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LA SVOLTA SOCIAL DI VITO BARDI

Tacco&Spillo

Non c’era bisogno che il governatore Vito Bardi, dall’alto dei suoi settant’anni e sempre più affossato dall’impellenza delle tante questioni irrisolte della Basilicata, trovasse voglia e tempo per smanettare sul web pur di giustificare l’avvento del suo social manager, Gianmario Mariniello, patronimico di Aversa e con trascorsi finiani, che s’è aggiunto alla truppa campana di stanza a Potenza e con cui Vito Bardi sta ormai ripopolando gli uffici della Regione alla faccia dei lucani disperati di merito e di talento. Ora lasciamo stare la pena politica del centrodestra, che sotto servitù militare all’anziano generale non tocca palla sulla geolocalizzazione campana, ma l’aria tirata che si respira dopo il sondaggio SWG, peraltro mai postato e che ha incoronato Vito Bardi peggior governatore d’Italia, non evapora certo twittando autoreferenzialità e tabelle scelte in convenienza al posto di quelle di minor favore di AIFA. Eppure l’astuzia campana fa orecchie da mercante sull’eziologia del sotterrato e ansimante appeal istituzionale di Bardi, dovuto per lo più ad un problema del fare piuttosto che ad uno del dire. Ha scritto Carl Gustav Jung: “Tu sei quello che fai, non quello che dici di fare”.

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