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Collassa al suolo, la funivia del Mottarone in Piemonte, 12 vittime (dati in aggiornamento)

Funivia del Mottarone precipita: almeno 12 vittime

#tragedia #STRESA

ATTACCATI AD UNA FUNE DI ACCIAIO 

Funivia del Mottarone collassa al suolo almeno 12 vittime

?La funivia che collega Stresa con il Mottarone è precipitata e al momento ci sono almeno 12 vittime (dati ufficiali in aggiornamento)

?Sul posto sono presenti squadre dei Vigili del fuoco e del soccorso alpino e non si esclude che vi siano anche dei bambini coinvolti.

?Secondo le prime testimonianze una delle cabine è precipitata in prossimità di un pilone, in uno dei punti più alti dell’impianto, in prossimità della vetta del #Mottarone l’incidente sarebbe stato provocato dal cedimento di una #fune di acciaio

Sulla cabina della funivia precipitata e che dal lago era diretta verso la montagna, c’erano- secondo quando si apprende – 11 persone (la capienza è di 40). I due bambini portati in codice rosso, con le eliambulanze, all’ospedale Regina Margherita di Torino hanno 9 e 5 anni. Uno dei due bambini è in «gravi condizioni»: ha le gambe fratturate, diversi traumi ma è cosciente. Le operazioni di soccorso e recupero sono rese più difficili dal fatto che la cabina è caduta in un bosco in una zona impervia. Un mezzo dei vigili del fuoco che stava salendo sul luogo della tragedia si è ribaltato: non ci sono feriti.

La funivia parte da Stresa, sulla sponda piemontese del lago Maggiore e raggiunge una montagna sovrastante in un punto panoramico a circa 1.500 metri di altitudine: è una meta frequentatissima dai turisti sia in estate che in inverno, quando entrano in funzione alcune pista da sci. L’impianto era stato riaperto il 24 aprile, al termine del secondo lockdown ed era stato sottoposto a lavori di ristrutturazione nel 2016. Nella circostanza era stata eseguita anche una magnetoscopia sulle funi, una sorta di esame ai raggi x per verificarne la tenuta. Le cabine erano state smontate, ricondizionate e rimontate con impianto acustico e videocamera di sorveglianza a bordo.

I lavori di revisione tecnica dell’impianto sono costati 4 milioni e 400 mila euro, finanziati dalla Regione Piemonte, dal Comune di Stresa, e dalla società di gestione. «L’impianto era assolutamente sicuro, era stata fatta la revisione generale, quindi un ciclo di manutenzione completo. Ora bisognerà capire cosa realmente è successo, fare ipotesi oggi non va bene per il rispetto alle vittime» ha detto Valeria Ghezzi, presidente di Anef, l’Associazione Nazionale Esercenti Impianti a Fune

«La cabina della funivia è caduta da un punto relativamente alto e si è adagiata sul terreno ai piedi di un grande bosco. Ora appare sostanzialmente distrutta a terra – la cabina è di colore bianco e rosso – quasi completamente accartocciata, quindi la caduta è stata evidentemente significativa» ha raccontato Walter Milan portavoce del Soccorso Alpino parlando in diretta con Rainews 24.

La cabina è crollata in un tratto boscoso e impervio, dove le operazioni di soccorso non sono facili. Sul posto stanno lavorando i vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania, quelli del distaccamento di Gravellona Toce e di Stresa, in azione anche un elicottero dei vigili del fuoco e due del 118.
Secondo la prima ricostruzione dei fatti sul tragico crollo della funivia a Stresa, la fune dell’impianto si sarebbe staccata a 100 metri prima dell’ultimo pilone che si trova poco sotto la vetta del Mottarone. Qui la funivia corre molto staccata da terra. Non è chiaro quanti passeggeri ci fossero a bordo, la capacità di trasporto è di 40 persone per cabina. La Funivia venne inaugurata ed entrò in servizio il 1° agosto 1970. L’impianto bifune venne suddiviso in due tronconi: da Stresa all’Alpino di 2.351 metri e dall’Alpino al Mottarone di 3.020 metri.

