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IL GRIDO di RIFLESSIONE dell’Ing. Giuseppe IUELE

RICEVIAMO e pubblichiamo  Nel giorno del suo onomastico l’Ingegnere Giuseppe IUELE scrive una missiva sollecitando l’ordine professionale ad indire in

RICEVIAMO e pubblichiamo 

Ing. GIUSEPPE IUELE

Nel giorno del suo onomastico l’Ingegnere Giuseppe IUELE scrive una missiva sollecitando l’ordine professionale ad indire in tempi brevi una ASSEMBLEA STRAORDINARIA più volte sollecitata 

VI RIPOTIAMO INTEGRALMENTE IL TESTO *

OGGETTO: La funzione “professionale e sociale” degli Ingegneri e degli altri Professionisti Tecnici nel III Millennio in Basilicata

E p.s.t.
Al Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza Ing. Giuseppe D’Onofrio
ai Componenti del Consiglio dell’Ordine e Colleghi Ingegneri tutti


E p.c.
Inoltrata via PEC a: ordine.potenza@ingpec.eu
Ordine Ingegneri Provincia di Matera Ordine Architetti Potenza e di Matera Ordine Geologi Basilicata Ordine Agronomi e Forestali Potenza e di Matera Collegio Geometri Potenza e di Matera
ANSA Basilicata
ansa.potenza@ansa.it
Cronache Lucane
cronachelucane@gmail.com
Next Generation EU (NGEU).
al tempo del Recovery Fund



Esimio Presidente,

la presente per sollecitare e rimarcare a Te, ed al Consiglio tutto, la irrimandabile necessità di indire, a brevissimo,
un’Assemblea Straordinaria nella ns. Sede Istituzionale (l’Ordine!) come ha partecipato e chiesto all’ultimo consiglio
dell’Ordine il Consigliere Ing. Pasquale Stella Brienza che si è fatto portatore dell’istanza proveniente da alcuni iscritti.

In primo luogo occorre guardarci in faccia e discutere su cosa significa, cosa è stato e cosa è diventato oggi l’esercitare la
Professione di Ingegnere in Basilicata ed in Italia e cosa si intende fare, in futuro.

A quanto pare gli Ingegneri e gli Ordini sono ben lungi dal tenere lucido l’antico splendore di propositori di civiltà, emancipazione e benessere sociale perché sono ripiegati su se stessi ed impegnati a nascondersi sotto una pesante ed insostenibile coperta di ipocrisia.

Il Re è nudo, Presidente! In passato portava vanto e onore e riscuoteva rispetto poter dire “sono Ingegnere”!
Next Generation EU (NGEU).

In secondo luogo, in considerazione che si sta decidendo il PNRR Regione Basilicata (da far recepire nel PNRR Nazionale che
sarà depositata entro la fine di aprile p.v.), occorre discutere sull’apporto e compito consultivo “insuperabile” che la ns.
professione (e le altre pure) dovrebbe svolgere, ed esigere di svolgere, in quanto professione preposta non solo a svolgere
incarichi ma anche ad indicare alle Amministrazioni e Istituzioni le opere, le infrastrutture, i miglioramenti, i correttivi etc.
che occorre prevedere in un atto di pianificazione del futuro, quale è appunto il PNRR

Ciò perché abbiamo assistito inermi alla promulgazione delle varie Merloni (pur consapevoli della inappuntabilità del R.D.
350/1895), poi del codice degli appalti ed infine dell’ANAC, insomma abbiamo assistito inermi alla riduzione progressiva
delle ns. “professioni intellettuali” a quelle di “impresa” quasi che l’ingegno e la progettualità possano misurarsi e valutarsi
con lo stesso metro con cui si valuta un’impresa di costruzione (che si cimenta a valle di un ns. progetto!) e non già una
professione che nasce per progettare e pianificare, che conosce il territorio e conosce quel che occorre realizzare ed i relativi costi per assicurare civiltà e servizi alla collettività, ovvero il futuro di una collettività.

