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VACCINI: CONFARTIGIANATO FIRMA COL GOVERNO

Ottenuto l’inserimento, tra i soggetti beneficiari, anche dei datori di lavoro o titolari d’impresa


Per il Protocollo in materia di campagna vaccinale per i lavoratori, Confartigianato ha ottenuto l’inserimento, tra i soggetti beneficiari, anche dei datori di lavoro o titolari d’impresa ed il riconoscimento del ruolo che potranno svolgere le Associazioni di categoria e la bilateralità, compresi i Fondi sanitari di settore, che potranno convenzionarsi con le strutture sanitarie private autorizzate alle vaccinazioni. Lo riferisce una nota della Confederazione a firma della dirigente nazionale e presidente di Matera Rosa Gentile.

I Protocolli firmati per la revisione del Protocollo sulle misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro e per le vaccinazioni nei luoghi di lavoro recepiscono le sollecitazioni di Confartigianato. In particolare, in quello sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sono stati eliminati i riferimenti al rischio biologico specifico sul Covid-19 che avrebbe comportato la correlata necessità di una modifica del Documento di Valutazione dei Rischi aziendale.

E’ stato quindi confermato il principio che il virus rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. Sono inoltre state respinte le richieste del sindacato di rafforzamento del ruolo dei Comitati aziendali nella gestione del protocollo.

Per la ripresa dell’economia è necessario procedere con una campagna vaccinale rapida e su larga scala, come ha evidenziato Confartigianato nei giorni scorsi.

La maggiore diffusione dei vaccini si associa ad un abbattimento della mortalità da Covid-19: i decessi giornalieri (media degli ultimi 7 giorni) per milione di abitante sono 7,1 in Italia, 5,7 in Ue, mentre scendono a 2,9 negli Usa e arrivano al minimo di 0,9 nel Regno Unito. L’Italia, lo ricordiamo, è l’ottavo paese al mondo per mortalità da Covid-19 in rapporto alla popolazione.

Inoltre, l’analisi del tasso di vaccinazione per regione evidenzia una significativa variabilità territoriale, mentre la ripresa economica perde di slancio a fronte di un ritardo della vaccinazioni.

Sulla velocità della ripresa saranno decisivi gli interventi per supportare gli investimenti e la domanda di lavoro delle imprese contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che sarà presentato alla Commissione europea entro il prossimo 30 aprile.

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