La funivia del Mottarone, dove oggi è avvenuto il tragico incidente, è stata aperta il 24 aprile dopo il periodo di chiusura dovuta alle restrizioni Covid. L’impianto collega il Piazzale Lido di Stresa alla vetta della montagna che divide il Lago Maggiore da quello di Orta. Un tratto panoramico della durata di 20 minuti diviso in due tronconi.

La funivia Stresa-Mottarone era stata chiusa nel 2014 e sottoposta a lavori di manutenzione ed era stata riaperta nel 2016. Un’altra lunga chiusura si era verificata alla fine degli anni ’90. Nel luglio 2001 si era bloccata, in quel caso nel primo tratto dopo la partenza da Stresa ed stato necessario l’intervento dei soccorritori per portare in salvo una quarantina di turisti.

STRESA (Verbano-Cusio-Ossola) – Tragedia a Stresa, comune sul Lago Maggiore: la funivia che collega il paese con il Mottarone, monte delle Alpi Pennine, è precipitata a causa del cedimento di una fune. Gli ultimi aggiornamenti dei soccorritori riferiscono di nove morti su undici persone presenti nella cabina. Sul posto sono presenti squadre dei vigili del fuoco e del soccorso alpino: due bambini sono stati portati in codice rosso, con le elambulanze, a Torino. Uno di loro, 5 anni, è arrivato all’ospedale Regina Margherita con un trauma cranico, toraco-addominale e fratture agli arti inferiori. Secondo quanto si è appreso è cosciente.

Tragedia sulla funivia Stresa-Mottarone, sul lago Maggiore nella provincia di Verbania-Cusio-Ossola: una cabina con a bordo 11 passeggeri è caduta nel vuoto da uno dei punti più alti della linea, schiantandosi al suolo tra gli alberi: 9 le persone morte, due bambini sono stati trasportati in gravi condizioni in ospedale a Torino con le eliambulanze, entrambi in codice rosso. L’incidente, secondo le primissime ricostruzioni, sarebbe stato causato dal cedimento di una fune nella parte più alta del tragitto: partendo dal lago Maggiore, arriva fino a 1.491 metri d’altitudine in una “corsa” di 20 minuti.

La funivia era rientrata in funzione a fine aprile, dopo la chiusura dovuta al lockdown. Nel 2014 era stata momentaneamente chiusa per una revisione generale, implicando una serie di interventi tra cui la sostituzione dei motori, dei quadri elettrici, dell’apparato elettronico e dei trasformatori. Era tornata in piena attività due anni dopo, con una nuova inauguarazione il 13 agosto del 2016.

Crolla la funivia Stresa-Mottarone: le vittime salgono a dodici 

Il cedimento della fune si è verificato a 300 metri dalla vetta della montagna dove c’è la stazione di arrivo. La cabina è crollata in un tratto boscoso e impervio, dove le operazioni di soccorso non sono facili. L’incidente sarebbe stato causato dal cedimento di una fune, nella parte più alta del tragitto che, partendo dal lago Maggiore arriva a quota 1.491 metri. Le corse durano una ventina di minuti. La funivia era stata completamente revisionata e sottoposta a manutenzione straordinaria tra il 2014 e il 2016.

Incidente funivia Stresa Mottarone: i precedenti
È lunga la serie degli incidenti, con conseguente tragico bilancio in vite umane.

A partire dalle stragi del Cermis

Di seguito, l’elenco degli incidenti più gravi, a funivie o funicolari, avvenuti negli ultimi anni nel mondo.

Alpi Svizzere – 13 luglio 1972: la cabina di una teleferica precipita a Betten-Bettmeralp, nelle Alpi svizzere: 13 morti.

Cavalese – 9 marzo 1976: nei pressi di Cavalese (Trentino) precipita una cabina della funivia del Cermis: i morti sono 42

Champoluc (Valle d’Aosta) – 13 febbraio 1983: precipitano tre cabine dell’ovovia che porta al Crest. Undici morti.

Tbilisi (Georgia) – 1 giugno 1990: 15 morti in due cabine della teleferica, che precipitano per la rottura di un cavo.

Bakhtela (Pakistan) – 5 giugno 1993: la cabina di una funivia precipita per la rottura del cavo d’acciaio: 13 morti.

Cermis (Italia) – 3 febbraio 1998: un aereo dei marines Usa di Aviano trancia un cavo della funivia, facendo precipitare nel vuoto una cabina: 20 morti.

