopola con maggiore velocità. Basilicata che è scesa dai 553mila residenti ai 547.600 attuali. A contribuire a questo deserto che stiamo costruendo non è solo il calo di natalità ma la mancata capacità di valorizzare quelle eccellenze che invece in altre regioni e Paesi sono visti come fiori all’occhiello per far accrescere l’economia e l’immagine del loro territorio.

I lucani che emersi a livello nazionale a suon di incarichi prestigiosi sono innumerevoli. Solo negli ultimi giorni le pagine dei giornali nazionali hanno dato risalto ad altri due corregionali illustri.

La Ferrari ha scelto come nuovo amministratore delegato del cavallino rampante Benedetto Vigna, fisico di 52 anni originario di Pietrapertosa. Vigna, che entrerà a far parte di Ferrari a partire dal prossimo 1 settembre, proviene da Stmicroelectronics dove attualmente è responsabile del gruppo analogici, Mems (Microelectromechanical systems) e Sensori, il più grande e remunerativo business operativo di St nel 2020. È inoltre membro del comitato esecutivo del gruppo st.

La famiglia Elkann non si è fermata a pescare in Basilicata solo il neo Ad della Ferrari. Ha origini lucane, precisamente di Grumento Nova, anche il nuovo allenatore della squadra femminile di calcio della Juventus: Joe Montemurro.

I suoi genitori, nati entrambi a Grumento Nova, sono partiti per l’Australia negli anni ’50, stabilendosi a Melbourne, dove sono nati Joe e i suoi due fratelli. Joseph Adrian Montemurro, il nome completo, è molto legato alla sua terra di origine, viene spesso a trovare parenti e amici.

I suoi legami con l’Italia sono andati sempre rafforzandosi: dapprima nella sua carriera di calciatore ha giocato nel Potenza in serie C2 per poi dedicarsi alla carriera da allenatore.

La scalata verso il successo dei lucani fuori dalla terra d’origine continua. Continua dappertutto, tranne che nella nostra terra.

Le ragioni che spingono ad andarsene sono tante e diverse, ma in troppi casi hanno a che fare con una mancata capacità della Basilicata di valorizzare i propri giovani talenti. Una delle dimostrazioni di questo “strano” approccio ci arriva proprio dagli ambienti regionali. La Regione Basilicata da due anni a questa parte resta terra di colonia per i napoletani. Il presidente della Regione Basilicata Bardi prima per il suo entourage e poi anche per la direzione degli Enti sub regionali continua a pescare professionalità di fuori regione, i lucani all’interno delle stanze di via Verrastro sono sempre meno.

Eppure Bardi quando c’è da complimentarsi con i tanti lucani affermati ormai nel mondo o con quei conterranei che raggiungono posizioni apicali di rilievo, che in molti ci invidiano, è il primo a farlo.

Basta leggere le parole con cui ieri Bardi nel  comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Giunta regionale dopo la nomina di Vigna ad Ad della Ferrari per rendersi conto che qualcosa non torna.

«La Regione Basilicata è orgogliosa dello straordinario risultato professionale raggiunto da un suo figlio illustre come Benedetto Vigna» fa sapere Bardi firmando congiuntamente un comunicato con la sindaca di Pietrapertosa, Maria Cavuoti.

Parole che dovrebbero renderci d’orgoglio se nella nostra regione che rimane fosse davvero valorizzato come è giusto che sia, invece di essere “scavalcato” come mostrano i recentissimi incarichi avvenuti in Regione dai cosidetti “forestieri”.

Insomma, il dubbio non è se partire. Il dubbio è se restare.

MARIA FEDOTA

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