BasilicataCronaca

RIFIUTI, DRAGHI COMMISSARIA LA BASILICATA

Discariche, multe e bonifiche: «forte ritardo». Arriva il Commissario Vadalà

Rifiuti, discariche lucane da bonificare poichè ancora non conformi alle direttive della Ue e, pertanto, coinvolte dalle procedure d’infrazione europea: nei confronti della Basilicata, lo Stato italiano ha esaurito la sopportazione. Nella regione infoltita di Commissari dal centrodestra lucano, ne arriverà un altro: questa volta, però, a inviarlo è direttamente il Governo Draghi. L’Unione europea batte cassa per le multe, di conseguenza il tentativo di accelerata sulla lentezza dei lavori per le discariche lucane. Causa dell’intervento della presidenza del Consiglio dei ministri, il «forte ritardo» accumulato in Basilicata «dalle amministrazioni locali competenti nell’esecuzione degli interventi». L’infrazione europea ha riguardato il mancato adeguamento di 23 discariche lucane costituenti «un grave rischio per la salute umana e per l’ambiente». La Basilicata è stata la regione con il più alto numero, in Italia, di discariche non a norma: la metà di quelle contestate allo Stato italiano, 23 su 44 totali. Nel 2019, la condanna, con applicazione di sanzioni per milioni di euro che, però, per l’Italia sono in corso di quantificazione, della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Per quanto la pratica discariche lucane sia soggetta a costanti aggiornamenti, dovrebbero essere almeno 9 quelle sicuramente ancora in infrazione. Ad ogni modo ogni discarica presenta una situazione tecnico-amministrativa differente in rapporto allo stato di avanzamento degli interventi di adeguamento o di chiusura. Su 3 di queste in particolare, la segnalazione d’urgenza da parte del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani: Comune di Maratea, in località Montescuro; Comune di Moliterno, in località Tempa La Guarella; Comune di Tito, in località Contrada Aia de’ Monaci. Per queste tre discariche, per completezza d’informazione va aggiunto che l’atto della presidenza del Consiglio dei ministri coinvolge anche quella abruzzese del Comune di Francavilla al Mare, in provincia di Chieti, il Governo Draghi ha ravvisato la pressante «necessità» di adottare, «nel più breve tempo possibile», provvedimenti idonei a garantire «l’adeguamento o la chiusura degli impianti», al fine di evitare conseguenze non solo derivanti dalle sanzioni economiche, ma soprattutto dal «rischio di inquinamento ambientale». Per cui, prendendo atto del «decorso infruttuoso» dei termini fissati dalle diffide inerenti la messa a norma delle discariche citate, il Governo Draghi, potendo sostituirsi a organi quali i Comuni, come nei casi, tra gli altri, in base all’articolo 120 della Costituzione, di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica, è proprio ciò, quello che ha fatto con l’invio di un Commissario. L’incarico è stato conferito al Generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri, Giuseppe Vadalà. Tra le “curiosità”, per la discarica di Moliterno, sita in località Tempa La Guarella, il Governo Draghi ha commissariato il Commissario regionale a cui proprio l’attuale maggioranza governativa lucana di centrodestra aveva già affidato uguale incarico.

Ferdinando Moliterni

3807454583

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