Pic de Bure (Francia) – 1 luglio 1999: una cabina della teleferica precipita e provoca la morte di 20 persone.

Kitzsteinhorn (Austria) – 11 novembre 2000: divampa un incendio su un trenino funicolare che sale attraverso una galleria dal paese turistico di Kaprun al ghiacciaio del Kitzsteinhorn. Nell’incidente muoiono soffocate dal fumo 155 persone. È il più grave incidente per numero di morti in una funicolare negli ultimi 40 anni.

Oetztal, (Austria) – 5 settembre 2005: una grossa trave di cemento trasportata da un elicottero precipita su una cabina della funivia sul ghiacciaio tirolese della Oetztal. Nell’incidente muoiono 9 persone.

Sestriere – 22 marzo 2008: guasto alla funivia di Pragelato al Sestriere nelle valli piemontesi che ha provocato 14 feriti, comunque in modo non grave.

Monte Bianco – 8 settembre 2016: si blocca in quota per un guasto la funivia ‘Panoramic Mont-Blanc’, che collega l’Aiguille du Midi alla Punta Helbronner, versante italiano del massiccio del Monte Bianco. Tutte salvate le oltre cento persone coinvolte.

Cervinia – 24 dicembre 2016: il maltempo fa accavallare le funi della telecabina Plan Maison-Cime bianche laghi a Cervinia. In una operazione durata oltre sette ore sono stati salvati tutti i 153 sciatori bloccati.

Strage del Cermis: soccorritori sul luogo incidente 3 febbraio 1998

23 maggio 2021 

L’incidente della funivia di Stresa-Mottarone – col suo carico choc di vittime – risveglia l’incubo di molti, che hanno paura di stare sospesi nel vuoto attaccati a un cavo d’acciaio.

E a ben ragione: il crollo della cabina ha purtroppo una lunga serie di precedenti, con conseguente tragico bilancio in vite umane.
In Italia tutti ricordano le due tragedie del Cermis: nel marzo 1976 per un incidente tecnico la cabina della funivia precipitò causando 42 morti, mentre nel febbraio 1998 un aereo militare statunitense tranciò i cavi dell’impianto uccidendo 20 persone

#sapevatelo2021

Precipita funivia del Mottarone: almeno 12 morti

12 morti e 2 feriti. È il bilancio fornito dalle forze dell’ordine, ma probabilmente ancora provvisorio, dopo che si è staccata la cabina della funivia del Mottarone che parte da Stresa. Sul posto sono state inviate 2 eliambulanze del 118 e le squadre a terra.

Due bambini sono stati portati in elicottero in codice rosso al Regina Margherita di Torino. Il cedimento della fune si è verificato a 100 metri dalla vetta della montagna dove c’è la stazione di arrivo.

La cabina è crollata in un tratto boscoso e impervio, dove le operazioni di soccorso non sono facili. Sul posto stanno lavorando i vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania, quelli del distaccamento di Gravellona Toce e di Stresa, in azione anche un elicottero dei vigili del fuoco e due del 118. 

Secondo la prima ricostruzione dei fatti sul tragico crollo della funivia a Stresa, la fune dell’impianto si sarebbe staccata a 100 metri prima dell’ultimo pilone che si trova poco sotto la vetta del Mottarone. Qui la funivia corre molto staccata da terra. Non è chiaro quanti passeggeri ci fossero a bordo, la capacità di trasporto è di 40 persone per cabina. La Funivia venne inaugurata ed entrò in servizio il 1° agosto 1970. L’impianto bifune venne suddiviso in due tronconi: da Stresa all’Alpino di 2.351 metri e dall’Alpino al Mottarone di 3.020 metri.



La funivia del Mottarone, dove oggi è avvenuto il tragico incidente, è stata aperta il 24 aprile dopo il periodo di chiusura dovuta alle restrizioni Covid. L’impianto collega il Piazzale Lido di Stresa alla vetta della montagna che divide il Lago Maggiore da quello di Orta. Un tratto panoramico della durata di 20 minuti diviso in due tronconi.

