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IL COMUNE DI LAGONEGRO «ONORI LA VOLONTÀ DI COSENTINO E RIAPRA LA CASA DI RIPOSO»

I consiglieri di minoranza Brigante e Iannibelli: «Ci smentisca sulla politica protezionistica verso le strutture private»

Antonio Brigante E Concetta Iannibelli, consiglieri comunali di minoranza del Comune di Lagonegro del gruppo “Cantiere Lagonegro”, «sollecitano la riapertura della casa di riposo comunale Cosentino Maria Luigia Fu Francesco, deceduta il 4 marzo 1949, con testamento olografo, pubblicato per notar russo in data 16 marzo 1949 repertorio n. 1.080, lasciava all’ente comunale di assistenza alcuni beni tra cui il fabbricato detto “taverna” in contrada san rocco e via napoli con vigna attigua.

La testatrice disponeva affinchè tali beni restassero per uso di ospedale con volontà di fondare nello stesso luogo qualche altra opera di pubblica beneficenza, una mendicità o altro» hanno sottolineato i consiglieri. «Con l’art. 25 del d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616, gli enti comunali di assistenza vennero soppressi e le loro funzioni, competenze, personale e beni furono trasferiti al comune in cui l’ente stesso aveva sede. Il Comune Di Lagonegro – hanno specificato Brigante e Iannibelli è proprietario della casa di riposo Maria Luigia Cosentino! Il Comune Di Lagonegro ha onorato, prima con l’e.c.a. poi con gestione diretta e in affidamento la volontà di maria luigia cosentino.

Il Comune Di Lagonegro continui ad onorare la volontà di maria luigia cosentino. non si strumentalizzino le esigenze dell’Inps e del Tribunale per gli uffici del giudice di pace per continuare a tener chiusa la casa comunale di riposo e difendere le residenze per anziani di iniziativa privata (per intenderci: ex mater dei e la residenza dove maria di lascio ha piantato l’albero della vita in campagna elettorale), non tutti posono permettersi le rette di strutture private per essere ospitati o far ospitare i propri vecchietti in dimore dignitose!»

L’amministrazione comunale di Lagonegro «eserciti le funzioni di solidarietà necessaria per i lagonegresi, riattivi senza perdere ulteriore tempo e ricerca di cavilli procedurali il servizio di accoglienza della casa di riposo Cosentino, riprenda le azioni di sostegno con una politica rivolta a chi ha bisogno di assistenza e non può permettersi le rette delle strutture private, ripristini le condizioni occupazionali che possono interessare più di 15 addetti, renda utile l’investimento sostenuto dalla comunità per la ristrutturazione. Ci smentisca sulla politica protezionistica che ha verso le strutture private» hanno concluso i consiglieri comunali Brigante e Iannibelli.

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