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RSA, FINE AL “LOCKDOWN DEGLI AFFETTI”

A Villa Caterina di Pescopagano, visite con Green pass, a tempo e in famiglia: primi passi verso la “normalità”

Le immagini degli anziani privati degli affetti nelle case di riposo hanno accomunato i paesi e le città di tutta Italia. Finalmente oggi le condizioni sono tali da permettere le visite ai propri cari, seppur con tutte le precauzioni del caso, come presso la Rsa “Villa Caterina” di Pescopagano.

«Con l’ordinanza del Ministro Speranza dell’8 maggio si mette fine al “look down degli affetti”, com’è stato definito il lungo isolamento a cui il Covid ha costretto gli ospiti delle Rsa -spiegano- con un’espressione che racchiude il dramma vissuto in questi mesi da tanti anziani, che più di altri hanno pagato a caro prezzo le conseguenze dell’emergenza sanitaria». Il provvedimento ha effetto immediato e durerà fino al 30 luglio.

Le strutture per anziani finalmente riaprono con visite all’aperto, ma non solo: «Gli incontri devono essere pianificati con la direzione tenendo conto dei “bisogni clinico-assistenziali-terapeutici” e anche “psicologici, affettivi, educativi e formativi” dei pazienti. Nel caso di ospiti in grado di deambulare autonomamente e meteo permettendo, sono previsti incontri se possibile all’esterno in spazi dedicati, sempre garantendo un adeguato distanziamento. In caso di visite al chiuso, Villa Caterina ha identificato luoghi idonei, santificati e il più possibile arieggiati. Per gli allettati può essere valutata la visita all’interno del nucleo di degenza».

Per quanto concerne invece gli ingressi, «sono consentiti soltanto ai visitatori in possesso della certificazione prevista dal decreto legge del 22 aprile, il documento che attesti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid 19 o l’esito negativo di un tampone antigienico molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti, anche se il possesso del Green pass non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione. Per i visitatori che invece non sono in possesso del Green pass, le modalità di visita rimarranno quelle previste precedentemente nella “Stanza del ritrovo degli affetti”, inaugurata a dicembre 2020».

Per quanto riguarda il numero di visitatori, «sono previsti non più di due visitatori per ospite per una durata definita. In specifiche condizioni cliniche e psicologiche è possibile valutare l’alternanza di più visitatori, anche per frequenze e durate superiori a quanto previsto; viene però sconsigliato l’accesso ai minori di 6anni».

Torna il contatto fisico tra i familiari e i pazienti, «ma solo in particolari condizioni di esigenze relazionali affettive. Può avvenire solo tra visitatori in possesso della Green card e ospiti vaccinati o che hanno superato la malattia negli ultimi 6 mesi, a meno che ci siano indicazioni diverse da parte della direzione sanitaria. Per garantire il benessere psicosociale dei residenti, sono consentite uscite programmate e rientri in famiglia seguendo una specifica regolamentazione prevista dalle direzioni sanitarie; una maggiore frequenza delle uscite è prevista invece per gli ospiti vaccinati o guariti».

Insomma, seppur a piccoli passi si torna verso la tanta agognata “normalità degli affetti”.

 

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