La funivia Stresa-Mottarone era stata chiusa nel 2014 e sottoposta a lavori di manutenzione ed era stata riaperta nel 2016. Un’altra lunga chiusura si era verificata alla fine degli anni ’90. Nel luglio 2001 si era bloccata, in quel caso nel primo tratto dopo la partenza da Stresa ed stato necessario l’intervento dei soccorritori per portare in salvo una quarantina di turisti.

Collassa al suolo, la funivia del Mottarone in Piemonte, 12 vittime (dati in aggiornamento) 

STRESA (VERBANIA) (ITALPRESS)

Dodici morti e due bambine ferite. È questo il bilancio del crollo della cabina della funivia del Mottarone che parte da Stresa, in provincia di Verbania. Le due bambine sono state portate in elicottero in codice rosso al Regina Margherita di Torino.

Sul luogo dell’incidente oltre ai soccorritori del 118, le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico sono ancora al lavoro insieme ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri.

La funivia del Mottarone aveva riaperto al pubblico il 22 maggio, come gli altri impianti in Italia, dopo oltre un anno di chiusura dovuto all’emergenza Covid.
Nel 2016 la funivia aveva subito degli interventi importanti di manutenzione. La cabina sarebbe crollata da un’altezza di circa 80 metri.

Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, segue da vicino quanto avvenuto a Stresa. Appena appresa la notizia del tragico incidente, il ministro ha contattato immediatamente le autorità locali, il Prefetto e i Vigili del Fuoco.

La funivia che collega Stresa con il Mottarone è precipitata e al momento ci sono almeno 12 vittime. Sul posto sono presenti squadre dei Vigili del fuoco e del soccorso alpino e non si esclude che vi siano anche dei bambini coinvolti. Secondo le prime testimonianze una delle cabine è precipitata in prossimità di un pilone, in uno dei punti più alti dell’impianto, in prossimità della vetta del Mottarone: l’incidente sarebbe stato provocato dal cedimento di una fune.

*^*

La dinamica 

La cabina della funivia è crollata poco prima delle 13.

Non si conoscono ancora le cause ma la cabina, arrivata in prossimità dell’ultimo pilone, quindi in uno dei punti più alti del tragitto verso la montagna nei pressi del Lago Maggiore, è caduta, forse per il cedimento di una fune.

“È un po’ presto per dare delle spiegazioni sulla dinamica: quello che abbiamo constatato è che un cavo di acciaio – dovrebbe essere il cavo portante della cabinovia – si è staccato e a seguito di questo saranno successe azioni concatenanti che hanno portato allo sgancio della cabinovia dal resto dei cavi che sono rimasti integri”, ha detto Giorgio Sabtacroce, tenete colonnello del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania, intervenuto sul luogo dell’incidente. Gli altri cavi, invece, non risultano danneggiati.

“Per motivi sanitari (legati alle misure anti-Covid, ndr) – ha concluso il colonnello Santacroce – viaggiava un numero inferiore di persone”, altrimenti il bilancio delle vittime avrebbe potuto essere ancora più grave.

“Pare che la causa – ha aggiunto il sindaco di Stresa Marcella Severino – sia proprio la rottura di una fune traente e degli escursionisti che questa mattina erano qui in zona hanno sentito un forte sibilo e hanno visto proprio la funivia che stava arrivando in vetta, retocedere velocemente e quando è arrivata al pilone è stata sbalzata via ed essendo un luogo piuttosto impervio deve avere fatto due tre balzelli e poi si è fermata contro degli abeti”.

L’impianto è stato posto sotto sequestro per chiarire l’esatta dinamica di quanto accaduto. La cabina poteva portare più di 15 persone, ma in questo periodo di Covid il numero è ridotto.

Cirio in lacrime: “Doveva essere la ripartenza…” – “Doveva essere la domenica della ripartenza, eravamo pieni di speranze. Guardavamo alla zona bianca, all’estate e al sorriso. Adesso quel sorriso non c’è più. Siamo distrutti…”. E’ quanto ha affermato, in lacrime, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, lasciando il Mottarone. “Sono un papà. E quando vedi che mettono in una bara il corpo di una mamma con il suo bambino…”.

In un punto relativamente alto – Walter Milan, del Soccorso alpino, ha detto a Rainews24: “La cabina della funivia è caduta da un punto relativamente alto e si è adagiata sul terreno ai piedi di un grande bosco. Ora appare sostanzialmente distrutta a terra, quasi completamente accartocciata”. 

