Attualità

MOLINARI RICORDA CAPUTI, SINDACO DI MURO

L’ex Deputato lucano ripercorre la vita e le opere del Sindaco della DC a Muro Lucano, tra politica, medicina e fede


Nel 22esimo anniversario della scomparsa del Cavalier Ermenegildo Caputi, tra le altre cose Sindaco di Muro Lucano, risuonano le parole di Giuseppe Molinari, già Deputato della Repubblica Italiana, il quale ritiene «doveroso ricordare questo eccezionale “centrocampista” testimone vero ed autentico di una straordinaria stagione politica».

Il Dottor Caputi «nato a San Fele il 20 aprile 1909 e spentosi il 12 marzo 1999, fu Medico-chirurgo, radiologo presso l’ospedale “Gli Incurabili” di Napoli prima e poi al Cardarelli. Nel 1949 si trasferisce a Muro Lucano da San Fele, a metà degli anni ’50 è segretario provinciale della DC. Nel novembre 1962 viene eletto sindaco di Muro Lucano, dopo aver ricoperto per due volte il mandato di consigliere provinciale.

Con lui Sindaco si affrontarono problemi vitali del paese per l’ulteriore sviluppo di Muro. Ancora oggi i muresi, ricordano il suo infaticabile lavoro: «Si adoperò affinché la dialettica politica pure aspra in pese fosse riportata in un clima di maggiore distensione civile e sociale -ricorda Molinari- perché solo in un clima di serenità e pace si possono creare le condizioni di uno sviluppo armonico. Con lui nacque il nucleo di Sviluppo Agricolo Zootecnico, l’apertura dell’Istituto professionale femminile, quello per l’Industria e l’Artigianato ed il liceo scientifico Galileo Galilei.

L’apertura di queste scuole rappresentava per lui l’avvenimento più rivoluzionario che portò ad una crescita culturale ed a una mutazione sociale ed economica del paese. Forte fu anche il suo impegno nella costruzione di opere infrastrutturali fondamentali per lo sviluppo del centro urbano, delle frazioni e delle campagne (costruzione scuola media, acquedotto, ospedale civile, opere stradali, strada per la montagna spaccata, elettrificazione contrade rurali, fognature)».

Il comune di Muro ha un territorio vastissimo ed un centro abitato molto caratteristico. «A tal proposito, dimostrando grande lungimiranza adottò provvedimenti per imporre misure di salvaguardia paesaggistico sull’intero territorio. A lui si deve se il comune è rimasto integro».

Infine Molinari ricorda l’attenzione costante ai luoghi di culto di cui Muro è ricca: «Uomo di grande e profonda religiosità valorizzò la tradizione storico-religiosa di San Gerardo Maiella di cui era appassionato fedele. Collaborò attivamente e costantemente con i Superiori della Congregazione Generale dei Padri Redentoristi. Grazie al suo impegno nel 1965 si tenne a Muro Lucano la Missione Popolare dei Padri Redentoristi che fu un avvenimento straordinario dal punto di vista religioso.

Non dimenticò il Santuario di Capodigiano, dove San Gerardo compì il primo miracolo e si adoperò affinché nella città olandese di Wittem si radicasse il culto di San Gerardo e venne costruito un Santuario».

Gli ultimi anni della sua vita «lo videro ancora impegnato per il bene della sua comunità ed in occasione del terremoto del 23 novembre dell’80 che colpì duramente Muro Lucano si prodigò, già anziano, fra i primi soccorritori da medico per alleviare le sofferenze di quanti vennero colpiti. Le porte della sua casa erano sempre aperte a quanti sentivano il bisogno di dialogare con lui sapendo di trovare un interlocutore sempre attento alla realtà» conclude l’ex Deputato.

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