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FONDAZIONE MATERA, AUDIZIONI IN II CCP

Ascoltati il Vice Presidente Michele Somma, il Direttore generale Rossella Tarantino e il Segretario generale Giovanni Oliva sulle prospettive future dell’organismo. Via libera anche alla pdl sulla istituzione del Consiglio delle Autonomie Locali

La seconda commissione consiliare, presieduta da Luca Braia (Iv), riunita in modalità telematica,

ha ascoltato il Vice Presidente Michele Somma, il Direttore generale Rossella Tarantino e il Segretario generale Giovanni Oliva della “Fondazione Matera Basilicata 2019” sulle prospettive future della stessa Fondazione.

 

Nell’introdurre i lavori il presidente Braia ha precisato l’importanza dell’audizione “dal momento che la Giunta regionale sta predisponendo il bilancio di previsione 2021-2023 ed esistono una serie di istanze che provengono proprio dalla Fondazione Matera 2019, messa in campo dalla passata legislatura per realizzare il dossier Matera 2019 che ha portato a vincere una grande scommessa. Questo strumento ormai ha un orizzonte temporale di vita che non supera i prossimi tre mesi perché se non ci saranno finanziamenti adeguati, entro giugno cesserà di esistere. E’ necessario chiedere al governo regionale di rinnovare questa esperienza per una prospettiva di sviluppo della Basilicata”.

 

“L’anno di Matera Capitale Europea – ha detto il vice Presidente Michele Somma – è stato un’occasione incredibile per la nostra regione. Va dato merito a chi, con spirito visionario, intravide questa possibilità. Il giudizio che ne ho tratto da quando mi sono insediato parte da un’analisi puntuale dei report realizzati e svolti da soggetti terzi. In qualche modo anche la relazione della Corte dei conti non ha mosso osservazioni al lavoro della Fondazione ma ne ha sottolineato i risultati. Da lucani è fondamentale che analizziamo quello che è stato basandoci sui dati per comprendere cosa di meglio si può fare per il futuro anche perché non avremo risorse importanti come quelle fino ad oggi avute. La Fondazione ha esteso l’ambito di attività oltre i confini della città di Matera. La produzione culturale non deve riguardare solo Matera ma tutta la Basilicata perché l’impatto avuto con Matera 2019 non ha precedenti tra le capitali europee italiane e europee. Vi è stata la partecipazione corale di tutta la società materana e non solo. Matera, con la sua unica e particolare bellezza che c’era e sempre ci sarà ha avuto la capacità di presentarsi agli occhi di quanti hanno partecipato agli eventi con le sue peculiarità. Ci sono stati investimenti privati ed è cambiata qualità e quantità dell’ospitalità non solo alberghiera. Si può pensare di mantenere in vita la Fondazione prolungandone l’attività e assegnandole un obiettivo mettendo mano allo statuto e allargando la platea dei soci coinvolgendo tutte le amministrazioni locali della regione che devono sentirsi partecipi di un progetto che vede nella cultura un motore di sviluppo. Presenteremo il report di quanto fatto al Ministro Franceschini e nella stessa Matera”.

 

“A fine aprile 2020 – ha detto il Segretario generale Giovani Oliva – abbiamo avuto una situazione difficile perché la macchina amministrativa per mille ragioni aveva subito una battuta d’arresto. Quanti avevano avuto a che fare con noi erano sfiduciati, pensavano che eravamo finiti e che non avremmo onorato i nostri impegni. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cominciato a pagare per primi quanti erano creditori di piccole cifre perché in piena pandemia soffriva più il soggetto esposto per pochi fondi che non chi vantava grossi crediti. Abbiamo spiegato a tutti che la Fondazione non chiudeva. Il nostro più grosso creditore per 800 mila euro non è stato ancora pagato eppure ci ha mandato i complimenti per come stiamo gestendo il tutto.

Su 49 milioni di euro assegnati alla Fondazione, abbiamo rendicontato 41 milioni e abbiamo ancora da rendicontare 8 milioni di euro. Tutto ciò lo stiamo facendo con una sola unità lavorativa e potete immaginare quanto lavoro ci sia da fare.

Da aprile 2020 ad oggi abbiamo rendicontato più di 11 milioni di euro con personale ridotto. Ci stiamo mettendo lavoro, responsabilità e cuore oltre l’ostacolo.

Da gennaio 2020 ad oggi abbiamo pagato fatture per oltre 13 milioni di euro e

soddisfatto più di 3790 fatture ed è stato terribile ricevere, tra marzo e maggio, 28 decreti ingiuntivi perché non pagavamo le fatture”.

 

E’ toccato al Direttore generale Rossella Tarantino illustrare, attraverso una serie di slide, il lavoro svolto dalla Fondazione dal momento della sua nascita ad oggi.