Impianto sotto sequestro – La procura di Verbania ha disposto il sequestro della funivia del Mottarone. Lo rende noto il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania. “Le operazioni di recupero delle vittime sono in corso, come le attività tecniche di repertamento propedeutiche alle indagini”, spiega l’ufficiale dell’Arma. 

La ricostruzione dei carabinieri – “C’è un cavo tranciato, gli altri sono intatti, ma le questioni tecniche competono ad altri”. Lo dice il tenente il colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania. “Al momento non risultano problemi di manutenzione – aggiunge – ma faremo tutti gli accertamenti possibili”. Secondo la prima ricostruzione, “il cavo portante si è staccato all’altezza dell’ultimo pilastro – spiega – e, nonostante dovrebbero esserci dispositivi di sicurezza, la cabinovia si è staccata”. Un volo di una quindicina di metri, in seguito al quale “la cabinovia è rotolata a valle, finendo la corsa contro gli alberi”. 

Si indaga per omicidio colposo plurimo – “Per ora procediamo per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, dobbiamo verificare anche la fattispecie dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in base alla natura pubblica o meno dell’impianto”. Lo ha spiegato il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi. “L’intera area è stata posta sotto sequestro, cominceremo dai rilievi tecnici per
accertare le cause dell’incidente”, ha aggiunto.

Ultimo controllo all’impianto a novembre 2020: nessuna criticità – L’azienda Leitner di Vipiteno ha appreso con “profondo dolore la notizia della tragedia avvenuta tra Stresa e il Mottarone”. In merito alla manutenzione dell’impianto, “l’ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato a novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità. Il pensiero più profondo e commosso della nostra azienda, che rimane a completa disposizione assieme ai propri tecnici per cercare di individuare al più presto le cause della immane tragedia, va alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie e a tutte le comunità coinvolte”.

Le vittime 

#tragediastresa #appesiadunafunediacciaio

Le #14vittime sono:

1️⃣ Tal Peleg nato in Israele, classe 1994 e residente a Pavia

2️⃣ Amit Biran nato in Israele, classe 1991, residente a Pavia

Biran Amit, con la moglie Peleg Tal

3️⃣ Tom Biran nato a Pavia il 16 marzo 2019 e residente a Pavia

4️⃣ Konisky Barbara Cohen nata in Israele nel 1950

5️⃣ Itshak Cohen nato in Israele nel 1938

6️⃣ Mohammadreza Shahaisavandi nato in Iran nel 1988, residente a Diamante in provincia di Cosenza

Shahaisavandi Mohammadreza

7️⃣ Serena Cosentino nata a Belvedere Marittimo (provincia Cosenza) nel 1994 e residente a Diamante (Cosenza)

Serena Cosentino

8️⃣ Silvia Malnati nata e residente a Varese, classe 1994,

9️⃣ Alessandro Merlo nato e residente a Varese, classe 1992

Alessandro Merlo di 29 anni e la fidanzata Silvia Malnati di 27 anni, entrambi residenti a Varese

? Vittorio Zorloni nato a Seregno, classe 1966, residente a Vedano Olona (Varese).

1️⃣1️⃣ Elisabetta Persanini di Vedano Olona

1️⃣2️⃣ Mattia Zorloni classe 2015, di Vedano Olona

Vittorio Zorloni con Elisabetta Persanini

1️⃣3️⃣ Angelo Vito Gasparro nato a Bari il 24 aprile 1976, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)

1️⃣4️⃣ Roberta Pistolato nata a Bari, classe 1981, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)

Roberta Pistolato e Angelo Vito Gasparro

Vittima piacentina celebrava il compleanno, ultimo sms alla sorella 

Roberta Pistolato aveva compiuto 40 anni proprio nel giorno della tragedia.

Originaria di Bari e residente nel Piacentino con suo marito Angelo Vito Gasparro, 45 anni, si trovava in gita al lago Maggiore per festeggiare.
La famiglia in Puglia però non ha più avuto sue notizie dalle 11, quando la donna aveva inviato alla sorella l’ultimo sms: “Stiamo salendo in funivia”

Roberta era fresca di studi in Medicina e lavorava come guardia medica alla Asl di Piacenza.

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