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Matera, «progettare “spazi” urbani di partecipazione civica al bene comune»

Futuro della Fondazione 2019, crisi settori artistici, organizzazioni civiche e attivismo: intervista a Santantonio (Ccm)

La complessa situazione socioeconomica che Matera sta attraversando e che solo da poco sembra volgere a un graduale miglioramento, ha indotto le varie formazioni politiche e associative cittadine a raggrupparsi e riformulare nuove e più energiche strategie da mettere in campo mirando a fini civici di sensibilizzazione e a strategie più adeguate. Cronache Lucane ha esplorato questa volta i proponimenti e i programmi dell’associazione “Coalizione Civica per Matera”, intervistandone in esclusiva il presidente Andrea Santantonio, che professionalmente poi, riveste il ruolo di direttore artistico di IAC “Centro Arti Integrate”.

UNA COALIZIONE A DUE  FASI

«Il 13 giugno prossimo esordisce Santantonio – “Coalizione Civica per Matera” compirà due anni. Abbiamo avuto una prima fase che era più legata al percorso elettorale che allora si stava svolgendo in città; invece questa seconda fase che si è aperta il 27 marzo scorso, giorno dell’assemblea, vuole essere più specifica rispetto al coinvolgimento dei cittadini e la partecipazione alla vita politica della città con particolare riguardo a questioni di rilevanza sociale e culturale».

“SPAZI” URBANI  LUOGHI FISICI E RELAZIONALI

FISICI E RELAZIONALI «Siamo molto attenti dice Santantonio alla funzione degli “spazi” per le persone e quindi per la città e il valore che questi devono avere nella vita relazionale dei cittadini. E’ così che ci si rende conto anche che le caratteristiche che questi spazi devono avere è che devono favorire la possibilità di entrare in relazione quindi devono avere dei valori anche fisici. Ecco perché  prosegue Santantonio  è importante il modo in cui gli spazi devono essere concepiti e i cittadini hanno capito che possono contribuire a disegnarne le caratteristiche e in questo possono fare davvero la differenza».

CRITICA COSTRUTTIVA SU BENI COMUNI E MODELLI GESTIONALI

«Noi rispetto all’amministrazione abbiamo un atteggiamento di critica costruttiva precisa il presidente di CCM anche perché l’attuale assessore all’urbanistica Rossella Nicoletti proviene dal percorso di “Coalizione Civica per Matera”, quindi stiamo seguendo il lavoro che sta facendo lei e per quello che possiamo, stiamo anche portando all’amministrazione dei processi di ragionamento. Ne è esempio il tema dei “beni comuni” che è una cosa che l’amministrazione ha in agenda>>. Apprendiamo che l’approvazione comunale del “Regolamento dei beni comuni” è quasi in dirittura d’arrivo: <<Il nostro aggiunge Santantonio – vuole essere un supporto nel momento in cui questo regolamento sarà approvato e bisognerà ragionare sui possibili modelli di gestione dei beni comuni e qui ancora una volta i cittadini e le organizzazioni possono dare un notevole apporto».

CONTINUITA’ E ROTTURA CON IL PASSATO AMMINISTRATIVO

Stabilire la giusta rotta con in atto processi di crisi come quello pandemico non ancora terminato, è sempre una scelta difficile. Sentiamo che ne pensa la coalizione di Santantonio: «Riprendo un pensiero che ha sempre espresso l’Ing. Pier Giorgio Corazza che è un grandissimo pensatore della città oltre che un grande tecnico. Lui una volta mi disse che l’errore che fanno spesso gli amministratori è quello di azzerare sempre tutto e ripartire da capo; invece bisogna avere la capacità di valorizzare le cose buone che sono state fatte e rivedere le cose che invece non funzionano. Quindi rispetto a questo possiamo dire che nelle amministrazioni passate certo ci sono state delle mancanze macroscopiche soprattutto riguardo alla infrastrutturazione della città, penso all’ auditorium comunale che non è messo bene, ma ci sono anche stati processi interessanti rispetto un “sistema città” fatto di quartieri periferici in relazione tra di loro e con il centro urbano».

MATERA 2019. FONDAZIONE E PROCESSO: DUE FACCE DI UNA STESSA MEDAGLIA

In merito al destino della “Fondazione Matera 2019”, Santantonio sostiene che si debba scindere tra il ragionamento rispetto alla “Fondazione” stessa e il ragionamento rispetto al “processo” ad essa attinente. Così egli argomenta: «Dal punto di vista della Fondazione, essa è stata un contenitore per alimentare dei meccanismi un po’ politici, economici e quindi è andata così, però anche lì è innegabile che il processo che è stato messo in piedi dalle persone della Fondazione è una cosa che ha portato molti benefici in città». Rispetto al “processo” più in generale di Matera 2019, spiega il presidente di CCM, i passi sono stati tantissimi e sicuramente c’è stata una crescita notevole. Tirando le somme: «Questo lo si percepisce dai ragionamenti che fanno i cittadini, gli stessi operatori turistici e un tessuto di organizzazioni culturali molto attive. Quanto al futuro della Fondazione purtroppo giocherà un ruolo la politica quindi sappiamo già che essa verrà dimensionata rispetto a delle necessità di questo attuale governo regionale; la speranza è che comunque la città e le istituzioni locali riescano a tirare fuori qualche idea interessante per proseguire nel solco di Matera 2019».

SOSTEGNI ALLA CULTURA: IL COMUNE CI PROVA, LATITANTE LA REGIONE

«Per quanto riguarda i progetti culturali dice Santantonio  ci sono stati dei percorsi a marce differenti: il ministero ha dato dei sostegni e quindi per fortuna qualcosa, anche se molto ridotta rispetto ai guadagni degli anni scorsi, è stata comunque data. La Regione Basilicata invece è ferma al 2019 cioè non ha fatto dei piani cultura nel 2020 nel 2021. In proposito stiamo facendo una battaglia anche abbastanza importante su questo fronte basta vedere che l’albo degli “Operatori dello spettacolo dal vivo” di Basilicata è in assemblea permanente. Alcuni rappresentanti sono stati ricevuti dal presidente Bardi; non sappiamo cosa ne verrà fuori ma sappiamo che hanno fatto dei tagli sempre su quelli che erano i programmi triennali 2019/2021, ma quel ch’è peggio, non è stato immaginato un percorso di sostegno come invece hanno fatto tante altre regioni. Siamo messi male>>. Dal punto di vista del Comune di Matera, dice Santantonio: <<L’anno scorso c’era stato un bando e quindi si erano erogati dei contributi per eventi culturali; quest’anno si è riusciti a migliorare il bando che è già uscito, anche se non si è riusciti a sapere quanti soldi si potranno destinare ad esso. Però intanto questo sforzo è stato fatto e questo è da apprezzare»

CULTURA LUOGO D’INCONTRI E AMPLIFICATORE DI POSITIVITA’

Essendo egli un “produttore culturale”, abbiamo chiesto in conclusione a Santantonio cosa rende così speciale la cultura e come fare per promuoverla  presso le giovani generazioni. Ecco la sua tesi: «La cultura fa stare bene, ci fa esprimere perché ci fa incontrare altre persone; molto spesso altri nostri pari, stessi ragazzi e ragazze. La cultura è poi un ottimo veicolo di costruzione anche di altro che non riguarda necessariamente la cultura stessa, ma che dà la possibilità veramente di ragionare in maniera molto più complessa rispetto a tutte le proprie attività della vita quotidiana come ad esempio lo studio e percorsi lavorativi insomma essa è un amplificatore di positività».

MICHELE ZASA

 

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