SCIVOLÒ E SI FERÌ CAUSA GHIACCIO, MUORE UN 63ENNE DEL CAPOLUOGO
L’uomo subì la rottura del femore e, dopo due mesi di ricovero, sarebbe spirato per complicanze: soccorsi difficili anche per lo stato della strada
Non ce l’ha fatta M.P., di 63 anni di Potenza, spirato nei giorni scorsi al San Carlo e dopo una degenza di circa due mesi proprio nel nosocomio del capoluogo. L’uomo era stato suo malgrado, al centro della cronaca dei mesi scorsi quando, nel segmento di nevicate sostenute che aveva coinvolto il capoluogo di regione intorno la metà del mese di gennaio, cadde nei pressi della salita di San Giovanni, una delle arterie più rinomate e “antiche” che conduce direttamente al centro città. Come detto, l’uomo purtroppo si è spento nei giorni scorsi e dalla caduta, pare, riportò una secca rottura del femore.
Dopo il ricovero, secondo quanto si è appreso, l’uomo subì un intervento nell’area interessata dalla ferita e, dopo un degenza di circa due mesi, sarebbe purtroppo spirato a causa di alcune complicanze. La ferita, che sembrò sin da subito seria, era stata innescata da una scivolata dovuta a dello spesso ghiaccio, secondo le testimonianze del tempo, di cui era completamente cosparsa una delle “bretelle” laterali della succitata strada del capoluogo dove la vittima stava transitando.
Come vi raccontammo all’epoca, il vero protagonista della sfortunata vicenda, purtroppo finita nel peggiore dei modi possibili alcuni giorni fa, fu proprio il ghiaccio che, così come ci raccontarono alcuni cittadini all’epoca, ricopriva gran parte della strada calpestabile, così come testimoniavano anche le foto. Una condizione di particolare disagio, come vi raccontammo, figlia di un intervento anti-maltempo in quei giorni non particolarmente efficace e pronto e che avrebbe addirittura condizionato pesantemente i soccorsi proprio allo sfortunato 63enne. Così come ci riportarono alcuni cittadini presenti durante i soccorsi, intervennero «Vigili del Fuoco, Polizia Locale e Protezione Civile» e dopo un certo lasso di tempo, anche l’Acta.
In linea con quanto raccontatoci, i mezzi preposti alla pulizia delle strade da ghiaccio e neve sarebbero arrivati almeno un’ora dopo il brutto infortunio. Addirittura, come vi raccontammo, agenti della Polizia Locale, per semplificare il passaggio dei mezzi di soccorso, reso difficoltoso anche dalla particolare posizione della strada, impugnarono delle pale per poter “scrostare” il ghiaccio dalla superficie. Il soccorso, così come ci indicarono alcuni cittadini presenti in loco, «durò un paio d’ore».