Non sappiamo ancora cosa debba scontare la Basilicata per aver messo il suo destino nelle mani di Vito Bardi, anziano generale in pensione e di stanza abituale a Napoli, ma il carico quotidiano di approssimazione e confusione che ci viene rifilato tutti i giorni e quasi in levitazione istituzionale, non può far stare tranquilli. Eppure a guardarlo bene, anche nella prolungata crisi pandemica, il settantenne governatore non si è perso affatto d’animo e col motto di “addà passà ‘a nuttata” ha incrementato la sua truppa di fiducia, geolocalizzata in aura campana. Ora lasciamo perdere l’imbonimento al ringraziamento perpetuo ed il ritwitto compulsivo che si è occupato perfino dello scorazzamento dei falchetti sui Sassi, ma la furbata di postare solo tabelle convenienti fa capire quanto di parte sia la sua voce che ora gonfia il petto per la più bassa saturazione delle terapie intensive ora si ammutolisce sul totale di vaccini somministrati dove la Basilicata è al quattordicesimo posto, secondo il report delle 19.31 (https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/.) Ha scritto Arthur Bloch: “Se i dati non corrispondono alla teoria, vanno eliminati”.

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