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Messaggio del Presidente Mattarella nel 39° anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo

Insieme giovani e adulti, testimoni e studenti hanno pulito la lapide e poi lasciato 39 fiori, tanti quanti sono gli anni trascorsi dall’omicidio politico-mafioso di Pio La Torre e Rosario Di Salvo

#39ºanniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo



Messaggio del Presidente Mattarella nel 39° anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente del Centro di studi ed iniziative culturali “Pio La Torre”, Vito Lo Monaco, il seguente messaggio:

«Nel giorno del trentanovesimo anniversario della morte per mano mafiosa di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo, esprimo il mio apprezzamento per l’evento da voi organizzato che, attraverso un dialogo con le giovani generazioni, mantiene viva la memoria delle vittime della lotta contro la criminalità organizzata quali grandi esempi di impegno civico e di senso dello Stato per l’intera collettività.

Vanno incoraggiate in ogni modo le iniziative volte a diffondere la cultura della legalità quali contributi essenziali al processo, storicamente ineluttabile, di sradicamento dalla società dei fenomeni mafiosi.

Educare gli studenti al rispetto dei principi civici significa porre le basi per costruire una collettività futura libera da ogni forma di condizionamento criminale.

Per queste ragioni manifesto il mio apprezzamento verso il Progetto educativo promosso ogni anno dal Centro da Lei presieduto, quale tangibile contributo al consolidamento di una coscienza pubblica che ripudia ogni espressione di violenza.

Nell’unirmi al ricordo di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo, rivolgo a tutti i presenti e agli studenti collegati in video il mio caloroso saluto»

Roma, 30/04/2021

Mafia: studenti puliscono lapide e ricordano Pio La Torre
Cerimonia di commemorazione per 39º anniversario uccisione

PALERMO, 29 APR – Insieme giovani e adulti, testimoni e studenti hanno pulito la lapide e poi lasciato 39 fiori, tanti quanti sono gli anni trascorsi dall’omicidio politico-mafioso di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.

Alla cerimonia di commemorazione organizzata a Palermo dal centro studi Pio La Torre in via Li Muli insieme alle autorità questa mattina c’erano gli studenti delle scuole che hanno “adottato” la lapide posta nel luogo dell’agguato.

Con loro c’erano anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, la vice prefetto vicario di Palermo, Anna Aurora Colosimo, il presidente della Commissione regionale Antimafia, Claudio Fava, il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo, Mario Ridulfo, segretario della Cgil di Palermo.

La pulitura della lapide di Pio e Rosario da parte degli alunni delle scuole palermitane ha un grande valore simbolico – ha detto Vito Lo Monaco, presidente del centro studi Pio La Torre – perché sono i giovani a prendersene cura e a ribadire l’impegno di liberare il loro futuro dalle mafie. A questo gesto si associa quello degli studenti detenuti dell’Ucciardone che ripuliranno la targa del loro polo didattico intitolato a Pio La Torre che proprio lì, all’Ucciardone, scontò 18 mesi di galera da innocente per essersi battuto con i contadini per la riforma agraria”.

Nel corso della cerimonia gli alunni del liceo Ragusa – Kiyohara hanno donato al centro Pio La Torre una tela da loro realizzata e dedicata al ricercatore Patrick Zaki ingiustamente detenuto in Egitto, in omaggio allo stesso ideale di libertà che ha animato le idee di Pio La Torre.

Gli studenti del Vittorio Emanuele hanno consegnato ai rappresentanti delle istituzioni e agli altri ragazzi il numero speciale della rivista “A sud’Europa” con i risultati dell’indagine sulla percezione mafiosa che saranno presentati domani, a partire dalle 10, sul sito www.piolatorre.it nel corso della celebrazione del 39°anniversario di Pio La Torre e Rosario Di Salvo che avverrà in diretta streaming. (ANSA)

La Cgil ricorda Pio La Torre: “Proseguiamo sua battaglia antimafia”

Deposta una corona di fiori in via Vincenzo Li Muli, dove 39 anni fa venne ucciso con Rosario Di Salvo:

Un omaggio a chi ha lasciato un segno indelebile nella lotta per la giustizia sociale


Trentanove anni fa la mafia uccideva Pio La Torre, segretario regionale del Pci.

Venne colpito a morte mentre stava raggiungendo la sede del partito a bordo di un’auto guidata dal compagno di partito Rosario Di Salvo, che perse la vita insieme a lui.

Fu La Torre a presentare la proposta di legge volta all’inserimento nel codice penale del reato di associazione mafiosa, fino a quel momento non passibile di condanna.

La proposta prevedeva inoltre la confisca dei beni riconducibili ai condannati.

La Cgil Sicilia ha deposto stamani una corona di fiori in via Vincenzo Li Muli, davanti alla lapide che ne ricorda il sacrificio.
Un omaggio a chi ha lasciato un segno indelebile nella lotta per la giustizia sociale e contro la mafia. La strada tracciata da Pio La Torre è la stessa sulla quale proseguono le nostre battaglie. Ricordare è continuare a lottare”, così il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino

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