AttualitàBasilicata

BARAGIANO, ACCORDO SU MONITORAGGIO ARIA

Tisci incontra i consiglieri comunali; Consegnate da Arpab anche le analisi delle acque del Marmo, tinte di nero


«Ogni promessa è debito» con queste parole i consiglieri del gruppo politico “Valorizziamo Baragiano” annunciano l’«accordo raggiunto con Arpab. Siamo stati convocati dal Direttore Generale Antonio Tisci il quale ci ha comunicato di aver accolto la nostra richiesta e che pertanto a brevissimo la nostra zona industriale sarà dotata di una centralina fissa per il monitoraggio dell’aria».

Sul tema, già approfondito anche dalle colonne di Cronache, Rosanna Faraone, Orlando Galizia e Valerio Cocina, spiegavano che «l’inquinamento ambientale è un problema di grande attualità ed è strettamente connesso a quello della salute, motivo per cui siamo fermamente convinti che bisogna tenere alta la guardia e adoperarsi per scongiurare danni irreparabili alle persone e all’ambiente. Baragiano Scalo ospita una zona industriale costeggiata dal fiume e localizzata a ridosso del centro abitato e pertanto vi è fondato motivo di ritenere che risulta necessario monitorare giornalmente le emissioni delle polveri in atmosfera ed i fumi e gas di scarico nell’aria» e per questo chiedevano «l’installazione sul territorio con assoluta urgenza, di centraline fisse per il monitoraggio dell’aria».

Raggiunto telefonicamente il Dg Tisci ci spiega: «I Consiglieri di Baragiano mi hanno posto la questione del monitoraggio dell’area industriale del luogo e dissi loro che avremmo verificato la fattibilità e il via alla misurazione e ai controlli dell’aria». Obiettivo raggiunto quindi ma c’è di più, «un’altra richiesta di “Valorizziamo Baragiano” è stata presa in considerazione: si sta lavorando anche per il monitoraggio fisso delle acque.

Anche su questo Tisci asserisce: «Sulle acque abbiamo consegnato ai sindaci le nostre analisi, per quanto riguarda il fiume Marmo. Per ciò concerne altre situazioni, insieme alla Polizia Provinciale verificheremo anche eventuali nuove azioni da mettere in campo. Ripeto, le analisi sono state consegnate. Ovviamente i sindaci hanno le competenze amministrative ma la nostra disponibilità resta totale».

Difatti risale solo a pochi giorni fa la pubblicazione di Aprab in merito che spiega: «Durante le attività condotte sono stati eseguiti due campionamenti di acqua superficiale e di sedimenti lungo i tratti fluviali del torrente Marmo. Gli esiti delle prove chimiche evidenziano, per entrambi i campionamenti, concentrazioni di metalli pesanti, idrocarburi totali e idrocarburi di frazione volatile ed estraibile inferiori al limite di rilevabilità. Le concentrazioni dei parametri di azoto totale e fosforo totale sono maggiori nel campione 1 rispetto al campione 2. I parametri microbiologici evidenziano che la presenza del microrganismo Escherichia coli è, invece, presente in basse concentrazioni».

Faraone, Galizia e Cocina esprimono dunque «viva soddisfazione e ringraziamo pubblicamente il Dg Tisci per la cortesia e la tempestività».

In effetti le immagini delle acque tinte di nero hanno destato non poche preoccupazioni tra gli abitanti.

«In qualità di amministratori – concludono i consiglieri- abbiamo il dovere di tutelare e garantire la salubrità dei luoghi in cui viviamo, oltre che la massima trasparenza sulle informazioni relative alle attività inquinanti che possono mettere a rischio la salute di tutti i cittadini».

 

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