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PRIMA LEZIONE DI COMUNICAZIONE

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C’è da dire che alla guida dell’ufficio stampa della Regione non era certo impossibile far meglio di Massimo Calenda, ma tale Gianmario Mariniello, patronimico campano di Aversa ed ultima nomina del settantenne governatore della Basilicata Vito Bardi, non solo ha sprecato l’occasione di ridare appeal alla comunicazione istituzionale, ma ha peggiorato persino il lascito testamentario che si era aperto con dimissioni da coup de théâtre. Ora non tanto per tributare l’onore delle armi che pur si merita Massimo Calenda con la sua dipartita napoletana, peraltro interrotta da un tête-à-tête culinario in brodetto di pesce e falanghina del Sannio, con un manager leghista dai modi cortesi e dalle idee lungimiranti, ma l’allerta per la traiettoria zigzagata del razzo cinese, poi inabissato alle Maldive, per mascherare il flop di Astranight è opera omnia d’incoscienza politica che porta il tocco burlesco di Pulcinella finanche nelle stanze della presidenza regionale e del suo potere che dovrebbe essere credibile e protetto piuttosto che esposto alla trepidazione surreale di siparietti comunicativi. Ha scritto Gabriel García Márquez:“Aveva una maniera di parlare che gli serviva più per nascondere che non per dichiarare”.

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