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BARAGIANO, IL FIUME SI TINGE DI NERO

Un risveglio spiacevole per i baragianesi: il fiume costeggia la zona industriale e l’abitato


È stato un risveglio a dir poco spiacevole quello della mattina di Pasqua a Baragiano Scalo, quando il gruppo consiliare “Valorizziamo Baragiano”, allertato da cittadini attenti all’ambiente, denuncia «le acque nere del fiume».

Il gruppo politico, ha «immediatamente inviato un suo componente in sopralluogo allarmando il Sindaco Antonio Colucci, i Carabinieri della locale Stazione i quali hanno subito contattato i Forestali e i rappresentanti delle Associazioni ambientaliste che hanno fatto il resto» spiegano.

Lunedì mattina invece si sono svolte le «operazioni di prelievo dell’acqua e dei sedimenti lungo il corso del fiume Marmo. Le operazioni sono state avviate – spiega Antonio Tisci Direttore Generale Arpab– su segnalazione del Maggiore Di Bello della Polizia Provinciale, di Legambiente Baragiano e Coordinamento No-Triv che stanno indicando i punti più critici unitamente al comandante della Polizia Provinciale Ricciardella». 

Il Marmo è la parte più coinvolta in questa storia e dove si sono svolti i controlli, questo tratto poi unendosi all’Isca diventa Platano costeggiando l’area industriale. La parte “sotto controllo” pertanto sarebbe quella delle acque adiacenti alla sp83 Picerno-Baragiano.

Soltanto pochi giorni orsono proprio i consiglieri comunali di Baragiano scrissero a Tisci e all’Arpab per chiedere un «monitoraggio con centraline fisse dell’aria, per la vicinanza con la zona industriale».

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