Ci siamo avviliti a fare i raccoglitori di “punti miralanza” senza nulla rilevare circa il fatto che ben più alto, ed altro, è il
 valore e rango che attestano le ns lauree, i ns esami di stato, il ns quotidiano lavoro di aggiornamento per poter essere all’altezza del ns. ruolo professionale e, molto più gravosamente, il quotidiano studiare per riuscire a stare dietro alle “pippe mentali” di norme e regolamenti concepiti per far tutto tranne che assicurare “qualità e certificazione delle competenza” che la collettività richiede alle professioni intellettuali (ndr. il progettare case senza che il tetto cada, attraversare un ponte senza precipitare, progettare una regimazione di difesa idraulica senza che persista la paura di essere inondati e morire annegati nel fango, progettare impianti tecnologici senza che scoppi tutto con conseguente incendio, progettare sistemi idrici che assicurano di poter aprire un rubinetto e bere acqua potabile, progettare spazi interni ed esterni a misura umana e non alienanti, progettare e manutenere strutture scolastiche, sportive, di spettacolo, ospedali, collegamenti infrastrutturali adeguati ed efficienti, progettare sistemi di trasporto efficienti, sicuri, meno impattanti, etc.).

Norme e punti miralanza che non offrono alcun “contenuto tecnico valido, nuovo, innovativo” e nemmanco sono capaci di

portare snellimento delle procedure burocratiche o garanzia di trasparenza negli affidamenti.

Partecipare ad una gara di affidamento professionale è diventato, né più e né meno, che una avvilente collazione di carte, certificati, dichiarazioni e calibrazione di un’offerta di ribasso di parcella e temporale, giammai una comprova reale di competenza (procedure probabilmente concepite da chi, loro si, si sono presi una laurea con i punti miralanza e ben sanno che bisogna porre in
qualche modo rimedio per ricomprendere i propri simili ma anche assicurare continuità a questi sistemi e conseguenti danni sociali)!

Basterebbe chiedere al professionista che si candida ad un affidamento di dichiarare quante varianti ha dovuto fare ad un suo progetto prima del collaudo dell’opera per capire che panni veste e che professionalità è in grado di garantire al committente pubblico!

Ma evidentemente è troppo semplice e trasparente, invisibile, agli occhi di chi concepisce meccanismi di affidamento di

incarichi di diversa fattura che richiedono di concentrarsi su arzigogoli che solo a leggerli vengono le vertigini!

Personalmente ho avuto l’onore di essere stato allievo di grandi Maestri come Raithel, Franciosi, De Martino, De Simone, Greco, Evangelista, Contursi, Esposito e tanti altri (cfr. il mio articolo “La fascinazione della Professione” INARCASSA n° 1/2001 ed il conseguimento di una laurea “cum laude” in 4 anni ed una sessione, che non certo ho conseguito con i punti miralanza ma studiando e lavorando sodo per star dietro agli insegnamenti di Maestri di questo rango!) e quindi non intendo scendere di livello e cimentarmi con la conta dei punti miralanza o partecipare a bandi capestro dove più che garantire una prestazione professionale a livello, bisogna dimostrare di aver fatto opere di rilievo economico e non già se sono ben fatte, se assolvono bene al loro compito, se sono opere compatibili e sostenibili, se hanno costi di esercizio e manutenzione sostenibili o se invece la logica suggerisce
 finanche che è più conveniente demolirle e ricostruirle, etc.!

Anche le Vele di Scampia o lo Zen di Palermo riempiono un curriculum ma fu vera gloria?


Anche i viadotti demoliti sul raccordo autostradale Potenza Sicignano riempiono un curriculum ma fu vera gloria?

Etc. etc. etc.

Tanto rappresentato, Esimio Presidente Ing. D’Onofrio, Ti invito ad accelerare la convocazione dell’assemblea
straordinaria al fine di poter, al più presto, costituire uno Staff territoriale che, insieme alle altre categorie professionali, possa ottenere un incontro istituzionale per sottoporre alla Regione Basilicata un PNRRche viene dal basso” e che indica opere, infrastrutture, miglioramenti, anche normativi e procedurali, che noi riteniamo debbano essere previsti per far sì che i ns figli e nipoti non si debbano ritrovarsi a pagare i debiti per interventi avulsi e programmati senza alcuna condivisione e confronto con coloro che svolgono la propria attività professionale sul territorio e che ben conoscono le reali esigenze e priorità che i
Cittadini attendono che siano considerate e possibilmente realizzate, compresa la cancellazione di certi inutili, costosi e
defaticanti percorsi burocratici utili solo a mantenere uno staus quo improntato alla sudditanza.

