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VACCINO: L’ODISSEA DI UN’INSEGNANTE

Luisa: «Stanca dei comportamenti alla Pilato; sono a 6 tamponi e 500€ di spesa senza che alcuno si faccia sentire»

Vaccini, “gioie e dolori”. Ancora una volta ci troviamo a dar voce a chi, purtroppo, con la procedura dei vaccini anti Covid 19, sta riscontrando problemi. Quest’oggi ascoltiamo la problematica della signora Luisa, di Muro Lucano, insegnante alle prese, oltre che con le difficoltà di un anno scolastico arduo, anche con il vaccino. Già perché, ci spiega, «il 26 marzo sono chiamata a vaccinarmi presso la tenda del Qatar a Potenza, purtroppo però, per ragioni di salute, non ho potuto sottopormi alla dose di vaccino Astrazeneca. Il tempo passa, io continuo ad insegnare, in una scuola dell’infanzia, e faccio gli screening necessari, arrivando a quota 6 tamponi e 500 euro di spesa, senza che alcuno si faccia sentire. Mi prenoto allora come convivente di un soggetto fragile, sono felice, potrò stare più tranquilla, la data è il 5 maggio».

Sembrerebbe concludersi a lieto fine la vicenda se non fosse che, come prosegue a spiegarci Luisa: «Ecco l’imprevisto, la positività di un alunno: l’ultimo giorno in cui l’ho visto è stato il 23 aprile, faccio in tempo a fare l’ennesimo tampone, se è negativo farò il vaccino. Ma no, mi chiama l’Asp comunicandomi che non è possibile, dovrò rifare il tampone il 6 e non prima, perché i dieci giorni sono a decorrere dal 28, data di comunicazione della positività dell’alunno».

A questo punto l’insegnante chiede come fare e si rivolge ad «ASP e USCO, i quali rispondono “noi non ci occupiamo di vaccini, riprenotati”. Oltre il danno la beffa, perché la prenotazione è per il 17 giugno, la scuola dell’infanzia chiude il 30. Mi chiedo allora quanti tamponi e quante preoccupazioni dovrò sopportare ancora? Perché è vaccinato chi sta in casa ed io, insieme a tante categorie a rischio, sono ancora senza vaccino? Come me tante altre docenti rischiano tutti i giorni e non sono state chiamate ancora a vaccinarsi.  Insegno nella scuola dell’infanzia di Muro Lucano, Ic “J Stella” mi chiamo Maria Luigia Setaro e sono stanca delle storture della nostra politica e dei comportamenti alla Pilato delle nostre istituzioni».

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