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CHIAMATI DA FUORI, I 2 PROFESSIONISTI VOGLIONO VEDERCI CHIARO. DOPO LA PULVIRENTI, ANCHE FASANA NON FIRMA ALL’EX CONSORZIO ASI

Nominato liquidatore del Consorzio Asi di Potenza, il commercialista comasco non firma il contratto: “Se serve un curatore fallimentare, bussate in Tribunale”

Può capitare che un colloquio di lavoro termini con l’espressione “troppo qualificato, non possiamo assurmerla”: in Regione Basilicata, col presidente Bardi e la fantasia napoletana che muove le fila, capita l’opposto. Il prescelto temporeggia poichè, appunto, dati, come da curriculum vitae, le varie esperienze come curatore, Commissario giudiziale, liquidatore giudiziale e plurimi incarichi a lui affidati da diversi Tribunali del Nord d’Italia, tra gli altri, i fallimenti di Parmalat e Gandalf Spa, troppo qualificato.

È il caso del Commissario liquidatore del Consorzio industriale della Provincia di Potenza. La Giunta regionale, nel corso della seduta è stato integrato il nome su proposta del Presidente Bardi, ha scelto, il 12 marzo, il Prof. comasco dottor Giuseppe Fasana, iscritto all’ordine dei commercialisti e dei revisori dei conti.

Nella stessa seduta di Giunta, scelta anche Sabrina Pulvirenti come Commissario dell’Asm, in questo caso l’integrazione è stata addebitata all’assessore al ramo, Rocco Leone. Una seduta di Giunta, quella del 12 marzo, 2 nomine e 1 sostanziale differenza: Pulvirenti si è insediata pochi giorni fa, lunedì, mentre Fasana è ancora non pervenuto. Il nominato liquidatore dell’Asi, al quale è stato assegnato un tempo massimio di 36 mesi per portare a termine il compito, 36 mesi, sì, ma «prorogabili», vuole vederci chiaro.

Parrebbe che, proprio sulla scorta dell’esperienza acquisita, abbia fatto capire alla Regione che se serve un curatore fallimentare, allora sarebbe bene bussare alle porte del Tribunale. Il Generale Bardi, oltre a l capo di Gabinetto Busciolano, per il consuetudinario alzabandiera voleva un amico in più.

Nel caso di Fasana un “parente”, professionalmente inteso, in quanto nel 1984 ha conseguito la qualifica di Ufficiale della Guardia di Finanza dopo aver frequentato il 18esimo Corso ufficiali di completamento presso l’Accademia della GdF di Roma. Nomina fatta, liquidatore assente: per il centrodestra lucano ancora un corto circuito burocratico da risolvere.

 

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