Men che meno deve accadere che ci si trovi a pagare debiti per fondi assentiti dalla UE ma che rischiano di tornare indietro
per incapacità ad essere realmente spesi in considerazione del formalismo vacuo che tanto fa andare in visibilio i “burocrati
d.o.c.” di cui neanche la ns Basilicata deficia, anzi, abbonda!

Un’ultima segnalazione, risultato delle aberrazioni di cui sopra, Ti sottopongo, Presidente!

(NGEU) Next Generation EU

Ci sono in giro, in Basilicata, bandi di progettazione, in linea “rafforzativa a perdere” con le distorsioni introdotte da norme e regolamenti
 avulsi dalla realtà, che se perpetuati impediranno con matematica certezza non solo ai professionisti lucani di partecipare ai bandi di progettazione ma finiranno anche per rallentare l’utilizzazione delle risoerse del Recovery Fund che richiedono onestà, chiarezza, snellezza, concretezza, efficacia ed efficienza affinché gli interventi previsti possano essere immediatamente progettati, appaltati, realizzati, collaudati, rendicontati!

Con bandi sì concepiti, anche Leonardo da Vinci, reincarnandosi, se dovesse osare candidarsi, “verrebbe escluso per mancanza di
 requisiti” dove i requisiti sono i punti miralanza e le grasse progettazioni documentabili! .….. grazie a cosa, viene da chiedersi?!?!).

Non voglio addentrarmi più di tanto in fatti balzati agli onori della cronaca ma mi fa inorridire l’apprendere che ci sono

burocrati capaci di far sì che personaggi, senza neanche la “laurea”, siano stati incaricati quali “consulenti esperti” nei
Ministeri dello Stato, tra cui anche quello delle Infrastrutture e Trasporti.

Mi fanno inorridire i bandi scritti senza cognizione salvo quella di dare caparbiamente a vedere di essere un burocrate che sa
 fare finanche “meglio” di altri nel richiedere ed imporre il possesso di requisiti capestro, marziani!

Mi fanno inorridire, non meno, i fautori dei punti miralanza e coloro che ci lucrano sopra!

Finiremo che ogni “2 anni” dovremo tornare a sedere nei banchi di università, andare a mensa e sostenere di nuovo gli esami universitari ma dovremo dimostrare di avere partecipato a lezioni tenute da “Professori Universitari” che a loro volta siano in grado di dimostrare di aver partecipato “ogni anno” ad un aggiornamento universitario tenuto da altri Professori Universitari che dimostrino, a loro volta, di aver partecipato anch’essi ad aggiornamenti “mensili”!

Ed il tutto troverà poi “termine” col bando del “burocrate d.o.c. di turno” che richiederà di dichiarare che codesto ultimo
 Professore Universitario della catena, dimostri di aver fatto il corso di aggiornamento mensile direttamente con DIO!

Chiudo, Presidente, richiamando un’intervista televisiva rilasciata ieri sera da un politico nazionale che ha affermato
 candidamente che “….. se non si cambia il codice degli appalti non verrà nessun ingegnere straniero a progettare opere in Italia ….”. Sic!

Ma di cosa parliamo, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza, Consiglieri e Colleghi tutti, compreso CNI?


In attesa di un gentile riscontro e di una rapida convocazione dell’Assemblea Straordinaria, porgo i miei saluti.

Tra PNRR, codice degli appalti ed ANAC sembra che parlino di argomenti che riguardano altre professioni e discipline e che a noi Ingegneri Italiani e Lucani le questioni in argomento non ci toccano affatto al punto di restare silenti!

…. Eh mica sò Pasquale, raccontava Totò!!!

Potenza lì 19/03/2021

 

Ing. Giuseppe Iuele – Via Cavour n° 15 – 85100 Potenza c.f. : LIU GPP 62E26 G942B – p.i 00915030761 e-mail : astra.pz@tiscali.it web : http://web.tiscali.it/astra.pz/ PEC : giuseppe.iuele@ingpec.eu

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