“E’ stata – ha detto – una straordinaria avventura collettiva cominciata nel 2008 con un gruppo di cittadini che propose Matera quale Capitale europea della cultura e poi in modo più strutturato dal 2010 quando Matera ha concorso a questo importante traguardo con 22 città. Vinse il nostro progetto perché era quello che poneva più sfide che ancora oggi rimangono attuali e possono dare giovamento a tutte le altre comunità del mondo che hanno deciso di rigenerarsi attraverso la cultura. La sfida importante fu quella di pensare che la nostra regione poteva produrre cultura e non solo importarla e poteva farlo con i cittadini protagonisti. La sfida è stata vinta, Matera e la Basilicata non sono state solo palcoscenico che ha attratto oltre 500 mila persone ma sono state luogo di produzione culturale. Artisti da tutto il mondo e artisti locali con tanta maestranza locale hanno realizzato grandi mostre e altro. I cittadini non sono stati dunque solo spettatori ma hanno sperimentato un altro modo di fare cultura che ha visto loro protagonisti”.

 

Al dibattito che è seguito è intervenuta la consigliera Dina Sileo (Lega) nella veste anche di delegata alla cultura della Giunta regionale.

 

“Concordo con il vice presidente Somma – ha detto – quando parla di allargamento della platea dei soci e modifica statutaria che possa comprendere nella Fondazione altre amministrazioni per consentire alla Regione di ampliarne la mission e giustificare il proseguimento dell’esperienza oltre il 2022.

Sono contenta che la Corte dei conti abbia espresso parere favorevole all’attività svolta dalla Fondazione. In cultura non si investe mai abbastanza e per questo porteremo avanti il progetto. Abbiamo già una sorta di interlocuzione che dobbiamo formalizzare e avendo la delega alla cultura sono a disposizione per ulteriori chiarimenti”.

 

Vincenzo Acito (FI) ha sottolineato “la necessità di far ripartire una economia parallela che deve beneficiare della spinta propulsiva data da Matera capitale europea della cultura” e Carmela Carlucci (M5s) ha auspicato che “la Fondazione vada avanti e produca di più per l’intera regione Basilicata”.

 

Per il presidente Braia “va giocata la partita su un punto di ripartenza, avendo come obiettivo il ruolo che Matera deve continuare a svolgere con un potenziale straordinario che tutti gli riconoscono, rappresentare la Basilicata e viversi nella dimensione della Basilicata. Perdere questa sfida o affievolire le attenzioni sotto questi aspetti sarebbe un vero ingiustificato errore che sono certo non si compirà. Le relazioni e le esperienze sono un patrimonio che ora devono essere messe a frutto per un nuovo obiettivo, bisognerà lavorare su una prospettiva pluriennale di azione. Bisognerebbe fare una giornata di divulgazione per dare alla comunità di Basilicata quello che oggi abbiamo ricevuto dai relatori perché tutti abbiano contezza di cosa è successo, di dove siamo ora e di cosa vogliamo realizzare”.

 

La commissione ha quindi licenziato a maggioranza, con l’astensione di Braia e Carlucci

la proposta di legge che istituisce il Consiglio delle Autonomie Locali”, d’iniziativa dei consiglieri Cariello, Coviello, Aliandro, Sileo, Zullino.

Con la proposta di legge, costituita da 16 articoli, viene istituito il Consiglio delle Autonomie Locali di Basilicata (CAL) previsto dagli artt. 78, 79, 80 e 81 dello Statuto regionale in ossequio all’art. 123, comma 4, della Costituzione.

“Il Cal – si legge nella relazione di accompagnamento -, ha la funzione di consentire agli enti locali di ricevere adeguata considerazione in seno alla Regione rappresentando una forma di coordinamento tra i vari livelli di governo locale. Il Cal, infatti, è un organo di consultazione permanente che esprime parere obbligatorio sui progetti di legge di bilancio regionale, di coordinamento della finanza locale e su quelli riguardanti le funzioni amministrative degli enti locali nonché parere facoltativo nelle materie di cui all’art. 80, comma l, lettere d), e), f) e g) dello Statuto Regionale. Il CAL esprime, altresì, pareri su richiesta del Consiglio o della Giunta regionale. Esercita iniziativa legislativa relativamente alle funzioni degli enti locali così come previsto dall’art.39, comma l, dello Statuto regionale; può segnalare alla Giunta eventuali lesioni dell’autonomia locale da parte di leggi e regolamenti dello Stato; elegge un componente della Consulta di Garanzia Statutaria; può richiedere il parere di tale Consulta sulla conformità allo Statuto di alcuni progetti di legge”.

La commissione l’ha licenziata emendandola solo nella parte economica e precisamente nell’articolo 11, abolendo di fatto il rimborso delle spese ai componenti del Cal e nell’articolo 15 sostituito con la clausola di invarianza finanziaria.

Il testo sarà ora portato all’attenzione della prima commissione che provvederà ad esaminare altri emendamenti presentati dai consiglieri e ad approvarla per il passaggio definitivo in Consiglio regionale.

 

Hanno partecipato ai lavori della seconda commissione, oltre al presidente Braia, i consiglieri Carlucci (M5s), Bellettieri e Acito (FI), Sileo e Cariello (Lega), Trerotola (Prospettive Lucane), Coviello (FdI) e Pittella (Pd).

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