Le Cronache Lucane

MURO,EOLICO: “QUI VINCOLO PAESAGGISTICO”

«A differenza di quanto dichiarato dalla Società e dalla Regione, l’impatto visivo compromette il nostro panorama»


Il Comune di Muro Lucano stila le proprie ulteriori Osservazioni in merito al progetto eolico denominato “Castelgrande” e le invia al Dipartimento Ambiente ed Energia ed al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio. Il documento riguarda l’“Autorizzazione alla variante sostanziale al progetto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica da realizzarsi nei Comuni di Rapone, Muro Lucano, San Fele, Castelgrande, Atella e Ruvo del Monte.

In aggiunta alle Osservazioni già prodotte dall’Ente relativamente alle conferenze di servizi del 23 marzo 2021 e del primo dicembre 2020, l’Amministrazione fa presente che «a differenza di quanto dichiarato dalla Società e anche dalla stessa Regione Basilicata, l’impatto visivo dell’impianto eolico in oggetto andrebbe a compromettere in maniera irreversibile il panorama di Muro Lucano, Città sottoposta a vincolo paesaggistico». Ad avvalorare la documentazione scritta, anche «un recente studio effettuato con i droni e quindi con una precisa misurazione in altezza avvenuta nei luoghi interessati dagli aerogeneratori WTG22, WTG23, WTG29 e WTG30, questi andrebbero a compromettere in maniera irreversibile lo skyline Murese così come già accaduto con il Comune di Brienza, dove gli aerogeneratori configgono con i punti panoramici e di inter visibilità con il borgo medioevale, con il Castello e i beni immobili sottoposti alla disciplina del d. Igs n. 42/2004».

Come dimostrato dalle simulazioni grafiche «effettuate da uno dei belvederi più importanti della Città, gli aerogeneratoriWTG29 e WTG30 si vedrebbero in maniera importante proprio alle spalle del Castello e dello storico borgo. Ancora, spostando lo sguardo leggermente sulla destra della statua di San Gerardo Maiella, Patrono della Basilicata, sarebbero visibili sempre dallo stesso belvedere gli aerogeneratori WTG22 e WTG23, creando un danno paesaggistico enorme -prosegue l’Amministrazione comunale- Come già accennato, le misurazioni sono state eseguite con drone nei luoghi oggetto di interesse, effettuando scatti fotografici ad un’altezza pari a 148 m, nettamente inferiore all’altezza totale che avrebbero le macchine comprese di rotore.

Anche le fotografie dell’aerogeneratore WTG29 e WTG30 dimostrano in maniera palese quanto dichiarato, così come per gli aerogeneratori WTG22 e WTG23 che sono chiaramente visibili da Muro Lucano. È doveroso precisare che il test e le simulazioni fotografiche sono state studiate e prodotte tenendo conto di uno dei belvederi di maggiore interesse turistico, non considerando gli altri situati in punti panoramici più alti, dove, gli aereogeneratori sarebbero ovviamente più visibili. Un’opera, quindi, che deteriorerebbe l’integrità del paesaggio distruggendone il valore panoramico e facendone decadere le vocazioni turistiche senza alcun ritorno per la comunità, anzi, producendo un enorme danno».

Il “Decreto Ministeriale 13 febbraio 1967” riferito alla Città di Muro Lucano testualmente cita: “… riconosciuto che la zona predetta ha notevole interesse pubblico perché costituisce nel suo insieme col costone sul quale è ubicato l’antico abitato, con i suoi valloni e con le alture circostanti, un complesso di quadri naturali di eccezionale interesse e per la parte dell’abitato un complesso di immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, e di conseguenza comprende una serie di punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si gode lo spettacolo di tali bellezze paesistiche…”.

«Non è un caso – concludono dalla Casa comunale- che l’unico aspetto ambientale contemplato espressamente nella Costituzione è rappresentato proprio dal paesaggio, art. 9, comma 2: La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione».

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