ESSERE DI CENTROSINISTRA O ESSERE DI CENTRODESTRA?
lettere lucane
La Regione Basilicata è governata dal centrodestra. Per molti anni, invece, è stata governata dal centrosinistra. Mi sono più volte chiesto quali siano le concrete differenze ideologiche, culturali, valoriali e programmatiche tra questi due schieramenti – in altri termini, mi sono più volte chiesto se un politico di centrodestra e un politico di centrosinistra, nella concreta azione legislativa e amministrativa, siano davvero differenti in una realtà come quella lucana. Ho posto la domanda a persone senza una particolare forma di cultura politica, e la risposta è stata più o meno questa: “sono tutti uguali, pensano solo agli affari propri”; poi ho posto la domanda a persone con una discreta cultura politica, e le risposte che ho ricevuto potrei sommariamente riassumerle così: qualcuno, di centrodestra, mi ha detto che “a differenza del centrosinistra il centrodestra non ruba e non è clientelare”; qualcuno, di centrosinistra, mi ha invece detto che “i governanti di centrosinistra erano competenti a differenza di quelli di centrodestra, che sono incapaci e improvvisati”. Ovviamente non credo minimamente allo schema centrodestra-incapaci/centrosinistra-ladri, ma se proprio dovessi tradurre ideologicamente questa contrapposizione non potrei che registrare una esilissima differenziazione epidermica, pre-politica, da chiacchiera al bar. Cosa significa concretamente essere di centrodestra in Basilicata? E di centrosinistra? Sono in pochi a domandarselo, eppure durante le campagne elettorali ci si divide brutalmente, nascono inimicizie, interi paesi, gruppi e famiglie registrano fratture ed emarginazioni. Il tema pare non interessare a nessuno. Intendiamoci, può darsi che di differenze non ce ne siano. Ma se così fosse, che senso avrebbe una contrapposizione così rigida nella messinscena teatrale? O è proprio l’insensatezza uno dei grandi motori della politica?
